Psichiatria

Il maternity blues: cos’è e quali sono le cause

Il maternity blues è una condizione emotiva temporanea che può colpire alcune donne dopo il parto, manifestandosi con tristezza, pianto e ipersensibilità. Si risolve generalmente entro poche settimane. Vediamo di cosa si tratta.

Il maternity blues: cos’è e quali sono le cause

Il maternity blues è una condizione emotiva che circa il 70%-80% delle donne sperimenta dopo il parto.

Si manifesta solitamente nei primissimi giorni dopo la nascita del bambino e generalmente tende a risolversi spontaneamente entro le prime due settimane, con sintomi quali tristezza, irritabilità, ansia e pianto.

La dottoressa Elena Saporiti, psicologa e psicoterapeuta del Santagostino, offre una breve guida alla conoscenza di questo problema, chiarendo di cosa si tratta, quali sono le cause e come superarlo.

Cosa si intende per maternity blues?

Il maternity blues, conosciuto anche come baby blues, è una condizione emotiva transitoria che si manifesta tra il 3° e il 5° giorno post-parto. È dovuto principalmente alle grandi variazioni ormonali fisiologiche a cui è sottoposta la donna subito dopo la nascita del bambino. Questo stato emotivo interessa molte neomamme, con stime che vanno dal 70% all’ 80%, ed è caratterizzato da tristezza, irritabilità, ansia e umore altalenante. 

Questi sintomi hanno solitamente una durata che varia dalle poche ore fino a un massimo di due settimane dopo il parto.

Una leggera depressione dopo il parto è un fenomeno frequente da collegarsi soprattutto ai mutamenti fisici e agli squilibri ormonali che la donna subisce alla fine della gravidanza. Con la nascita del bambino l’equilibrio biologico che si era formato nei nove mesi si rompe e l’organismo della donna si mobilita per ristabilire le condizioni precedenti la gestazione.

Nella maggioranza dei casi, tutte queste sensazioni negative che caratterizzano il maternity blues tendono a scomparire in modo spontaneo nel giro di poco tempo, dopo che l’organismo ha riacquistato l’equilibrio fisico e ormonale. 

A poco a poco, inoltre, la donna acquisisce una graduale sicurezza e confidenza con il bambino e si adatta anche psicologicamente alla nuova condizione di madre.

Quali sono i sintomi?

I sintomi più comuni del maternity blues sono legati a manifestazioni emotive che includono:

  • sensazione di tristezza e pianto immotivato. 
  • irritabilità e sensibilità emotiva aumentata
  • ansia, preoccupazione eccessiva, sensazioni di apprensione o nervosismo
  • stanchezza e difficoltà a dormire
  • cambiamenti d’umore repentini, che possono variare da momenti di felicità o contentezza a momenti di tristezza o irritabilità senza un reale motivo 
  • sensazione di inadeguatezza nei confronti del bambino 
  • affaticamento e difficoltà di concentrazione su compiti o attività quotidiane.

Quali sono le cause del maternity blues?

La ricerca non è ancora stata in grado di definire con sicurezza quali siano le cause del maternity blues, sebbene si sia riscontrato un ruolo fondamentale nei fattori psicologici e ormonali. 

Le variazioni ormonali – a cui è sottoposta la madre subito dopo il parto -, associate allo sforzo per far fronte al nuovo stato psichico e fisico necessario per adattarsi alle esigenze e ai cambiamenti legati alla cura del neonato incidono significativamente sull’umore. Alcuni fattori associati al maternity blues includono, dunque:

  • cambiamenti ormonali: come abbiamo detto, durante la gravidanza, il corpo femminile subisce significativi cambiamenti ormonali, inclusi alti livelli di estrogeni e progesterone. Dopo il parto, questi livelli ormonali diminuiscono rapidamente, creando forti scompensi che influiscono anche sull’umore e sulla sensibilità della neomamma 
  • stress e stanchezza estrema: dovuti al cambiamento nei ritmi di sonno e dalle richieste continue del neonato
  • cambiamenti di ruolo, aspettative, pressioni sociali possono creare ansia e sentimenti di insicurezza, soprattutto se le esperienze non corrispondono alle aspettative
  • isolamento sociale e solitudine dopo il parto, specialmente se non hanno un forte sistema di supporto o se sono lontane dalla famiglia e dagli amici
  • storia di problemi emotivi: come ansia o depressione precedenti alla gravidanza
  • esperienze di parto traumatiche o stressanti possono aumentare il rischio di sviluppare il maternity blues. Il dolore fisico e le complicazioni durante il parto possono avere un impatto significativo sul benessere emotivo di una donna.

Qual è la differenza tra maternity blues e depressione post partum?

Il maternity blues e la depressione post-partum sono due condizioni distinte, anche se possono condividere alcuni sintomi. A differenza della depressione post-partum, il maternity blues è un disturbo emotivo temporaneo che solitamente inizia nei primi giorni dopo il parto e può durare fino a un massimo di due settimane. I sintomi tendono a essere lievi o moderati. Sebbene possa causare disagio emotivo, di solito non compromette in modo significativo la capacità della donna di svolgere le attività quotidiane o di prendersi cura del neonato. Non necessita di particolari trattamenti farmacologici o psicologici ma un’amorevole cura e sostegno nei confronti della madre sono il rimedio migliore.

La depressione post-partum, invece, è una forma più grave e prolungata di disturbo dell’umore che può insorgere già nei primi giorni dopo il parto, ma talvolta anche dopo qualche mese e può persistere per mesi o addirittura anni se non trattata adeguatamente. I sintomi della depressione post-partum sono più gravi e persistenti, e comprendono sentimenti intensi di:

La depressione post-partum può interferire pesantemente con il funzionamento quotidiano della madre, inclusa la sua capacità di prendersi cura del neonato, di gestire le attività domestiche e di relazionarsi con gli altri.

Mentre il maternity blues di solito non richiede un trattamento specifico oltre al supporto emotivo nei confronti della neomamma e tende a migliorare con il tempo. La depressione post-partum richiede un trattamento professionale che può includere terapia psicologica, terapia farmacologica o una combinazione dei due. Il supporto sociale e familiare è importante anche nel processo di recupero. È importante che le donne che sperimentano sintomi significativi di depressione post-partum cerchino immediatamente supporto professionale per ottenere la cura di cui hanno bisogno.

Quanto dura il maternity blues?

Il maternity blues è una condizione emotiva transitoria che di solito inizia tra il terzo e il giorno dopo il parto e può durare fino a un paio di settimane. 

La maggior parte delle donne sperimenta un miglioramento significativo dei sintomi entro le prime due settimane dopo il parto. Come abbiamo già detto, il maternity blues è un fenomeno transitorio e che di solito si risolve spontaneamente.

Se i sintomi persistono per più di alcune settimane o diventano più gravi, è importante consultare un professionista della salute mentale o un medico per escludere la possibilità di depressione post-partum o altre complicazioni.

Come superare il maternity blues?

Il maternity blues di solito non richiede un trattamento specifico, dal momento che tende a risolversi spontaneamente nel giro di poche settimane. Tuttavia, ci sono diverse strategie che possono aiutare a gestire i sintomi e favorire il recupero emotivo:

  • supporto emotivo: parlare apertamente dei propri sentimenti con il partner, familiari, amici di fiducia o con un professionista della salute mentale può fornire sostegno e comprensione, riducendo così il senso di solitudine e isolamento
  • riposo e l’autocura: assicurarsi di dormire quando possibile, mangiare cibi sani e dedicarsi ad attività rilassanti possono aiutare a ricaricare le energie e a migliorare il benessere emotivo
  • se possibile prendersi del tempo per sé, anche poco, per riposare o distrarsi affidando il bambino al papà o a persone di fiducia
  • evitare l’isolamento sociale: mantenere il contatto con il mondo esterno e partecipare ad attività sociali possono ridurre il senso di solitudine e offrire distrazione dai pensieri negativi.

Psicoterapia

La psicoterapia può essere una risorsa preziosa se i sintomi persistono o diventano più gravi. Un professionista della salute mentale può fornire un ambiente sicuro per esplorare i pensieri e i sentimenti e aiutare a sviluppare strategie per affrontare una fase delicata come quella post partum, migliorando il benessere emotivo.

La nascita di un figlio solitamente è uno dei momenti più importanti nella vita di una persona. È un evento che solitamente porta gioia, speranza, e cambia per sempre il modo di vedere e affrontare la vita. Occuparsi di un neonato prima e di un bambino dopo è un lavoro che impegna ventiquattro ore al giorno, sette giorni alla settimana e che spesso crea molte preoccupazioni e problemi. La maggioranza delle donne attendono il lieto evento in uno stato di gioia, felicità, curiosità ma anche paura e ansia. Non sempre all’arrivo del bambino tutto procede come se lo erano immaginate o come si aspettavano. 

Non bisogna avere il timore di sentirsi giudicate se le emozioni che si provano non sono sempre positive, parlarne con uno psicoterapeuta dell’età evolutiva può aiutare a non sentirsi sbagliate o inadeguate e aiuta a capire da dove possano arrivare le fatiche che si provano e imparare a gestirle nel modo giusto per poter instaurare con il proprio bambino una relazione appagante e positiva.