Anche se può sembrare controintuitivo, se non paradossale, è possibile che le persone sviluppino un’ansia da vacanza.
Quello che dovrebbe essere un periodo di gioia, spensieratezza, di allontanamento dalle responsabilità, dal lavoro e dalla routine, diventa al contrario un periodo caratterizzato dai tipici sintomi di ansia e stress. Un’ansia da partenza, che può manifestarsi anche prima delle vacanze. Oppure una condizione di disagio post vacanza.
Ma come combattere l’ansia estiva? Nell’articolo, diversi consigli su come gestirla in modo opportuno, per evitare di rovinare un meritato periodo di riposo e rigenerazione.
Cos’è l’ansia da vacanza?
L’ansia da vacanza è uno stato emotivo caratterizzato da preoccupazione e stress legati alla pianificazione, all’organizzazione e alla partecipazione alle vacanze.
Anche se le vacanze le ferie sono un periodo dell’anno particolarmente atteso a desiderato, possono rappresentare anche una fonte di disagio, non troppo dissimile dal disagio causato dallo stress da lavoro. E il rischio è di terminare le vacanze con maggiore stanchezza. Ma per quali ragioni si sviluppa una simile condizione ansiosa?
Manifestazioni dell’ansia estiva
Questo tipo di ansia può manifestarsi con sintomi fisici quali mal di testa, tensione muscolare, nausea, vertigini o disturbi gastrointestinali. Tra i sintomi psicologici possono esserci:
- preoccupazione eccessiva, attraverso continui pensieri negativi e ansiosi relativi all’organizzazione del viaggio, alla sicurezza, ai costi e alla gestione del tempo libero
- irritabilità e mancanza di pazienza, soprattutto in fase di pianificazione o per piccoli imprevisti
- disturbi del sonno, ovvero difficoltà a prendere sonno o ad avere un sonno ristoratore
- mancanza di concentrazione in attività quotidiane a causa della preoccupazione per gli aspetti legati alle vacanze
- evitamento e tentativi di procrastinare decisioni legate alla pianificazione delle vacanze o, in casi estremi, la cancellazione del viaggio.
Possibili cause dell’ansia da vacanza
L’estate e le vacanze estive vengono spesso vissute come se avessero una funzione compensativa e di idealizzazione e di enormi aspettative rispetto alla vita scandita dagli obblighi lavorativi. Senza dimenticare il fatto che gli imprevisti tipici delle vacanze possono essere fonte, di per sé, di ansia.
E proprio nell’imprevisto è da ricercare una delle possibili cause dell’ansia da vacanza. La paura dell’ignoto allontana dalle abitudini, dalla routine e da tutte le azioni che rappresentano uno schermo di difesa. Il non conosciuto e la novità che possono accadere durante i giorni di vacanza possono essere vissuti anticipatamente quasi alla stessa stregua di minacce.
In una simile scenario, l’ansia da vacanza si innesca per evitare l’imprevisto e l’ignoto, e potrebbe essere vista come paura vera e propria.
Come gestire l’ansia in vacanza?
Ci sono delle azioni che possono essere compiute per gestire questo tipo di ansia. Per evitare l’ansia da vacanza è necessario riconoscere ciò di cui abbiamo davvero bisogno e non seguire l’onda del momento. E, per quanto sia inevitabile raggiungere compromessi con chi viaggia con noi, è altrettanto importante fare in modo che i nostri desideri vengano rispettati.
Durante gli ultimi giorni di lavoro, quindi, vanno pianificate per tempo le attività che per un po’ resteranno in sospeso o in mano ad altri colleghi, evitando di ridursi all’ultima ora dell’ultimo giorno prima della partenza. In previsione delle proprie ferie è naturale accelerare i ritmi lavorativi, se questo significa staccare davvero la spina una volta partiti.
Alcune persone, soprattutto le persone più razionali, quando pianificano una vacanza cercano di tenere tutto sotto controllo e di programmare ogni minuto. Questo perché si sentono tranquillizzate da una vita programmata nel dettaglio, e cercano di applicare questa logica anche alla vacanza poiché percepiscono la mancanza di schemi come un vuoto. Ma per staccare davvero la spina dalla routine di tutti i giorni è invece più utile provare ad abbandonarsi a esperienze nuove, vivendo giorno per giorno e lasciandosi trasportare dalle casualità. E anche dall’ozio, qualche volta.
È necessario un minimo di organizzazione senza inseguire la perfezione. Gli imprevisti vanno accolti con un sorriso e con spirito pratico. Le vacanze vanno viste come un’occasione per mettere alla prova la creatività.
L’ansia da vacanza non va ostacolata
L’ansia, di per sé, non è una nemica: è anzi un’arma per vivere meglio poiché aiuta a difendersi dalle insidie spronandoci ad agire. Dunque questa sensazione può essere accettata senza giudizio e senza sentirsi costretti ad analizzarla.
Può essere contenuta con tecniche di rilassamento basate sulla mindfulness e sulla respirazione. Anche ponendo delle domande. Ad esempio: se quello che sto facendo mi fa stare male, che cosa posso fare per sentirmi meglio? Come posso distrarmi da questo pensiero? È proprio necessario pensare a questa cosa? Trovare delle risposte vi aiuterà ad affrontare meglio successive situazioni analoghe.
Se l’ansia è eccessiva, si può chiedere un aiuto professionale
Se l’ansia diventa un tratto distintivo di ogni giornata, ed è sempre presente anche quando non dovrebbe esserci, forse può essere utile chiedere un aiuto professionale.
(20 Giugno 2024)