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I traumi infantili: come affrontarli e superarli

I traumi infantili possono segnare profondamente la mente umana, influenzandone anche la vita adulta. Ecco tutto quel che c'è da sapere

I traumi infantili: come affrontarli e superarli

I traumi infantili rappresentano una delle tematiche che più spesso ricorrono nella psicologia.

Ma cosa si intende esattamente con questo termine? È essenziale comprendere le radici psicologiche ed emotive che possono scatenare questi episodi e le loro possibili conseguenze. Approfondiamo allora cosa sono i traumi infantili, come si manifestano e come superarli.

Cosa sono i traumi infantili?

I traumi infantili sono eventi o situazioni che provocano nei bambini reazioni emotive come dolore, rabbia, senso di colpa e impotenza e che influiscono in modo indelebile sul loro equilibrio psichico.

Questi traumi possono derivare da eventi singoli esterni, come un incidente o un episodio spaventoso, o da una serie di eventi stressanti protratti nel tempo. In entrambi i casi, sono in grado di influire notevolmente sul processo di costruzione dell’identità personale, con conseguenze fisiche e psicologiche determinanti su molteplici aspetti della vita di una persona. 

Quali sono i traumi infantili?

I traumi infantili possono variare notevolmente per natura, intensità, frequenza e fattori coinvolti. Una prima classificazione distingue tra due macrolivelli di traumi:

  • traumi con la T maiuscola (grandi traumi), che comprendono esperienze traumatiche estreme che coinvolgono una minaccia per l’incolumità fisica o la vita del bambino o delle persone care
  • traumi con la t minuscola (piccoli traumi), legati a esperienze traumatiche non catastrofiche e per lo più di carattere relazionale

Andando ad analizzare più in dettaglio la natura dei traumi infantili, è possibile individuare diverse tipologie.

Trauma da rigetto

Il trauma da rigetto si verifica quando un genitore o una persona deputata all’accudimento del bambino non è in grado o non è disposto a svolgere il ruolo di figura protettiva nei riguardi del piccolo. In presenza di questo trauma, il dolore sembra ripresentarsi costantemente e influenzare la vita del bambino anche in età adulta. Questo trauma può portare a una serie di problemi emotivi e relazionali, poiché il bambino cerca costantemente una via per elaborare il dolore e il senso di abbandono.

Trauma da abbandono

Il trauma da abbandono è correlato al trauma dell’attaccamento e può generare ansia legata alla possibilità di essere abbandonati da una figura di riferimento. Questo tipo di trauma può portare a comportamenti come la dipendenza emotiva, comportamenti passivi o il disturbo oppositivo provocatorio (DOP), e generare emozioni come confusione e invidia per altre relazioni. I bambini che sperimentano questo tipo di trauma possono sviluppare la paura persistente di perdere qualcuno, il che porta a sensazioni di solitudine.

Traumi legati alla conflittualità familiare

Osservare i propri genitori che litigano può traumatizzare i bambini e causare in loro paura e ansia, oltre che insicurezza personale e relazionale. I conflitti costanti tra i genitori possono inoltre contribuire a una bassa autostima nei bambini. I casi peggiori riguardano situazioni in cui piccoli assistono a forme di maltrattamento, come violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica tra figure di riferimento.

Traumi sessuali infantili

I traumi sessuali infantili sono traumi devastanti che possono lasciare ferite profonde nella loro mente e causare problemi significativi nelle relazioni e nella sessualità in età adulta, oltre a problemi di salute mentale come il disturbo da stress post traumatico e disturbi borderline di personalità.

Alcuni sintomi di traumi sessuali possono emergere già durante l’infanzia, come:

  • disegni o racconti sessuali inappropriati per l’età
  • difficoltà o rifiuto di spogliarsi per visite mediche
  • inibizione rispetto a tematiche sessuali
  • masturbazione 
  • interazioni di carattere sessuale con persone molto più grandi
  • atteggiamenti seduttivi precoci 

Altri esempi di traumi

Altri eventi che possono risultare traumatici in età infantile includono cambiamenti radicali nelle abitudini di vita, come quelli che seguono a un trasferimento; maltrattamenti, abusi fisici e psicologici, umiliazioni; episodi di ingiustizia.

Come capire se un bambino ha qualcosa che non va?

I sintomi di un bambino traumatizzato variano in base al tipo di trauma che ha subito. In genere, un trauma psicologico infantile può manifestarsi attraverso i seguenti sintomi:

  • stato di agitazione e ipervigilanza: un bambino che ha vissuto un trauma può apparire costantemente inquieto e in allerta
  • comportamenti evitanti: il trauma comporta in alcuni casi l’evitamento del contatto fisico o di altre situazioni rievocative del trauma
  • sintomi depressivi, come tristezza persistente e apatia
  • disturbi del sonno, come difficoltà a dormire o incubi frequenti
  • pensieri intrusivi: pensieri o immagini legate al trauma che riemergono in modo involontario
  • sbalzi di umore
  • disturbi psicosomatici, ovvero disturbi fisici non spiegabili da cause mediche, ma ricollegabili a stress emotivi
  • paure o fobie
  • difficoltà nell’apprendimento
  • regressione comportamentale verso atteggiamenti tipici di fasi evolutive precedenti
  • difficoltà relazionali
  • difficoltà a sperimentare nuove situazioni e attività 

Quando i traumi infantili condizionano la vita adulta?

Come si è detto, i traumi infantili non rimangono confinati nell’infanzia, ma possono avere un impatto duraturo sulla vita adulta. Si parla di traumi irrisolti o traumi rimossi: “fantasmi” che ci si porta dietro finché non si decide, con coraggio, di affrontarli per esorcizzarli.

Tra le conseguenze più comuni di traumi infantili che persistono nella vita adulta ci sono:

  • problemi di salute fisica e mentale: i bambini che hanno subito traumi infantili possono essere a rischio di sviluppare una serie di disturbi psicofisici in età adulta
  • problemi emotivi e relazionali: i traumi infantili possono rendere difficile per gli adulti costruire relazioni sane e funzionali. Le esperienze traumatiche possono influenzare negativamente l’autostima, la capacità di fidarsi degli altri e la gestione delle emozioni, e ostacolare così la formazione di legami significativi o contribuire a problemi di isolamento sociale, depressione e ansia
  • riproduzione di traumi: gli adulti che hanno subito traumi infantili possono spesso trasmettere traumi ai propri figli. Questo fenomeno è noto come “trasmissione intergenerazionale del trauma”: il dolore non elaborato e le difficoltà emotive legate ai traumi affrontati possono influenzare il comportamento genitoriale e portare a modelli disfunzionali di relazioni familiari
  • rischio di disturbi psicologici: gli adulti vittime di traumi infantili sono a maggior rischio di sviluppare disturbi psicologici, come il disturbo da stress post traumatico (PTSD), disturbi dell’umore, disturbi dell’ansia e disturbi legati all’uso di sostanze stupefacenti, disturbi del comportamento alimentare

Quali sono i 5 fattori di crescita dopo un trauma?

Un trauma può avere, oltre agli effetti negativi finora analizzati, anche risultati positivi. Si tratta di cambiamenti psicologici positivi cui gli psicologi Richard Tedeschi e Lawrence Calhoun hanno dato il nome di crescita post traumatica (post traumatic growth, PTG): una crescita derivante dall’aver affrontato circostanze di vita estremamente impegnative o drammatiche. 

Tedeschi e Calhoun hanno identificato cinque dimensioni in cui si manifesta la crescita post traumatica:

  • dimensione sociale, riguardante il senso di vicinanza con gli altri e la spinta a una maggiore connessione sociale
  • dimensione cognitiva, che fa riferimento al sentirsi più forti e capaci di affrontare problemi
  • dimensione emotiva, relativa a una maggiore empatia verso gli altri e a una migliore capacità di esprimere emozioni e sentimenti
  • dimensione fisica, legata alla scelta di uno stile di vita più salutare
  • dimensione spirituale, che implica un cambiamento nelle priorità della vita e una maggiore ricerca di significato e scopo

Come superare un trauma infantile?

Superare un trauma infantile implica la rielaborazione del trauma vissuto. Per questo il supporto di professionisti della salute mentale è fondamentale. La psicoterapia è uno strumento fondamentale per esplorare i pensieri, i sentimenti e i ricordi legati al trauma e per accompagnare il paziente verso un percorso di vita più sereno, che ha fatto i conti con il passato.

Alcuni approcci psicoterapeutici indicati per il trattamento di traumi infantili sono:

  • terapia dialettico-comportamentale, fondata sulla dialettica tra accettazione e cambiamento
  • terapia EMDR, basata sull’idea che i ricordi traumatici possono essere elaborati e desensibilizzati attraverso il movimento bilaterale degli occhi. È particolarmente efficace nel trattare il disturbo da stress post-traumatico
  • terapia dell’esposizione narrativa, incentrata sul racconto, da parte dei pazienti, degli eventi traumatici al fine di alleviare i sintomi legati ai ricordi e di ricostruire una storia personale coerente
  • psicoterapia sensomotoria, che interviene sugli aspetti somatici legati al trauma per aiutare il paziente a regolare le proprie risposte fisiche e prendere consapevolezza della loro connessione con la sfera emotiva