La fiducia in sé stessi e nelle proprie risorse, oltre a quella che si accorda agli altri, determina in modo decisivo il proprio percorso di vita.
Ogni passo nella vita è segnato da decisioni, grandi o piccole, ed ognuna di esse può portare a rischi o a grandi opportunità. Il nostro desiderio di persistere lungo una strada intrapresa è quasi interamente determinato dalla fiducia che riponiamo in quella decisione: quando siamo sicuri che la scelta fatta sia corretta, siamo disposti a portarla avanti molto più a lungo.
La fiducia in sé riveste quindi un ruolo cruciale nelle scelte e influenza in maniera significativa il nostro percorso di vita. Scopriamo insieme di cosa si tratta e quanto influisce su di noi e sull’esistenza degli altri.
Cosa vuol dire avere fiducia in sé stessi?
Il termine “fiducia” deriva dal latino fidère che significa “avere fede”, “credere”. Avere fiducia in sé stessi significa dunque ritenere di sapere gestire le situazioni e le difficoltà della vita. Affrontare, dunque, la vita con maggiore sicurezza e resilienza, riuscendo a superare gli ostacoli con motivazione e determinazione.
Fidarsi delle proprie capacità vuol dire in particolare:
- avere consapevolezza delle risorse su cui si può fare affidamento
- reagire costruttivamente ai contrattempi e alle sfide quotidiane
- riuscire a individuare delle modalità con cui affrontare le situazioni senza scoraggiarsi
- riuscire a cogliere gli aspetti positivi in ogni situazione
- essere capaci di trovare vie di soluzione
Molti descriverebbero la fiducia come un’emozione o un sentimento, ma alcuni scienziati del Cold Spring Harbor Laboratory hanno scoperto che è più di un’emozione: si tratta una quantità misurabile e non esclusivamente umana.
Uno studio condotto su ratti ha misurato il tempo che questi animali erano disposti ad attendere per ottenere una ricompensa nascosta dietro una porta. Il compito era semplice: ai ratti veniva presentato un odore precedentemente associato a una porta, e quando sceglievano in modo corretto tra due alternative, ricevevano una ricompensa. Il tempo di attesa per ricevere la ricompensa veniva considerato un indicatore oggettivo della loro fiducia nella decisione presa.
I risultati hanno confermato che in questo processo è coinvolta la corteccia orbitofrontale, una regione del cervello che già era stata messa in relazione con la fiducia. Scoperte simili offrono un ottimo spunto di riflessione per i processi cognitivi, ed è probabile che il funzionamento sia simile anche negli esseri umani, visto che la corteccia orbitofrontale umana è una versione più sofisticata della stessa area nei ratti.
Differenza tra autostima e fiducia in sé stessi
Avere fiducia in sé stessi e nutrire un’autostima positiva sono concetti affini che tuttavia si distinguono:
- la fiducia in sé implica la convinzione di poter gestire le situazioni
- l’autostima riflette invece la valutazione positiva delle proprie qualità.
Entrambe queste qualità promuovono un’opinione salda di sé stessi e una stabilità emotiva di fronte agli imprevisti, alle sfide e alle critiche esterne.
Come si fa ad avere fiducia in sé stessi?
“Dovresti credere più in te stesso!” è una di quelle frasi pronunciate in moltissime occasioni, a volte ci viene detta e a volte siamo noi che la diciamo agli altri. Seppure un po’ banale, è il classico consiglio che tutti riconoscono come valido, ma che nessuno si aspetta possa servire a cambiare le cose.
Riuscire ad avere più fiducia in sé stessi non è semplice e non basta qualcuno che ci sproni utilizzando le parole giuste. Sviluppare fiducia in sé comporta un cambiamento di approccio, un mutamento nel proprio modo di fare, di pensare e di sentire. Si tratta di un lavoro che prevede un impegno di tempo e di forze non indifferente.
Strategie per accrescere la fiducia in sé stessi
Tuttavia, esistono alcune strategie mirate che possono aiutare la persona a trovare – o ritrovare — la fiducia necessaria per poter coltivare il proprio benessere personale:
- mantenere le promesse fatte a sé stessi è cruciale: poche e realistiche, queste promesse devono essere rispettate per costruire solidità e fiducia. Se ci si pone dei piccoli obiettivi, entro limiti di tempo ragionevoli, si innesca un ottimo circolo virtuoso che porta a sviluppare forza e a creare una base solida per l’autostima
- cambiare abitudini è altrettanto fondamentale: l’attività fisica costante, ad esempio, non solo migliora la salute, ma agisce anche come catalizzatore per lo sviluppo della forza mentale
- concentrarsi sul presente, anziché sul passato o sul futuro consente di affrontare le sfide con maggiore efficacia. Un metodo applicato da chi pratica la mindfulness, che segue il concetto del “qui ed ora“
- leggere stimola la mente e arricchisce il bagaglio di idee. Oltretutto, acquisire nuove competenze incrementa la propria sicurezza personale
- smettere di procrastinare e imparare a gestire le situazioni scomode
- accettare sé stessi in modo incondizionato, con le proprie qualità, difetti e debolezze
- essere gentili con sé stessi: se si commettono errori, non bisogna essere troppo duri con sé stessi. È fondamentale sapersi perdonare e affrontare i problemi senza autocritiche eccessive
- aiutare gli altri: le persone più sicure di sé e felici sono quelle che, invece di concentrarsi su sé stesse, fanno qualcosa per gli altri.
E infine, sorridere. Un gesto tanto semplice, ma che molto spesso viene dimenticato. Di fronte alle difficoltà è normale provare frustrazione, rabbia o tristezza. Tuttavia, imparare a sorridere anche quando sembra non esserci una soluzione aiuta a elevare l’umore e a conservare la determinazione necessaria per non perdere la fiducia.
Perché è importante credere in sé stessi?
La fiducia rappresenta la propensione a scommettere sul modo in cui si vive il presente e si pianifica il futuro. È un’aspirazione che permette di guardare avanti con speranza, trasformando i sogni in obiettivi concreti, influenzando in modo cruciale la complessità della vita quotidiana. Diventa un faro necessario per guidare le incertezze giornaliere e della vita, orientandole verso risultati positivi.
Credere fermamente in sé stessi implica assumere decisioni più ponderate e consapevoli. Quando si ha fiducia nelle proprie capacità, nell’esperienza accumulata e si rimane fedeli ai propri valori personali, i propri punti di forza vengono valorizzati, diventando così più determinati.
Avere fiducia significa concedere a sé stessi la possibilità di crescere. Ci si libera dai pesi del passato e si aprono le porte verso opportunità future, abbandonando ciò che ha causato dolore per abbracciare ciò che può portare arricchimento e soddisfazione.
La fiducia funge da motore per ogni attività e costituisce la base fondamentale di ogni scelta: una persona che crede in sé stessa sviluppa un atteggiamento positivo verso le sfide, generando una sensazione di sicurezza, sia personale che relazionale.
Alcuni economisti evidenziano infatti come la mancanza di fiducia sia correlata alla stagnazione durante periodi di crisi, sottolineando quanto la fiducia sia essenziale per le imprese per raggiungere il successo.
Quando non si ha fiducia in sé stessi?
La mancanza di fiducia in sé stessi può derivare da diverse cause, creando un effetto a catena che influisce su varie sfere della vita. Spesso, questa incapacità di credere nelle proprie risorse ha radici profonde, che possono fare capo a diversi fattori:
- esperienze negative: eventi passati, come fallimenti, delusioni o critiche, possono minare la fiducia in sé stessi. Le esperienze traumatiche o le relazioni dannose possono infatti lasciare cicatrici emotive che compromettono la percezione di sé e portano a perdere o a non sviluppare la capacità di credere in sé
- comparazioni sociali: il confronto costante con gli altri può generare insicurezze e senso di inferiorità, portando a perdere il focus su di sé per concentrarsi su aspetti o parametri che non dovrebbero contare, perché estranei alla propria esperienza e unicità
- autocritica e perfezionismo: un’eccessiva autocritica o la ricerca costante della perfezione possono generare un ciclo negativo in cui ci si concentra sugli errori piuttosto che sui successi. Questo atteggiamento autolesionista mina la fiducia e impedisce il pieno sviluppo del potenziale individuale
- ambienti sfavorevoli: contesti familiari, lavorativi o sociali caratterizzati da dinamiche disfunzionali o tossiche possono compromettere la fiducia in sé. L’assenza di sostegno emotivo o l’esposizione a comportamenti denigratori può erodere gradualmente l’autostima.
Come creare fiducia?
La fiducia si costruisce gradualmente, inizialmente consolidando la fiducia in sé stessi, poi estendendola agli altri e ricevendola.
Una persona sicura di sé e ottimista ha la capacità di trasmettere fiducia anche agli altri. Questo aspetto è particolarmente rilevante in ambienti lavorativi dove l’abilità di ispirare fiducia diventa essenziale per creare un clima di lavoro sano e sviluppare relazioni solide che contribuiscono significativamente all’aumento della produttività aziendale.
Ci sono diversi ingredienti chiave che consentono di guadagnare la fiducia degli altri:
- affidabilità: mantenere la parola data e aderire a quanto promesso
- lealtà: rispettare i valori di onestà e integrità anche in situazioni complesse
- trasparenza: mantenere coerenza tra le parole e le azioni, garantendo una comunicazione chiara e sincera
- competenza: possedere conoscenze e competenze necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati.