La dipendenza da televisione, o teledipendenza, è un tipo di dipendenza comportamentale che ha iniziato ad essere studiato intorno al 2011, negli USA. Non ha ancora l’attenzione che merita, vista la sua diffusione che va di pari passo con il diffondersi della televisione a pagamento.
Come si definisce la teledipendenza? Quali sintomi la contraddistinguono? In che modo incide sulla vita del soggetto e come può essere trattata? Risponde la dottoressa Francesca Pelizzoni, psicologa e psicoterapeuta, oltre che specialista in psicodramma classico, del Santagostino.
Come può essere definita la teledipendenza?
La teledipendenza può essere definita come una forma di dipendenza psicologica senza sostanze. Una dipendenza nella quale le persone passano molto tempo davanti al televisore, non riuscendo a staccarsene.
Le persone con teledipendenza sviluppano dei comportamenti compulsivi. In altre parole, non possono fare a meno di mettersi davanti a uno schermo per ore. Quindi l’utilizzo del televisore diventa fuori controllo, ripetitivo e si protrae per lungo tempo.
Dipendenze comportamentali
La teledipendenza è assimilabile alle dipendenze comportamentali che, come accennavamo in apertura, non si caratterizzano per l’abuso di sostanze (abuso che può accadere anche con gli psicofarmaci), ma per la reiterazione incontrollata di comportamenti.
Da questo punto di vista, accanto alla teledipendenza si possono citare:
Due esempi riconducibili, a loro volta, a forme di dipendenza patologica.
Dov’è più sviluppato il fenomeno della teledipendenza?
A tutt’oggi non esistono informazioni legate ai luoghi nei quali la possibilità di dipendenza da televisore sia più diffusa. Possiamo ipotizzare che la teledipendenza sia maggiormente sviluppata tra chi trascorre più tempo a casa, in solitudine.
Nel suo 14° Rapporto sulla Comunicazione, risalente al 2017, il Censis ha rilevato che circa il 92% della popolazione è raggiunto dalla televisione, come mezzo di informazione e di intrattenimento.
Gli italiani, inoltre, sembrano avere una delle medie più alte di consumo televisivo, un consumo che negli ultimi cinque anni è oscillato tra le oltre 4 ore e poco meno di 6 ore quotidiane di fruizione.
Come si comporta chi soffre di dipendenza da televisione?
Non esistono molte ricerche legate specificamente alla dipendenza da televisore, che in definitiva può essere considerata come una dipendenza senza sostanze. In simili dipendenze la vita si chiude progressivamente nel comportamento compulsivo, in questo caso nello stare davanti a uno schermo televisivo.
È comunque possibile indicare una serie di sintomi, riconducibili alla dipendenza patologica, che possono manifestarsi in una teledipendenza.
Sintomi riconducibili ad una dipendenza patologica
La teledipendenza, come accade nelle dipendenze patologiche, si può manifestare attraverso:
- piacere istantaneo e sollievo quando lo specifico comportamento viene attuato
- perdita di controllo e compulsione, ovvero una difficoltà o incapacità di trattenimento dei propri pensieri o delle proprie azioni legate alla dipendenza
- bisogno incontrollabile, spontaneo e impulsivo
- tolleranza, che si traduce nel bisogno di aumento delle occasioni di comportamento, un aumento della frequenza di attuazione del comportamento e un aumento della sua durata
- astinenza, quando si verifica una interruzione del comportamento reiterato.
L’astinenza può determinare sintomi psichici importanti. Sintomi quali tachicardia, irritabilità, insonnia oppure ansia.
Conseguenze della teledipendenza
È stato rilevato, grazie a ricerche svolte da Steve Sussman in territorio statunitense a partire dal 2011, che la teledipendenza comporta alcune conseguenze sugli stili di vita di chi ne soffre.
Possono manifestarsi, con maggiori tempi di esposizione alla tv, dei deficit di attenzione o deficit cognitivi. Nel caso di bambini e adolescenti, può verificarsi un impatto sfavorevole sul rendimento scolastico.
Contestualmente alla teledipendenza può aumentare l’assunzione di tabacco (attualmente i fumatori, nel mondo, sono 1 miliardo) e favorire uno stile di vita sedentario, fattori di rischio per l’aumento di peso.
Come viene effettuata una diagnosi di teledipendenza?
La diagnosi di dipendenza da televisione può essere effettuata considerando la sintomatologia delle dipendenze e valutando:
- la perdita di controllo del consumo
- gli episodi di uso compulsivo che interferiscono nella vita della persona
- l’alterazione dell’umore
- la presenza di irritabilità, ansia, ossessione, inquietudine.
Senza dimenticare la presenza di difese psicologiche come la negazione, o meccanismi di autoinganno e autoconvincimento.
In che modo è trattata la dipendenza da televisione?
Il trattamento per la cura della dipendenza da televisione prevede la rottura del meccanismo che crea i comportamenti compulsivi. L’obiettivo è quello di stimolare la consapevolezza e agevolare la creazione di nuovi comportamenti maggiormente adattivi.
Non esistono attualmente studi che possono dare indicazioni terapeutiche, tenuto conto che manca una definizione condivisa di una dipendenza da televisione, così come per le altre dipendenze senza sostanze.
Sono in corso studi che cercano di andare verso la costruzione di un approccio standardizzato, omnicomprensivo e multidisciplinare, che sia in grado di coordinare la ricerca e di costruire protocolli terapeutici adeguati, tra i quali il riassetto cognitivo e comportamentale.
Importa comunque sottolineare che in presenza di dipendenza da televisione è necessaria una diagnosi iniziale approfondita che evidenzi l’eventuale presenza di comorbidità. Al fine di stabilire l’approccio terapeutico più indicato.
Il Centro Medico Santagostino, inoltre, dà la possibilità a chi ne avesse bisogno di rivolgersi a professionisti qualificati anche attraverso un servizio di videoconsulto psicologico.
(29 Giugno 2022)