La valeriana serve davvero come calmante?

Vediamo quali proprietà ha la valeriana, per quali disturbi può essere utile e se è davvero efficace per contrastare insonnia e stress.

La valeriana serve davvero come calmante?

La valeriana è una pianta perenne nota per le sue proprietà sedative e ansiolitiche. 

Viene comunemente utilizzata in fitoterapia per alleviare disturbi come insonnia, ansia e nervosismo. Sebbene, i suoi effetti siano ancora oggetto di studio, questa droga, in alcuni casi, può essere una valida alternativa all’assunzione di farmaci tranquillanti e sonniferi

In questo articolo, vediamo cos’è la valeriana, a cosa serve, e quali benefici può determinare per la salute.

Che cos’è la valeriana?

La valeriana è una pianta erbacea perenne che cresce nei luoghi ombrosi e umidi dell’Europa centro-settentrionale e dell’ Asia del nord. 

Il nome deriva dal latino “valere”, che significa godere di buona salute, e il suo utilizzo risale all’antichità.

È coltivata in molti paesi a scolpi medicinali. Esistono fino a 250 varietà di questa pianta, ma la specie più utilizzata a scopo terapeutico è la Valeriana officinalis. Le parti della pianta che vengono maggiormente utilizzate a fini medicinali sono le radici e il rizoma, in cui sono contenuti diverse sostanze, e in particolare i valepotriati, responsabili delle sue proprietà fitoterapiche. Tuttavia, questi composti degradano facilmente a causa dell’umidità o del calore, questo spiegherebbe l’incostanza degli effetti terapeutici della pianta.

Quali sono le sue proprietà?

La valeriana contiene un olio essenziale, di cui i principali componenti sono:

  • acido valerenico
  • valerenale
  • valeranone
  • beta-cariofillene
  • alcaloidi
  • lignani
  • valepotriati, sostanze instabili, presenti nella pianta fresca o essiccata a una temperatura inferiore a 40 gradi.

L’insieme di questi componenti è responsabile degli effetti che vengono ascritti alla pianta. La valeriana è disponibile in numerose forme, come compresse, tisane, tinture e caramelle. È utilizzata, inoltre, come aroma in alimenti e bevande.

Che benefici porta la valeriana? A cosa serve?

La valeriana è particolarmente apprezzata nell’uso erboristico e nella medicina integrativa come rimedio naturale per affrontare le difficoltà del sonno, inclusa l’insonnia. Diversi studi hanno cercato di analizzare e quantificare i suoi effetti sul sonno con risultati a volte contrastanti, data la difficoltà di standardizzare i componenti attivi e le dosi nelle ricerche.

Tuttavia, alcuni studi clinici tendono a confermare che la valeriana può efficacemente:

  • diminuire il tempo necessario per addormentarsi
  • migliorare la qualità del sonno, permettendo un riposo più ristoratore.

Ulteriori applicazioni della valeriana possono, inoltre, riguardare alcune condizioni psicosomatiche correlata all’ansia e allo stress, come:

Sembra essere utile, inoltre, per alleviare:

Grazie al suo contenuto di terpeni e flavonoidi, la valeriana può essere impiegata anche come carminativo, ovvero come sostanza capace di inibire la formazione di gas nell’intestino e favorirne l’espulsione.

Come funziona? Meccanismo d’azione

Il meccanismo attraverso cui la valeriana agisce sul sonno non è ancora completamente compreso, ma la teoria prevalente suggerisce che i suoi composti attivi aumentino i livelli di GABA (acido gamma-amminobutirrico) a livello cerebrale. Il GABA è un neurotrasmettitore inibitorio che può diminuire l’attività neuronale, agevolando così il rilassamento e il sonno.

Tuttavia, l’efficacia della valeriana sul sonno può variare in base alla persona e dipendere da diversi fattori, come la sensibilità individuale, la frequenza di assunzione, le dosi e la preparazione. Inoltre, il consumo di altre sostanze può interferire sull’azione della valeriana.

Interazione con altri farmaci

La valeriana può interagire con diversi farmaci e principi attivi, tra cui:

  • alcol, provocando maggiore sonnolenza
  • sedativi, come depressivi del sistema nervoso centrale (morfina, fentanil etc.) e benzodiazepine. Nello specifico, la pianta diminuisce il loro metabolismo epatico e ne aumenta gli effetti collaterali. 
  • farmaci metabolizzati dal fegato.

Per quante ore fa effetto la valeriana?

La valeriana generalmente inizia a fare effetto entro 30-60 minuti dall’assunzione. L’efficacia massima dell’integratore si raggiunge dopo circa 2-3 ore. È importante considerare che per ottenere benefici ottimali, spesso viene consigliato un uso regolare della pianta per alcune settimane, dal momento che l’effetto può intensificarsi con l’assunzione costante nel tempo.

Quali sono gli effetti collaterali della valeriana?

La valeriana è generalmente considerata sicura e ha una tossicità molto bassa. Un utilizzo eccessivo o prolungato, tuttavia, può causare alcuni effetti collaterali, come:

  • emicrania
  • insonnia
  • eccitabilità
  • bradicardia
  • ipertensione.

Controindicazioni

In mancanza di informazioni più approfondite, è sconsigliato l’uso di valeriana durante la gravidanza e l’allattamento.

Inoltre, devono evitare l’uso le persone che esperiscono un forte disagio al mattino, dopo aver assunto l’integratore per dormire.

La valeriana è davvero efficace?

L’efficacia della valeriana è strettamente correlata al tipo di preparato che si usa. Il metodo di preparazione, infatti, influenza notevolmente la composizione chimica dell’estratto e, di conseguenze, il suo effetto farmacologico. 

Ad ogni modo, la valeriana sembra essere un valido rimedio nel trattamento dell’ansia e dell’insonnia, permettendo di evitare il ricorso a sonniferi e altri psicofarmaci.