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Il revenge porn: le implicazioni psicologiche

Uno dei rischi maggiori legati al sempre più invasivo utilizzo delle tecnologie nelle relazioni umane è la divulgazione non consensuale di materiale privato: un abuso capace di ripercuotersi profondamente sulla salute mentale di chi ne è vittima.

Il revenge porn: le implicazioni psicologiche

Il revenge porn rappresenta una realtà di cui sentiamo parlare sempre più spesso, complice l’amplificazione del fenomeno dovuta alle nuove tecnologie.

Le analisi sociologiche condotte per studiare la diffusione del fenomeno e le azioni legislative intraprese per punirlo ci consentono oggi di averne una migliore conoscenza. Ma un ulteriore passaggio fondamentale per maturare una reale consapevolezza sul tema è quello di approfondire i risvolti psicologici di questa pratica. La ricaduta in termini emotivi, di personalità, relazionali e affettivi.

Esaminiamo allora da vicino cosa comporta il revenge porn, su quali fattori si basa e in che modo può influire sul benessere emotivo delle persone coinvolte, per poi trattare le misure a difesa delle vittime e gli strumenti di prevenzione.

Cosa si intende per revenge porn?

Il revenge porn o revenge pornography, traducibile come “pornografia vendicativa” o “vendetta pornografica”, è un atto che implica la diffusione non consensuale di immagini, video o messaggi di testo a contenuto sessualmente esplicito di una persona, con l’obiettivo di danneggiarla e umiliarla.

Proprio la finalità di vendetta, o comunque di danneggiamento, distingue il revenge porn da altre manifestazioni di pornografia non consensuale, macrocategoria di cui fa parte.

Revenge porn e sexting

Il revenge porn è un fenomeno strettamente correlato al sexting, vale a dire la pratica per cui due persone si scambiano, in modo consensuale, contenuti di natura sessuale (messaggi di testo, foto, video) tramite canali di messaggistica istantanea e social media.

Un’abitudine, questa, sempre più diffusa, specie tra le giovani generazioni. Il massiccio utilizzo che adolescenti e giovani adulti fanno delle tecnologie di comunicazione ne ha plasmato la quotidianità e il modo di vivere le relazioni sociali e intime. Il sexting è diventato in questo senso un modo per esprimere la propria sessualità, per sedurre e stuzzicare il partner o soggetti con cui si intrattengono scambi di natura erotica.

Ecco però che dalla consensualità su cui si basa il sexting possono nascere distorsioni e abusi, come nel caso del revenge porn.

Quali ragioni spingono a fare revenge porn?

In molti casi il revenge porn si verifica in seguito alla fine di una relazione amorosa, quando uno dei partner divulga immagini intime dell’altro senza il suo consenso allo scopo di “punirlo” per la rottura del legame sentimentale. Spesso, il desiderio di vendetta e di infliggere dolore emotivo all’ex partner sono i principali fattori scatenanti. L’interruzione di un rapporto affettivo genera in alcuni soggetti sentimenti di rabbia, gelosia e disperazione, che possono talvolta degenerare nel compiere azioni per danneggiare la persona cui si era legati.

Tuttavia, il revenge porn può anche essere perpetrato per altre motivazioni, come ricatto, bullismo o molestie. Il termine viene infatti adoperato anche per riferirsi a casi non riconducibili in senso stretto a un intento vendicativo, ma caratterizzati comunque dallo scopo di ferire e nuocere.

Le azioni di revenge porn non sono infatti soltanto legate a relazioni romantiche terminate male. Possono anche avere lo scopo di:

  • ricattare qualcuno con la minaccia di diffondere contenuti privati qualora la vittima non paghi una somma di denaro o non si presti a fare qualcos’altro
  • ottenere riconoscimento e gratificazione personale attraverso il controllo e l’umiliazione altrui, come avviene in gruppi di uomini i cui membri cercano di affermare la propria virilità. Una mascolinità tossica, questa, che si inserisce nel contesto della cosiddetta rape culture, fondata sull’egemonia maschile e la sottomissione femminile
  • danneggiare la reputazione e l’autostima della vittima.

Il revenge porn non è dunque solo un atto di vendetta, ma anche una forma di abuso e violazione dei diritti delle persone coinvolte, che denota nei perpetratori di questa condotta tratti psicologici come:

Quali sono le conseguenze psicologiche del revenge porn sulle persone che ne sono vittima?

Le conseguenze psicologiche del revenge porn sulle vittime possono essere devastanti. Essere oggetto di revenge porn può causare gravi traumi emotivi, che possono persistere nel tempo e influenzare significativamente la vita quotidiana delle persone che ne sono colpite.

Senso di colpa (qualora, per esempio, il revenge porn segua al sexting), di vergogna e di umiliazione sono sentimenti comuni che possono ledere nel profondo lo stato d’animo delle vittime, rendendole vulnerabili a sviluppare:

  • ansia, stress e depressione per essere stati esposti pubblicamente nella propria intimità 
  • basso livello di autostima: la divulgazione non consensuale di immagini intime può minare gravemente la fiducia in sé e l’autostima delle persone, portandole a sentirsi deboli, indifese e inadeguate
  • imbarazzo e isolamento sociale: per paura di essere giudicate e stigmatizzate per le proprie esperienze sessuali (victim blaming), le vittime possono evitare le interazioni sociali autocondannandosi a un confinamento che peggiora ulteriormente il loro benessere psicologico
  • difficoltà nelle relazioni future: aver subito senza il proprio consenso la diffusione di contenuto sessualmente esplicito può influenzare negativamente la fiducia nel prossimo e portare a vivere in modo disfunzionale l’intimità nelle relazioni future o a faticare a stabilire legami significativi e sani
  • disturbo da stress post-traumatico (PTSD): le persone colpite da revenge porn possono sviluppare sintomi tipici del PTSD, come flashback, incubi, ipervigilanza ed evitamento di situazioni che ricordano l’evento traumatico
  • pensieri suicidi: la vergogna e la disperazione causate dalla violazione della privacy e della dignità personale possono essere tali da indurre le vittime a considerare di togliersi la vita e, nei casi peggiori, a decidere di farlo, come dimostrato da alcuni casi di cronaca.

Non solo conseguenze psicologiche: ricadute materiali del revenge porn sulla quotidianità

Agli effetti psicologici possono associarsi, inoltre, anche conseguenze pratiche sul piano della vita quotidiana come:

  • molestie e stalking: in seguito alla diffusione di materiale sessualmente esplicito che le riguarda, le vittime possono essere contattate, molestate e talvolta perseguitate da sconosciuti che sono venuti in possesso dei loro dati personali
  • perdita del lavoro o difficoltà nella ricerca di un nuovo impiego: lo scandalo che spesso segue a un caso di revenge porn può portare al licenziamento della vittima dal luogo di lavoro o indurre un atteggiamento prevenuto e diffidente nei suoi confronti da parte di eventuali nuovi datori di lavoro.

Cosa fare se si è vittima di revenge porn?

Essere vittima di revenge porn può risultare sconvolgente dal punto di vista psicologico ed emotivo. È importante ricordare però che, grazie alla recente introduzione di provvedimenti legislativi sull’argomento, ci si può avvalere di misure di difesa concrete e fare valere i propri diritti.

In seguito all’approvazione del Codice rosso (legge 69 del 19 luglio 2019) sulle violenze domestiche, infatti, il revenge porn costituisce un reato a tutti gli effetti. L’art. 612-ter del Codice penale lo definisce come diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, punibile con la reclusione da uno a sei anni e con una multa da 5000 a 15.000 euro. Sono due le ipotesi di reato contemplate:

  • la diffusione di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, da parte di chi li ha realizzati o sottratti
  • la diffusione degli stessi contenuti da parte di chi li ha ricevuti o comunque acquisiti da terze persone, senza il consenso dei soggetti riprodotti.

Cosa fare dunque qualora si subisca revenge porn? È certamente fondamentale cercare il supporto emotivo di amici, familiari e professionisti qualificati. Avere qualcuno con cui condividere le proprie emozioni e ricevere sostegno durante questo periodo difficile è decisivo. Poter parlare con uno psicologo o psicoterapeuta può fare la differenza nel fornire gli strumenti necessari per affrontare le ripercussioni psicologiche e pratiche provocate da questo evento.

Altrettanto importante è segnalare il caso alle autorità competenti, come il Garante della privacy e la Polizia Postale, possibilmente avvalendosi del supporto legale di un avvocato specializzato in materia.

Come difendersi dal revenge porn?

Per proteggersi dalla possibilità di restare vittima di revenge porn, è cruciale adottare comportamenti preventivi. La consapevolezza e la cautela devono essere principi faro.

Prima di ogni cosa, occorre essere coscienti del fatto che immettere materiale di natura intima su circuiti di messaggistica e social network significa esporlo a una potenziale divulgazione incontrollata. Vale la pena tenere questo punto sempre a mente e condividerlo con amici e familiari. Fondamentale, in questo senso, è monitorare il  comportamento dei più giovani, sensibilizzandoli sull’argomento.

In secondo luogo, è importante prevenire eventuali sottrazioni di contenuti personali da parte di terze persone proteggendo i propri dati personali. A questo proposito è sempre consigliabile utilizzare password sicure per i propri dispositivi e non condividerle con altri.