Il breadcrumbing è una modalità di comunicazione, in contesto relazionale e affettivo, che può sfociare nella manipolazione e nell’abuso emotivo.
In che modo si può capire che si è di fronte a chi lascia briciole di affetto, ed è interessato solo a sé o al possibile guadagno che ottiene da noi? E quali decisioni possiamo prendere per svincolarci dal breadcrumber?
Che cos’è il breadcrumbing?
Il significato di breadcrumbing, in psicologia, consiste nel disseminare vere e proprie briciole d’amore o, per usare un’espressione più concreta, lanciare segnali d’interesse ambigui e intermittenti.
Questi segnali finiscono con l’alimentare false speranze e aspettative mal riposte. E spesso la persona che riceve una simile comunicazione sa che la relazione non è destinata ad un esito positivo, né potrà andare avanti.
Inviare messaggi verso l’altra persona non significa affatto manifestare interesse, ma accade soltanto affinché la persona che li lancia soddisfi il proprio bisogno di sapere che, dall’altra parte, ci sia comunque disponibilità.
Non è da escludere che la vittima di breadcrumbing subisca anche ghosting.
Chi fa breadcrumbing?
Lasciare briciole d’amore, giocare con i sentimenti degli altri, imbastendo e sviluppando rapporti interpersonali sostanzialmente tossici, sono comportamenti tipici di un manipolatore affettivo. Questi comportamenti possono dipendere dalla personalità del breadcrumber o essere conseguenza dallo stile relazionale dei genitori e dei caregiver.
L’approccio relazionale del breadcrumber, che determina conseguenze certamente dannose, può essere anche inquadrato come conseguenza di una scarsa autostima, oltre che di modalità relazionali difficoltose, caratterizzate da immaturità e incapacità di relazionarsi a sé stesso, e quindi con l’altra persona.
Chi soffre di disturbo narcisistico di personalità potrebbe essere portato a disseminare briciole di pane; tale infatti è il significato letterale della parola inglese breadcrumbing. I narcisisti, rincorrendo fantasie di successo illimitato in ambito relazionale e in preda a manie di controllo, inviano segnali con il solo obiettivo di:
- tenere la persona comunque legata alla relazione
- alimentare false speranze
- vedere aumentato il proprio senso di controllo e di potere.
Questa strategia, a volte attuata in modo inconsapevole, serve in realtà ad accrescere l’autostima del breadcrumber, permettendogli di rifuggire il senso di incertezza, di ansia e di vera e propria paura. Tutti stati d’animo che, diversamente, assalirebbero il narcisista.
Alcuni esempi di breadcrumbing
Si può stilare una sorta di vademecum dei comportamenti del breadcrumber, comportamenti che possono essere utilizzati anche come spia per capire che si è vittima di breadcrumbing:
- si evidenzia una incoerenza di fondo, dal momento che si ricevono messaggi ai limiti del love bombing e poi si assiste alla loro sparizione temporanea
- emerge un certo vittimismo, tipico di chi lascia briciole d’amore. Spesso queste persone arrivano a incolpare la vittima per non averli cercati durante i loro periodi di sparizione
- la comunicazione è principalmente notturna. Le ore prive di luce possono essere infatti considerate come una finestra di vulnerabilità affettiva e di solitudine
- le occasioni d’incontro sono sistematicamente posticipate, perché l’interesse non è reale. Questo sottrarsi rischia, in ogni caso, di alimentare ulteriore interesse da parte della vittima
- i cambiamenti sono apparenti e temporanei, una volta che viene indicato loro il tipo di atteggiamento che stanno perpetrando
- il loro comunicare è sempre e comunque ambiguo e rivela irresolutezza, se non vero e proprio disinteresse
- la comunicazione avviene attraverso diversi canali, in modo affatto univoco nell’uso dei canali stessi. Possono mettere un like su di un post di Facebook o Instagram, e non rispondere a messaggi diretti su WhatsApp
- il sesso è al centro del loro interesse. Spesso è l’unico effettivo interesse che nutrono nei confronti della vittima, l’unica ragione per la quale riemergono dopo essere spariti.
L’autostima può risentirne?
Essere vittima di breacrumbing significa ritrovarsi in una relazione tossica che comporta:
- diminuzione della propria autostima
- sviluppo di impotenza appresa.
Si è di fronte ad un effettivo abuso di tipo affettivo che, come tutti gli abusi, si caratterizza per controllo e manipolazione.
Come rispondere al breadcrumbing?
Prima di tutto, bisogna essere onesti con sé stessi riguardo alla propria situazione e alle proprie emozioni. Va accettato che la persona che sta facendo breadcrumbing non è interessata in modo serio o impegnativo, e che non si ha alcuna responsabilità personale per un simile comportamento abusante.
Una volta accettata questa realtà, si può decidere di porre fine alla situazione e di allontanarsi. Questo può comportare la fine della comunicazione con la persona che sta facendo breadcrumbing, o l’avere una conversazione diretta con loro riguardo alla situazione. In ogni caso, è importante essere assertivi, affermando i propri bisogni e i confini.
In più, sarebbe opportuno concentrarsi su di sé e sulle relazioni sane, cercando di passare del tempo con amici e familiari che supportano e fanno sentire apprezzati. Si può inoltre iniziare a praticare l’autocura, come ad esempio fare esercizio fisico, meditazione o yoga, o svolgere attività che suscitano piacere e appagamento.
Se si hanno difficoltà nel superare la situazione autonomamente, si può considerare la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico. Un terapeuta può aiutare a lavorare sulle emozioni e sulle relazioni, fornendo gli strumenti per affrontare e risolvere eventuali situazioni simili in futuro.
(17 Maggio 2023)