Psichiatria

La paura delle parole lunghe: che cos’è e quali sono le sue origini?

Come si chiama la paura delle parole lunghe? Perché si manifesta e come è possibile combatterla?

La paura delle parole lunghe: che cos’è e quali sono le sue origini?

Nel vasto mondo delle fobie, esiste un fenomeno piuttosto curioso:  la paura delle parole lunghe.

Questa fobia è nota come hipopotomonstrosesquipedaliofobia (talvolta abbreviata in sesquipedaliofbia) e il suo nome già dice molto sulla sua natura peculiare. Scopriamone le cause e i sintomi e in che modo può essere affrontata.

Cos’è la hipopotomonstrosesquipedaliofobia?

La hipopotomonstrosesquipedaliofobia è una fobia che si distingue per la paura intensa e irrazionale delle parole lunghe o complesse. Il nome stesso di questa fobia è un esempio lampante di ciò che rappresenta: una parola incredibilmente lunga e complessa che potrebbe spaventare chiunque soffra di questa condizione.

Origini e significato del nome

Il termine “hipopotomonstrosesquipedaliofobia” ha un’origine interessante. Si tratta di una parola composta derivante dal greco che unisce i termini hipopoto (‘grande’), mostro (‘mostruoso’), sesquipedali (un’espressione latina traducibile come ‘lungo un piede e mezzo’ che veniva utilizzata in metrica per indicare parole di questa estensione) e infine phobos (‘paura’). Una combinazione di vocaboli che ben esprime la sensazione di paura provata di fronte alla “grandezza mostruosa” di parole troppo lunghe.

Chi sono le persone che hanno paura delle parole lunghe?

Le persone affette da hipopotomonstrosesquipedaliofobia possono sviluppare questa paura per una varietà di cause: in seguito a un evento traumatico (per esempio un episodio in cui si è provato un forte disagio per aver pronunciato erroneamente una parola difficile) oppure come conseguenza di altre condizioni, tra cui disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) o disturbi d’ansia sociale.

La sensazione di imbarazzo legata a questa fobia può essere accompagnata da ulteriori sintomi psicologici, tra cui:

  • timore del giudizio altrui 
  • senso di vergogna legato all’incapacità di pronunciare correttamente una parola
  • paura di essere oggetto di scherno
  • evitamento, vale a dire il tentativo di aggirare situazioni in cui si devono pronunciare parole lunghe e articolate
  • ansia

Possono manifestarsi inoltre sintomi fisici, simili a quelli scatenati da altre fobie. Tra i più comuni vi sono:

Come si chiama la paura delle parole corte?

Se si utilizza il nome hipopotomonstrosesquipedaliofobia per indicare la paura delle parole lunghe, come viene definita la paura delle parole corte?

In realtà, non esiste un termine particolare e riconosciuto per la paura delle parole corte. Tuttavia, è importante notare che le fobie possono manifestarsi in forme diverse e non tutte hanno nomi specifici.

Come affrontare la paura delle parole lunghe?

Al pari di altre fobie più diffuse tra la popolazione, la paura delle parole lunghe può ripercuotersi in modo significativo sulla vita delle persone che ne sono affette. Per questo richiede un approccio organico e, in molti casi, il supporto di un professionista della salute mentale. Rivolgersi a uno psicoterapeuta sarà essenziale per individuare le cause profonde che hanno provocato la fobia e sviluppare strategie per affrontarla.

Tra gli approcci più indicati per il superamento di fobie vi è sicuramente la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), grazie alla quale il soggetto fobico può imparare a identificare i pensieri irrazionali legati alle proprie paure e a sostituirli con pensieri più realistici e positivi.

Alcuni strumenti sono particolarmente utili per il trattamento delle fobie, per esempio:

  • esposizione graduale: una tecnica comportamentale che, nel caso della hipopotomonstrosesquipedaliofobia, potrebbe richiedere al paziente di pronunciare gradualmente parole sempre più lunghe sotto la guida di uno specialista
  • tecniche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica, il training autogeno e la mindfulness, pensate per gestire l’ansia legata alla fobia
  • supporto sociale: parlare con amici e familiari della propria paura è un aspetto molto importante durante il percorso di recupero, che consente di ottenere il supporto emotivo necessario per affrontare una sfida decisiva come quella contro le paure irrazionali e limitanti