Le dipendenze patologiche, cosa sono e come affrontarle

Le dipendenze patologiche, alla radice dell'uso reiterato di sostanze e del bisogno di attuare specifici comportamenti, possono essere diagnosticate e curate. La psicologa del Santagostino spiega come.

Le dipendenze patologiche, cosa sono e come affrontarle

Le dipendenze patologiche da sostanze, quali ad esempio alcol o droghe e le dipendenze comportamentali, come nel caso della ludopatia, si specificano per un uso, in modo reiterato, di sostanze. Oppure per la ripetizione, senza alcun controllo, di determinati comportamenti.

Quali sono le dipendenze patologiche più diffuse e in che modo possono essere affrontate? Risponde a queste ed altre domande la dottoressa Elisabetta Mangano, psicologa e psicoterapeuta del Centro Medico Santagostino.

Che cosa sono le dipendenze patologiche?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) descrive la dipendenza patologica come una “condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall’interazione tra un organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni”.

Queste reazioni, precisa l’OMS, “comprendono un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, così da provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione”.

In questa definizione viene quindi sottolineato il comportamento ripetitivo della dipendenza insieme al malessere causato dalla privazione della sostanza. Sono queste le caratteristiche tipiche di tutte le forme di dipendenza.

Quali sono le dipendenze patologiche più diffuse?

Solitamente quando si parla di dipendenze si pensa alle tossicodipendenze o all’alcolismo, ma in realtà le dipendenze possono assumere diverse forme. Spesso possono anche coesistere nella vita di una persona.

Le dipendenze si possono suddividere in diverse categorie principali:

Dipendenze da sostanze

Si tratta della forma di dipendenza più comune e riguarda l’assunzione  continuativa e ripetuta  di  alcool o di sostanze stupefacenti, come la cocaina o la cannabis.

Nella Relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2020 si sottolinea un aumento del consumo di cocaina che si riflette anche sulla domanda di trattamento e sulle conseguenze sanitarie. Si sottolinea, inoltre, come il monitoraggio della diffusione delle Nuove Sostanze Psicoattive (NPS) e dei rischi sanitari e sociali a esse correlati rappresentino ancora una priorità.

La cannabis e i prodotti da essa derivati si confermano le sostanze stupefacenti più diffuse. Restano stabili i consumi fra i giovanissimi: il 16% dichiara di farne un uso corrente.  L’eroina, invece, rimane la sostanza primaria maggiormente diffusa tra le persone in trattamento e in cura presso i servizi per le Dipendenze.

Dipendenze comportamentali

Fra le dipendenze comportamentali, la più diffusa è sicuramente il gioco d’azzardo, fenomeno in forte crescita in Italia.  Il gioco d’azzardo è stato recentemente inserito nel DSM 5 (Manuale dei Disturbi Mentali) e definito come “incapacità di resistere alla tentazione persistente, ricorrente e maladattiva di giocare somme di denaro elevate”.

I dati sul gioco d’azzardo in Italia ci dicono che nel 2020 c’è stata una flessione nel volume di denaro giocato fisicamente alle macchinette, ma un contemporaneo aumento del volume d’affari nel gioco online.

Altra forma di dipendenza in forte aumento riguarda la dipendenza di internet, videogiochi e social network.  Molto diffusa nelle nuove generazioni, comporta una grave compromissione della vita psichica, relazionale e affettiva dei giovani, che rimangono “intrappolati” nelle loro stanze rinunciando ad ogni forma di contatto con il mondo esterno.

Dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva si riferisce alle situazioni in cui l’individuo sviluppa un attaccamento emotivo e fisico ad un’altra persona, per esempio al partner, che può raggiungere effetti patologici importanti e paragonabili alla dipendenza da sostanze.

La dipendenza affettiva, o love addiction, è uno schema di comportamento caratterizzato da un interesse eccessivo verso il proprio partner a scapito dei propri bisogni e può portare a sintomi depressivi e di ansia da abbandono.

Cosa causa le dipendenze patologiche?

Tutte le forme di dipendenza hanno dei fattori di predisposizione comuni come l’impulsività, la disregolazione emotiva e un ambiente familiare che può favorire questo tipo di patologie. Possono essere presenti aspetti traumatici infantili o la compresenza di altri disturbi mentali come la depressione.

Vi sono, inoltre, le predisposizioni genetiche che possono favorire lo sviluppo di queste patologie.

Alcuni studi evidenziano come l’utilizzo precoce di alcol o sostanze può portare in modo più rapido allo sviluppo di una forma di dipendenza.

Che sintomi e comportamenti manifestano le dipendenze patologiche

Tutte le dipendenze patologiche si manifestano attraverso questi sintomi:

  • sollievo e piacere istantaneo al momento dell’assunzione della sostanza o nel compiere un determinato comportamento
  • compulsione e perdita di controllo, difficoltà nel trattenere i propri pensieri e le proprie azioni connesse alla dipendenza
  • presenza di craving, cioè bisogno impulsivo, spontaneo e incontrollabile di assumere una sostanza o attuare il comportamento di dipendenza.

Con il tempo poi tutte le dipendenze patologiche portano a sviluppare tolleranza, quarto sintomo della dipendenza. Questo farà sì che per ottenere la gratificazione ricercata sarà necessario aumentare sempre più le dosi di assunzione della sostanza o, nel caso delle dipendenze comportamentali, intensificando il comportamento per frequenza o portata. Come per esempio ricorrere più di frequente alle scommesse, o scommettere somme di denaro sempre più alte.

Sono sempre presenti fenomeni di astinenza connessi all’interruzione dell’assunzione o del comportamento, quinto sintomo di una dipendenza patologica. L’astinenza è caratterizzata da forti sintomi psichici e fisici come ansia, tachicardia, irritabilità e insonnia.

Come si svolge una diagnosi di dipendenza patologica?

Per poter effettuare una diagnosi di dipendenza patologica è necessario che il comportamento o l’abuso della sostanza siano continuativi e ripetuti nel tempo.

Bisogna poi che sia presente il bisogno impulsivo e incontrollabile di continuare a mettere in atto tale comportamento di dipendenza, nonostante le conseguenze negative. Lo scopo è tenere a bada i sintomi di astinenza precedentemente elencati.

Come vengono trattate le dipendenze patologiche?

Innanzitutto è bene sottolineare come tutte le forme di dipendenza di cui abbiamo parlato hanno effetti gravi sulla salute psichica e anche fisica dell’individuo. Non sono quindi disturbi che vanno sottovalutati, ma al contrario prima si interviene e più efficace sarà il trattamento.

In Italia i servizi preposti alla cura delle dipendenze sono i Ser.D, un tempo si chiamavano Sert e si occupavano solo di tossicodipendenze. Attualmente questi servizi si sono invece specializzati nel trattamento di tutte le forme di dipendenza che abbiamo precedentemente citato.

Il servizio prevede la presenza di un’équipe multidisciplinare formata da medici, infermieri, assistenti sociali, educatori e psicologi. Questo è l’approccio necessario per poter gestire i vari aspetti implicati nelle diverse forme di dipendenza patologica.

Il trattamento elettivo rimane la terapia di gruppo nella quale questi pazienti hanno la possibilità di confrontarsi con persone che, come loro, vivono la difficile condizione di dipendenza.