Il desiderio di cambiare, nella vita, sembra avere un andamento quasi ciclico. La voglia di cambiamento arriva quando insoddisfazione, frustrazione o anche solo noia e abitudine subentrano nella nostra esperienza.
Altre volte invece il cambiamento è dettato dalla necessità. Perché una patologia, ad esempio, rende necessarie modifiche del nostro piano alimentare e/o di abitudini nella nostra quotidianità.
Che si tratti dunque di bisogno, o sia un vero e proprio desiderio, il cambiamento nella vita è un passaggio che sperimentiamo in diverse occasioni.
Come possiamo allora ispirare queste svolte nella nostra vita? Cosa ci blocca dal cambiare e quali azioni pratiche intraprendere per riuscire a cambiare in modo concreto e consapevole?
Perché il cambiamento nella vita è importante?
Il cambiamento può essere definito come “l’atto trasformativo di un individuo, un processo autorealizzativo o, infine, come conseguenza del tendere al mutamento oppure delle resistenze rispetto al mutamento”. Con queste parole, che possiamo fare nostre, viene infatti definito il cambiamento nel Nuovo dizionario di psicologia di Umberto Galimberti.
Il cambiamento può quindi essere inteso come la trasformazione di una persona, una trasformazione che può verificarsi per due ordini di cause:
- ogni volta che puntiamo alla crescita personale, lavorativa, affettiva, fisica, perché vogliamo realizzare o vivere qualcosa di significativo per noi
- quando avviene un confronto, o anche uno scontro, tra il desiderio di cambiare e le resistenze che opponiamo a questa spinta al cambiamento, per paura o per ansia.
L’importanza del cambiamento risiede nella quantità di energie che si liberano, una volta che ci siamo decisi anche solo per costruirsi una semplice nuova abitudine, come ad esempio iniziare a svolgere una regolare attività fisica. Energie che poi andranno ad alimentare i progetti che abbiamo messo in cantiere.
Attenzione alla comfort zone
Alle volte è possibile che la principale resistenza al cambiamento sia prodotta da quella che viene definita comfort zone, ovvero quel luogo interiore nel quale non è presente alcuna ansia, e dove dominano routine, sicurezza e familiarità.
Un luogo che di per sé non è negativo, ma che acquista i contorni di resistenza al cambiamento quando invece di rafforzarci nell’autostima, alimenta la nostra indecisione nel tentare nuove strade.
Come capire se la tua vita sta per cambiare?
Sono molti i segnali capaci di indicarci come la nostra vita stia per cambiare. Sta a noi vederli e farne tesoro. Tra i segni di una possibile necessità di cambiamento possono esserci:
- disagio e insoddisfazione quando ci stiamo recando al posto di lavoro, o anche solo pensiamo alla prossima giornata lavorativa, con i suoi oneri e le responsabilità
- alzarsi alla mattina con stanchezza, che può essere determinata da un disturbo da insonnia, ma può altrettanto indicare un disagio o un malcontento profondi
- essere in uno stato d’ansia, come se ci fosse qualche incombenza da assolvere, e non siamo in grado di rimanere sereni e concentrati sul nostro lavoro o su quanto stiamo svolgendo
- pensare di meritare più di quanto abbiamo nella vita attuale, ritrovandoci a volte a pensare a quali opportunità potrebbero accaderci, o quali possibilità potremmo creare noi stessi, per attuare il cambiamento che vorremmo.
Come trovare la forza di cambiare vita?
La forza di volontà è uno strumento imprescindibile per innescare il processo di cambiamento. Allo stesso tempo, però, la sola forza di volontà non è affatto sufficiente, perché per cambiare la propria vita ognuno di noi ha bisogno di compiere ogni giorno piccoli gesti che puntano all’obiettivo che ci siamo prefissati.
Per farlo, dobbiamo prenderci del tempo e riflettere su alcuni aspetti:
- chiederci perché avvertiamo l’urgenza di cambiare. Forse perché a lavoro non siamo considerati o retribuiti come pensiamo di meritare, o perché la persona che abbiamo accanto non riesce a toglierci il senso di solitudine che proviamo anche stando insieme
- valutare la possibilità di scrivere dei nostri stati d’animo, delle nostre paure e delle aspirazioni. La scrittura ha un forte potere terapeutico, e ci aiuta anche ad avere idee più chiare, ad affrontare i dubbi
- iniziare a dire no alle persone e alle situazioni che ci creano disagio, vampirizzano le nostre energie e ci tolgono tempo. In questo modo creiamo uno spazio solo per noi
- progettare il proprio cambiamento utilizzando anche strategie come il bullet journaling, e basandolo su piccole azioni quotidiane capaci di produrre un impatto che duri nel tempo.
Cosa fare concretamente per cambiare la propria vita?
Molte persone non si rendono conto di come siano i piccoli cambiamenti a determinare delle grandi riuscite. Le nostre più piccole abitudini, messe idealmente l’una accanto all’altra, determinano la riuscita o il fallimento. Ecco quindi una sorta di vademecum, con il quale iniziare a pianificare e costruire i momenti che potranno determinare un cambiamento significativo:
- impariamo a fissare degli obiettivi che possono interessare la nostra vita personale o lavorativa. Obiettivi quali seguire un corso di aggiornamento oppure smettere di fumare. Ma facciamo in modo che questi siano piccoli obiettivi, costruiti per gradi di complessità crescente. Così da abituarci gradualmente ad essi
- stabiliamo delle scadenze, così da stabilire anche con un semplice calendario se gli obiettivi che ci siamo fissati, e che abbiamo scomposto in tappe intermedie, siano sempre più vicini
- iniziamo ad alzarci ad orari mattinieri. Svegliarsi anche solo un’ora prima, ad esempio le 6:00 o le 6:30 ci permette di avere più tempo per noi
- dedichiamo del tempo al nostro benessere fisico e mentale. Meditare anche solo 10 minuti al giorno, appena svegli e prima di coricarsi, o praticare mindfulness ci aiutano a rimanere centrati e a ritornare a noi tutte le volte che ne sentiamo il bisogno. Anche solo 30 minuti.
Come vivere i cambiamenti della vita?
Sta a noi accettare i cambiamenti. E per farlo, certo al netto delle nostre individualità, dei vissuti, e dei percorsi compiuti, sono necessari alcuni strumenti. Innanzitutto la consapevolezza. Dovremmo prendere coscienza della nostra situazione, delle scelte e degli obiettivi da fissare per mettere in modo il cambiamento.
In seconda battuta, è necessario accettare noi stessi, imparare ad amarci non solo nella quotidianità, ma soprattutto quando viviamo momenti delicati. Come nel caso di diagnosi a volte avverse, o la perdita del lavoro o di un affetto.
Accettare, vivendole, tutte le emozioni che un cambiamento, voluto o subìto, suscita in noi è altrettanto importante. Ma se ci rendiamo conto che si producono troppe resistenze, che l’ansia prende il posto dell’entusiasmo e dell’accettazione per un cambiamento, non temiamo di rivolgerci ad una figura professionale, in grado di ascoltarci ed aiutarci a costruire un percorso di piena consapevolezza verso il cambiamento.
(7 Aprile 2023)