Psichiatria

Il craving: cos’è, quali sono i sintomi e come affrontarlo

Il craving è il desiderio irresistibile, che si manifesta nell'ambito di una dipendenza, di assumere una determinata sostanza o attuare un determinato comportamento. Vediamo in cosa consiste.

Il craving: cos’è, quali sono i sintomi e come affrontarlo

Il craving è il desiderio implacabile di assumere una sostanza o di attuare un comportamento da cui si è dipendenti.

Si tratta di una condizione che va oltre il desiderio comune, trasformandosi in una forza dominante che spinge a cercare la sostanza a ogni costo, spesso ignorando i danni e gli effetti negativi che essa può causare.

Vediamo in cosa consiste il craving, con quali sintomi si manifesta e quali trattamenti adottare.

Che cosa si intende con il termine craving? 

Il craving è il desiderio intenso e incontenibile di assumere una sostanza o di attuare un comportamento legato alla dipendenza. Questo desiderio può essere così urgente e potente da diventare difficile da ignorare. Si tratta, in sostanza, di una delle sfaccettature più complesse della dipendenza, che influenza significativamente il comportamento di chi ne è affetto.

Il termine è spesso utilizzato in riferimento all‘uso di sostanze stupefacenti, come la droga o l’alcol, ma può estendersi anche a comportamenti, come il gioco d’azzardo o la dipendenza affettiva, che attivano i medesimi sistemi di ricompensa nel cervello. 

Il desiderio indotto dal craving provoca tensione, eccitazione e impulso irresistibile, anticipando l’atto di consumo della sostanza o l’attuazione del comportamento che crea dipendenza. 

Successivamente, quando il desiderio viene soddisfatto, può portare a una sensazione di piacere, gratificazione o sollievo.

Il craving è un aspetto essenziale nel quadro delle dipendenze e influisce significativamente sulla capacità di un individuo di riuscire nella riabilitazione.

Come si manifesta il craving? Sintomi

Il craving è caratterizzato da una serie di sintomi che riflettono l’urgenza del desiderio, per esempio:

  • tensione e irrequietezza, dovute al desiderio di assumere la sostanza o attuare il comportamento. Questa tensione è spesso avvertita fisicamente, con una sensazione di costrizione o nervosismo
  • eccitazione: la persona con craving può iniziare a pensare all’oggetto del desiderio con grande fervore, sperimentando una crescente ansia
  • impulso irresistibile: il desiderio di consumare la sostanza o attuare il comportamento diventa spesso irresistibile, anche se la persona è consapevole degli effetti negativi
  • pensieri ossessivi riguardo la sostanza. Questi pensieri possono dominare la mente, rendendo difficile concentrarsi su qualsiasi altra cosa
  • rapidi cambiamenti emotivi: quando la persona si avvicina all’atto di consumare la sostanza o attuare il comportamento, può sperimentare un senso di ansia, seguito da una momentanea sensazione di piacere o gratificazione quando il desiderio viene soddisfatto.

È fondamentale sottolineare che i sintomi variano da persona a persona e da dipendenza a dipendenza. Alcune persone possono sperimentare sintomi più intensi e invadenti, mentre altre potrebbero riuscire a controllarli meglio.

Quali sono le funzioni del craving?

Pur essendo spesso percepito come un’esperienza scomoda e problematica, il carving ha tutta una serie di funzioni complesse. Vediamo quali. 

Adattamento all’ambiente 

In un contesto evolutivo, il craving potrebbe aver avuto il ruolo di aumentare la probabilità di sopravvivenza. L’attrazione verso sostanze come il cibo, il sesso o la ricompensa sociale potrebbe essere stata vantaggiosa per l’individuo e la sua discendenza. Tuttavia, nelle moderne società industrializzate, queste tendenze evolutive possono portare a comportamenti dannosi, come, appunto, la dipendenza da sostanze.

Risposta allo stress 

Il craving può fungere da meccanismo per fronteggiare lo stress. Molti individui ricorrono alle sostanze o a comportamenti dipendenti come una forma di auto-trattamento per alleviare tensioni o problemi emotivi. Il desiderio di consumare la sostanza o attuare il comportamento può offrire temporaneo sollievo da sensazioni spiacevoli.

Apprendimento associativo 

Il craving è spesso collegato a ricordi associati all’uso della sostanza o al comportamento dipendente. Questi ricordi possono attivare il desiderio attraverso una serie di stimoli, come luoghi, oggetti o situazioni che richiamano l’esperienza della dipendenza, rendendo la situazione difficile da gestire.

Sistema di ricompensa 

Quando il desiderio viene soddisfatto, la sensazione di gratificazione e piacere può rafforzare il comportamento dipendente. Il cervello associa la soddisfazione del desiderio con il sollievo dai sintomi spiacevoli, creando un sistema di ricompensa che può contribuire a mantenere il ciclo della dipendenza.

Sensazioni di controllo

Il craving può anche portare a una sensazione di controllo temporaneo. Mentre la persona è nel processo di consumare la sostanza o attuare il comportamento, può avvertire una momentanea sensazione di potere e controllo sulla sua vita. Questa sensazione illusoria può essere una trappola che induce il mantenimento della dipendenza.

Distrazione da problemi

Il craving può servire da distrazione dai problemi o dai conflitti personali. Mentre la persona è concentrata sul desiderio e sul suo soddisfacimento, può momentaneamente evitare di affrontare questioni più profonde e dolorose.

Quanto dura il craving? 

La durata del craving può variare notevolmente da persona a persona. Mentre alcuni possono sperimentare desideri intensi per la sostanza solo per brevi periodi, altri possono sentirsi tormentati da craving prolungati. Questa variabilità dipende da diversi fattori, tra cui la gravità della dipendenza, la durata dell’abuso e la salute mentale dell’individuo.

Il craving può, inoltre, verificarsi in fasi diverse:

  • prima del consumo: la persona può sperimentare il desiderio di bere o assumere una sostanza molto prima di cominciare. Questo può essere scatenato da situazioni, luoghi o persone che sono associati all’abuso in passato
  • durante il consumo: mentre una persona sta bevendo o assumendo droga, il craving può intensificarsi. Questo rende difficile interrompere l’assunzione, e può portare anche a un consumo eccessivo
  • post-consumo: dopo aver consumato alcol o droga, il desiderio di continuare a farlo può persistere, determinando abuso cronico
  • nel recupero: anche quando si cerca di smettere con la sostanza, il craving può continuare a tormentare la persona. Questa fase può essere particolarmente critica per chi sta cercando di rimanere sobrio.

La durata di ciascuna fase può variare notevolmente. In alcuni casi, il craving può durare solo poche ore, mentre in altri può persistere per giorni o settimane. È importante notare che la forza del craving può diminuire con il tempo durante il percorso di recupero, ma ci possono essere ricadute in cui il desiderio si intensifica nuovamente.

Cosa si usa per calmare i sintomi di astinenza?

Il trattamento dei sintomi di astinenza da alcol e droghe è una parte fondamentale del percorso di recupero. Questi sintomi possono essere estremamente spiacevoli e, in alcuni casi, pericolosi per la salute. Pertanto, è essenziale adottare alcune strategie e interventi terapeutici per aiutare la persone a superare questa fase delicata.

Farmaci contro il craving

 In molti casi, i medici possono prescrivere farmaci specifici per alleviare i sintomi di astinenza. Ad esempio, per l’astinenza da alcol, possono essere prescritti farmaci come il diazepam o il lorazepam per ridurre l’ansia e prevenire le crisi epilettiche

Per l’astinenza da oppiacei, il metadone o il buprenorfine possono essere utilizzati per ridurre il craving e i sintomi fisici. Questi farmaci devono essere somministrati in modo controllato e sotto stretta supervisione medica.

Terapia cognitivo-comportamentale

La terapia cognitivo-comportamentale è spesso utilizzata per aiutare le persone a identificare i pensieri e i comportamenti associati all’uso di sostanze e adottare strategie per gestirli in modo sano. Può anche aiutare a sviluppare le abilità per affrontare l’impulso ad assumere la sostanza e prevenire le ricadute.

Supporto psicologico e sociale 

Il sostegno da parte di familiari, amici e gruppi di aiuto è prezioso nel processo di recupero. Questi gruppi forniscono un ambiente di condivisione in cui le persone possono raccontare le proprie esperienze, ottenere supporto emotivo e apprendere strategie efficaci da chi ha già vissuto situazioni simili.

Esercizio fisico e alimentazione

Mantenere uno stile di vita sano con un’adeguata alimentazione e attività fisica può aiutare a migliorare il benessere fisico e mentale durante il processo di recupero. L’esercizio rilascia endorfine, che possono contribuire a ridurre il craving e migliorare l’umore.

Programmi di recupero strutturati 

I programmi di recupero in strutture specializzate offrono una serie di servizi che coprono tutte le fasi del processo di recupero. Questi programmi possono includere terapie individuali e di gruppo, servizi medici, consulenza finanziaria e supporto residenziale.

È fondamentale sottolineare che il trattamento dell’astinenza deve essere personalizzato per adattarsi alle esigenze specifiche di ciascun individuo. Le persone che cercano aiuto per il loro problema di dipendenza dovrebbero essere valutate da professionisti esperti per sviluppare un piano di trattamento appropriato. Inoltre, il sostegno emotivo e la comprensione da parte degli amici e della famiglia giocano un ruolo significativo in tale percorso.