Psichiatria

Cuore spezzato, come guarire e provare a stare meglio

Si tratta di una sensazione che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo provato, in seguito ad esempio alla fine di una relazione sentimentale. Le sue conseguenze, però, possono essere anche fisiche e non solo psicologiche

Cuore spezzato, come guarire e provare a stare meglio

Avere il cuore spezzato è una sensazione emotiva che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo provato, in seguito alla fine di una relazione sentimentale o a un amore finito per le più svariate ragioni.

Il cuore spezzato comporta angoscia e forte stress, che può avere ripercussioni psicologiche, ma anche fisiche. Una risposta univoca alla domanda su come guarire un cuore spezzato o quanto ci voglia per farlo non esiste. La ricerca ha evidenziato che ci possono volere anche anni, a seconda delle situazioni, delle caratteristiche delle persone coinvolte o delle dinamiche che hanno portato alla fine di un rapporto.

In questo articolo cercheremo di capire quando si può andare incontro ad un cuore spezzato, che cosa si prova quando succede e come si può fare per superare questo stato emotivo di sofferenza.

Quando il cuore viene spezzato?

Il cuore spezzato è un dolore provato nel momento in cui una relazione finisce è determinato dalla reazione del nostro cervello, il quale lo registra come una vera e propria percezione fisica. È per questo che traduciamo l’angoscia in sintomi psicosomatici. La stessa ragione per cui tale stato emotivo viene descritto con una metafora fisica come “cuore spezzato” per l’appunto.

Non va trascurato, poi, il fatto che il sentimento amoroso agisce sul nostro organismo come una droga, aumentando la concentrazione di due ormoni come l’ossitocina e la dopamina che incrementano la nostra sensazione di benessere.

In caso di episodi negativi come la fine di un rapporto, però, gli ormoni sopra citati lasciano il posto al cortisolo, conosciuto come ormone dello stress, che è il risultato del meccanismo di difesa del nostro organismo di fronte ad una situazione di pericolo. 

Il cuore spezzato innesca questo meccanismo. Sul lungo termine, se non si fa nulla per placare questa risposta e ritrovare l’equilibrio psicofisico, il rischio è di andare incontro a forme di stress cronico che possono sfociare in condizioni psicopatologiche più severe.

Cosa si sente quando si ha il cuore spezzato?

Il cuore spezzato non è solo una metafora, ma descriva una vera e propria sindrome diagnosticabile e identificabile attraverso determinate manifestazioni sintomatologiche. Si tratta della sindrome di Takotsubo, conosciuta proprio come sindrome del cuore spezzato o anche cardiomiopatia da stress.

Le cause della sindrome di Takotsubo vanno ricercate in situazioni fortemente stressanti ad alto impatto emotivo, come possono essere lutti, gravi perdite, separazioni o incidenti.

Questa condizione clinica ha manifestazioni sintomatologiche molto simili a quelle causate, ad esempio, da un infarto, quali:

  • dolore al torace
  • respiro corto

La sindrome di Takotsubo è stata descritta per la prima volta, agli inizi degli anni Novanta del Novecento, in Giappone, come una condizione in grado di compromettere temporaneamente le fisiologiche funzionalità del cuore, come pompare sangue nell’organismo.

Tipica è la conformazione che assume il ventricolo sinistro, con la sua estremità che tende ad arrotondarsi, mentre la punta si assottiglia. Si tratta della forma assunta dalla trappola giapponese per polpi da cui la sindrome prende il nome.

La fine di una relazione e, di conseguenza, la conclusione dell’amore romantico, inoltre, secondo molteplici evidenze scientifiche, producono una reazione da parte dell’organismo molto simile a quella indotta dalle dipendenze.

Cosa fare con il cuore spezzato?

Esternare i propri sentimenti può essere un modo per provare a liberarsi del peso di un cuore spezzato che, se trattenuto, rischia di cronicizzarsi peggiorando la situazione generale. Può sembrare scontato, ma a volte è molto difficile metterlo in pratica.

Non bisogna vergognarsi di piangere, ad esempio. Si tratta del primo passo per affrontare davvero le proprie emozioni senza cercare scorciatoie che rischiano di essere solo controproducenti.

Riconoscere e gestire il proprio stato emotivo è un aspetto cruciale nel superare le conseguenze psicologiche di un cuore infranto. A questo scopo, quindi, possono essere particolarmente utili percorsi psicoterapeutici finalizzati a identificare le proprie emozioni e a razionalizzarle. Mentre per la gestione dello stress sia fisico sia emotivo, è consigliabile affidarsi a tecniche di rilassamento e meditazione. Queste, nei casi più severi e sotto la supervisione di un medico, possono essere associate a terapie farmacologiche che prevedono l’assunzione di ansiolitici.

Quanto tempo ci vuole per guarire un cuore spezzato?

Intervenendo per tempo e con le giuste terapie, si può curare un cuore spezzato senza conseguenze severe. Sono molto rari i casi in cui la sindrome di Takotsubo è causa di morte. In circa un paio di giorni, il cuore recupera le funzioni ventricolari. Nel giro di un mese circa, secondo quanto riportato dall’Istituto superiore di sanità, il paziente è pienamente ristabilito.

Per quanto riguarda, invece, le conseguenze psicologiche, dipende da caso a caso. Dalla capacità di reazione ad un evento traumatico come la perdita o la fine di un rapporto da parte del singolo. Dal modo in cui decide di affrontare le cose o dalla sua voglia di farsi aiutare, nel caso non riesca a superarla da solo.