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Negligenza emotiva e infanzia, oltre le cicatrici visibili

La negligenza emotiva rappresenta un atteggiamento indifferente o distante verso le emozioni proprie e altrui (in particolare quelle dei figli), compromettendo la qualità delle relazioni e il benessere psicologico.

Negligenza emotiva e infanzia, oltre le cicatrici visibili

La negligenza emotiva ha un grandissimo impatto sugli adulti del domani.

Quando riflettiamo sulle difficoltà di un’infanzia segnata da traumi, spesso la mente corre istintivamente verso immagini di abusi fisici o verbalizzazioni crudeli. Tuttavia, esiste un’altra forma di maltrattamento dannosa, anche se più sottile: la negligenza emotiva.

In un mondo apparentemente sereno, i bambini possono infatti essere privati dell’essenziale sostegno emotivo, un atteggiamento che provoca spesso una ferita invisibile ma profonda.

Scopriamo insieme questa realtà spesso sottovalutata e il suo impatto duraturo sul benessere psicologico dei bambini.

Cosa si intende per negligenza emotiva in psicologia?

La negligenza emotiva, in psicologia, si riferisce a una forma di maltrattamento infantile in cui i genitori o i caregiver non forniscono il supporto emotivo e l’affetto necessari per il sano sviluppo emotivo e psicologico del bambino. Questo tipo di negligenza può manifestarsi in diverse forme, tra cui:

  • Mancanza di affetto. I genitori possono essere emotivamente distanti o freddi nei confronti del bambino, mancando di dimostrare affetto, amore o preoccupazione per il suo benessere emotivo.
  • Mancanza di supporto emotivo. Il bambino potrebbe non ricevere sostegno emotivo o conforto durante periodi di stress, difficoltà o sofferenza emotiva. I genitori potrebbero non essere presenti o non mostrare interesse per i sentimenti del bambino.
  • Mancanza di attenzione e ascolto. I genitori potrebbero non essere disponibili per ascoltare e comprendere le emozioni del bambino o ignorare i suoi bisogni emotivi, facendo sentire il bambino trascurato o non valorizzato.
  • Ambiente emotivamente instabile. La casa potrebbe essere caratterizzata da un clima emotivamente instabile, con frequenti conflitti familiari, tensioni o mancanza di coerenza nelle reazioni emotive dei genitori.

La negligenza emotiva può avere gravi conseguenze sullo sviluppo psicologico e emotivo del bambino. Può portare a problemi di autostima, difficoltà nei rapporti interpersonali, ansia, depressione, problemi di regolazione emotiva e altri disturbi psicologici. È importante riconoscere e affrontare la negligenza emotiva per garantire il benessere emotivo dei bambini e promuovere un ambiente familiare sano e amorevole.

Cosa sono le reazioni emotive?

Le reazioni emotive sono risposte psicofisiologiche che sperimentiamo in risposta a stimoli emotivi o situazioni specifiche. Tuttavia, quando si parla di negligenza emotiva, le reazioni emotive possono essere compromesse o indebolite a causa della mancanza di sostegno emotivo adeguato durante l’infanzia.

La negligenza emotiva può ostacolare lo sviluppo e la maturazione delle capacità emotive dei bambini, portando a una serie di danni emotivi duraturi. In queste circostanze, le reazioni emotive possono manifestarsi in modi distorti o inappropriati. Ad esempio:

  • Emozioni smorzate. I bambini esposti alla negligenza emotiva potrebbero avere difficoltà a riconoscere, esprimere o comprendere le proprie emozioni. Le loro reazioni emotive potrebbero essere smorzate o superficiali, poiché non hanno imparato a connettersi profondamente con il proprio mondo emotivo o identificano le emozioni come qualcosa di sbagliato.
  • Difficoltà nella regolazione emotiva. La mancanza di modelli di regolazione emotiva positivi e di supporto può rendere molto difficile per i bambini imparare a gestire le proprie emozioni. Di conseguenza, potrebbero avere difficoltà nel controllare le loro reazioni emotive o nel trovare modi sani per affrontare lo stress e le sfide della vita.
  • Vulnerabilità alle patologie emotive. La negligenza emotiva può aumentare il rischio di sviluppare disturbi emotivi e psicologici, come depressione, ansia, problemi di autostima e difficoltà nei rapporti interpersonali. Senza un adeguato supporto emotivo, i bambini possono sentirsi soli, indifesi e non degni di amore e attenzione.

Quali sono i disturbi della regolazione emotiva?

Con il passare del tempo, la negligenza emotiva può compromettere gravemente il benessere emotivo dei bambini, influenzando negativamente le loro reazioni emotive e la loro capacità di affrontare le sfide della vita nel futuro. È essenziale riconoscere e affrontare la trascuratezza emotiva per proteggere il benessere emotivo dei bambini, promuovere un ambiente familiare amorevole e sano e prevenire eventuali disturbi futuri della regolazione emotiva. 

I disturbi della regolazione emotiva sono condizioni psicologiche in cui un individuo ha in qualche modo difficoltà a gestire le proprie emozioni in modo sano e adeguato. Tra i più comuni vi sono:

  • Disturbo Borderline di Personalità. Il DBP è caratterizzato da instabilità emotiva, impulsività, relazioni interpersonali instabili e una sensazione distorta di sé. Le persone con DBP possono avere difficoltà a regolare le proprie emozioni, passando rapidamente da uno stato emotivo all’altro.
  • Disturbo Bipolare. Il disturbo bipolare è caratterizzato da oscillazioni estreme dell’umore, tra episodi di depressione e episodi di mania o ipomania. Durante i periodi di mania, le persone con disturbo bipolare possono sperimentare emozioni eccessive, eccessiva energia e comportamenti impulsivi.
  • Disturbo Esplosivo Intermittente. Il DEI è caratterizzato da episodi di impulsività aggressiva o violenza verbale o fisica, che sono sproporzionati rispetto alla situazione. Le persone con DEI possono avere difficoltà a controllare la loro rabbia e adottare comportamenti violenti o distruttivi.
  • Disturbo dell’Alimentazione incontrollata o Binge Eating Disorder (BED). Il BED è caratterizzato da episodi ricorrenti di eccessivo consumo di cibo, accompagnati da una sensazione di perdita di controllo durante gli episodi. Le persone con BED possono utilizzare il cibo come meccanismo per gestire le proprie emozioni, spesso mangiando in risposta allo stress, alla noia o alla tristezza.
  • Disturbo Post-Traumatico da Stress. Il disturbo post-traumatico da stress o PTSD può svilupparsi dopo l’esposizione a eventi traumatici e comportare una varietà di sintomi, tra cui iperattivazione del sistema nervoso simpatico, ricordi intrusivi del trauma e difficoltà nella regolazione emotiva. Le persone con PTSD possono avere difficoltà a gestire le loro emozioni, specialmente quelle legate al trauma.

Come fare per essere dei buoni genitori?

Per riconoscere se un bambino è emotivamente trascurato, è importante osservare attentamente il suo comportamento e le sue reazioni. Segni di negligenza emotiva possono includere distacco emotivo, apatia, scarsa capacità di gestire le emozioni, bassa autostima, ansia, depressione e difficoltà nei rapporti interpersonali. 

Per migliorare la situazione e non essere negligenti, i genitori possono adottare diverse strategie, tra cui:

  • Essere consapevoli dei bisogni emotivi dei propri figli e mostrarsi disponibili ad ascoltarli e supportarli quando necessario.
  • Creare un ambiente emotivamente sicuro in cui il bambino si senta amato, accettato e rispettato.
  • Sviluppare competenze di comunicazione emotiva sia da parte del genitore che del bambino, promuovendo un dialogo aperto e rispettoso nei confronti dei diversi punti di vista.
  • Stabilire routine familiari e rituali che incoraggino il legame emotivo e il senso di sicurezza.
  • Se necessario, cercare il supporto di un consulente familiare o di uno psicologo sistemico e/o infantile per affrontare la situazione in modo più efficace e ottenere ulteriori risorse e orientamento.