L’istrionismo, o disturbo istrionico di personalità, porta il soggetto a cercare spasmodicamente attenzione, anche con modalità comunicative teatrali e con una emotività che può apparire esagerata.
Eppure dietro un comportamento istrionico non c’è solo semplice eccentricità, ma si nasconde un significato più profondo e dolente.
A volte può infatti configurarsi un vero e proprio disturbo di personalità.
Come avviene la diagnosi? E quale approccio terapeutico è consigliabile?
Cosa vuol dire essere istrionico?
L’aggettivo “istrionico” deriva da “istrione”, termine con cui nella Roma antica venivano designati gli attori, i commedianti che prendevano parte a una rappresentazione scenica.
Con il tempo il termine “istrionico” ha assunto una precisa connotazione, passando a indicare un’attitudine a un’esibita teatralità, un atteggiamento plateale e sopra le righe.
Che cosa è l’istrionismo per la psicologia?
Si parla di disturbo istrionico di personalità quando una persona manifesta una ricerca di attenzione continua e dimostra di avere una emotività fuori norma che si esplica attraverso comportamenti teatrali ed eccentrici e tentativi reiterati di avere sostegno, approvazione e rassicurazione da parte delle altre persone.
Chi soffre di questo disturbo presenta spesso un comportamento estremamente manipolatorio e seduttivo. I tratti di questo disturbo si manifestano solitamente tra l’adolescenza e la prima età adulta.
Come si comporta una persona istrionica?
I sintomi dell’istrionismo coinvolgono diversi aspetti della vita di una persona: gli affetti, i rapporti interpersonali e il lavoro.
Un istrionico può manifestare una emotività instabile, attraverso reazioni sproporzionate e la tendenza a drammatizzare il proprio stato emotivo e fisico e qualsiasi cosa lo riguardi. Tende inoltre a ricorrere a bugie, racconti inventati ed esagerazioni pur di attirare attenzione su di sé, arrivando a provare disagio se non viene considerato dagli altri.
Gli istrionici tendono ad essere particolarmente attenti all’aspetto fisico, ricercano sempre l’ammirazione altrui e interagiscono con gli altri attraverso comportamenti superficiali e inadeguati.
Questa superficialità influisce anche sulla sfera dell’amore e della sessualità: questi individui mostrano infatti una significativa dipendenza affettiva, trovando difficile sviluppare legami intimi solidi e autentici. Spesso possono avere comportamenti sessuali inappropriati, sempre con l’obiettivo di essere al centro della scena.
Caratterizzato da una tendenza egosintonica, il disturbo istrionico della personalità rende inoltre difficile, per il soggetto che ne è affetto, percepire i propri comportamenti come problematici. Nonostante l’espressività verbale e gli atteggiamenti possono apparire superficiali agli occhi degli altri, la persona interessata spesso non ne è consapevole.
Come parla un istrionico?
Un soggetto istrionico si esprime in maniera drammatica e afferma spesso le proprie opinioni con veemenza, non riuscendo tuttavia quasi mai a fornire argomentazioni e prove concrete a sostegno delle sue affermazioni.
Chi è il narcisista istrionico?
La figura del narcisista istrionico emerge come una combinazione complessa di tratti narcisistici e istrionici, ma è importante riconoscere cosa distingue una personalità istrionica da quella narcisista.
La continua ricerca di attenzione è un sintomo comune, ma mentre il narcisista è concentrato sulla grandiosità e sulla ricerca di ammirazione, l’istrionico è più disposto a mostrare vulnerabilità pur di ottenere attenzione.
Il narcisista istrionico alterna spesso sbalzi d’umore in risposta alle influenze esterne e, a differenza del narcisista che tende a manipolare le persone pur di ottenere ciò che vuole, l’istrionico manifesta apertamente la richiesta di attenzione, indipendentemente dalla sua natura.
Quali sono le cause del disturbo istrionico di personalità?
Il disturbo istrionico di personalità affonda le sue radici in un’interazione tra fattori biologici ed esperienze psicosociali.
Dal punto di vista biologico è stato dimostrato che le persone affette da questo disturbo sono persone estremamente sensibili, con una scarsa tolleranza alle frustrazioni e un bisogno continuo di ricevere gratificazioni.
Dal punto di vista psicosociale, emerge un quadro infantile caratterizzato da carenze affettive e mancanza di sostegno. Spesso gli adulti con disturbo istrionico di personalità hanno vissuto un’infanzia in cui non hanno ricevuto le necessarie attenzioni. In molti casi queste persone, quando erano piccole, sono state lodate esclusivamente per il loro aspetto fisico o le loro capacità di intrattenimento, oppure hanno ottenuto cure solo quando erano malate, imparando così che le lamentele fisiche sono l’unico modo per soddisfare i propri bisogni.
Queste esperienze hanno il potere di plasmare un modello di attaccamento disfunzionale che perdura nell’età adulta, generando un profondo senso di inadeguatezza, dipendenza dall’approvazione esterna e difficoltà nell’affermare un’identità autentica.
Come capire se si soffre di istrionismo?
L’istrionismo si ritrova nel cluster B dei disturbi di personalità, secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-V), e finora è stato riscontrato in meno del 2% della popolazione generale. Si ha una diagnosi di disturbo istrionico della personalità quando si manifestano almeno cinque delle seguenti condizioni:
- disagio, se non si è al centro dell’attenzione
- interazione provocante o seduttiva in modo improprio
- instabilità, mutevolezza ed espressione delle emozioni poco profonda
- costante uso dell’aspetto fisico per attirare l’attenzione su di sé
- vocabolario vago ed eccentrico
- teatralità, drammatizzazione del sé ed espressione emotiva stravagante
- suggestionabilità
- rapporti percepiti come più intimi di quanto non siano realmente.
Importante, ai fini diagnostici, che i sintomi inizino a manifestarsi all’avvio della prima età adulta.
Alcuni soggetti presentano anche il cosiddetto disturbo somatoforme, che si caratterizza per la presenza di uno solo o diversi sintomi fisici di tipo cronico. Disturbi che determinano importanti livelli, ai limiti della sproporzione, di sofferenza, con relativa difficoltà nel compiere azioni quotidiane legate a questi sintomi.
Importanza della diagnosi differenziale
Questo disturbo deve essere passato al vaglio della diagnosi differenziale. Deve quindi essere distinto dal disturbo narcisistico di personalità e dal disturbo borderline di personalità, in cui il soggetto tende ad avere una idea di sé negativa, idea che non si presenta necessariamente negativa in un istrionico.
Una diagnosi differenziale va anche svolta rispetto al disturbo dipendente di personalità, per il quale il soggetto cerca attenzione e vicinanza ma, a differenza dell’istrionico, è più sottomesso, inibito e ansioso.
La diagnosi coinvolge l’utilizzo di diversi strumenti e test specifici. Due dei test più comunemente impiegati includono:
- Test di Millon (MCMI-III): un test mirato a identificare i tratti caratteriali precedenti alla manifestazione patologica. Indipendentemente dal grado di sviluppo della patologia stessa, fornisce un ampio spettro di informazioni sul modello caratteriale
- MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory): un test obiettivo finalizzato alla valutazione delle principali caratteristiche strutturali della personalità. Permette di identificare e analizzare aspetti rilevanti per la comprensione e la valutazione del disturbo.
Come curare il disturbo istrionico di personalità?
L’approccio terapeutico più efficace è la psicoterapia psicodinamica, che ha come obiettivo il trattamento dei conflitti di fondo del soggetto, il quale comunque mantiene un rapporto con la realtà valido, nonostante le complessità che emergono in ambito relazionale.
La psicoterapia psicodinamica punta a:
- contenere e ridurre il disagio
- elaborare in modo più funzionale il conflitto interno
- diminuire i comportamenti socialmente sgraditi e di tipo disadattivo
- ottenere una individuazione e un rafforzamento dei confini con l’altro da sé
- rielaborare le questioni relative alla dipendenza, all’angoscia dell’abbandono, al bisogno di attenzione.
Anche un approccio cognitivo-comportamentale si è dimostrato valido nel trattamento di questo disturbo.
(12 Agosto 2024)