Psichiatria

Buoni propositi: come mantenerli e raggiungere il successo

Quando si vivono momenti di cambiamento è facile lasciarsi prendere dall'entusiasmo per il nuovo inizio e formulare buoni propositi. Ma come possiamo mantenere la determinazione nel lungo periodo? Scopriamolo insieme in questo articolo. 

Buoni propositi: come mantenerli e raggiungere il successo

In periodi di transizione, come l’arrivo di un nuovo anno, un cambio lavoro, un trasloco, siamo spesso colti dall’entusiasmo di un nuovo inizio e spinti alla formulazione di buoni propositi. 

Tuttavia, seppur formulati con il desiderio di migliorare la propria vita, i buoni propositi possono rivelarsi sfide impegnative. Soprattutto sul lungo periodo. 

Come possiamo allora mantenere la determinazione anche a distanza di tempo dalla loro formulazione? Ecco una serie di consigli e strategie per essere perseveranti e raggiungere i propri obiettivi.


Cosa sono i buoni propositi?

I buoni propositi sono dichiarazioni positive e intenzionali che rappresentano un impegno verso un cambiamento positivo.

Spesso vengono formulati all’inizio di un nuovo anno, ma talvolta accompagnano anche altri momenti di transizione – ad esempio in seguito alla nascita di un figlio, alla fine di una relazione, o ad un cambio di lavoro. Possono abbracciare una vasta gamma di aspetti della vita, tra cui salute, relazioni, carriera e crescita personale. Questi propositi fungono da guida per il nostro sviluppo personale, spingendoci a avanzare nuovi progetti e raggiungere obiettivi significativi.

Quali possono essere i buoni propositi?

La diversità di buoni propositi riflette la molteplicità degli obiettivi umani. È letteralmente impossibile enumerarli tutti. Tra i più comuni vi sono:

  • Migliorare la salute fisica e adottare uno stile di vita più attivo, proponendosi di seguire una dieta equilibrata o smettere di fumare.
  • Potenziare le relazioni, lavorando su comunicazione e empatia e dedicando più tempo alla famiglia o agli amici.
  • Avanzare professionalmente, migliorando le competenze, cercando nuove opportunità lavorative o fissandosi e raggiungendo determinati traguardi.
  • Dedicarsi alla propria crescita personale, imparando nuove abilità, affrontando le proprie paure o perseguendo passioni trascurate.

Perché è difficile mantenere i buoni propositi?

Nonostante la buona fede e le migliori intenzioni, però, mantenere i buoni propositi può essere una sfida per diverse ragioni. Le cifre evidenziano infatti che la maggioranza delle persone non solo non portano a termine i “buoni propositi” che hanno in mente, ma molto spesso non cominciano neppure a implementarli. Ecco alcune spiegazioni psicologiche dietro questa difficoltà.

  • Mancanza di abitudine. I buoni propositi spesso richiedono un cambiamento nelle abitudini quotidiane. Se si cerca di introdurre nuove pratiche in un contesto abituale, può essere difficile adattarsi e mantenerle nel tempo.
  • Motivazione iniziale elevata ma effimera. All’inizio di un nuovo periodo, come un nuovo anno, la motivazione è spesso elevata. Tuttavia, nel tempo, questa motivazione iniziale può diminuire, e mantenere gli sforzi richiesti dai buoni propositi diventa più difficile.
  • Obiettivi troppo ambiziosi. Impostare obiettivi irrealistici o troppo ambiziosi può portare a frustrazione e scoraggiamento. Quando le aspettative sono eccessivamente alte, il rischio di abbandonare i propositi aumenta.
  • Assenza di piani di azione specifici. La mancanza di piani d’azione dettagliati può rendere difficile tradurre i propositi in comportamenti concreti. Senza una roadmap chiara, è facile perdersi nel processo.
  • Mancanza di sostegno sociale. Il supporto da parte di amici, familiari o colleghi può essere cruciale per mantenere i buoni propositi. La mancanza di sostegno sociale può rendere più difficile superare le sfide e rimanere motivati.
  • Risposta al fallimento. Spesso, quando si verificano fallimenti o interruzioni nel perseguire i propositi, le persone possono sentirsi scoraggiate e considerare l’intero sforzo un insuccesso. Questa mentalità può portare all’abbandono dei propositi.
  • Cambiamenti nello stress e nella routine. Eventi imprevisti, stress e cambiamenti nella routine possono influenzare negativamente la capacità di mantenere i propositi. Ad esempio, lo stress al lavoro potrebbe rendere più difficile seguire una routine di allenamento.
  • Mancanza di gratificazione immediata. Alcuni buoni propositi richiedono tempo prima di generare risultati visibili. La mancanza di gratificazione immediata può minare la motivazione, specialmente se le persone sono abituate a ricompense istantanee.
  • Perdita di interesse. Nel corso del tempo, l’entusiasmo iniziale per un determinato proposito potrebbe diminuire, e la persona potrebbe perdere interesse nell’impegno continuativo richiesto.
  • Flessibilità psicologica. La capacità di adattarsi ai cambiamenti è una componente importante nella realizzazione dei buoni propositi. Chi è più flessibile psicologicamente ha maggiori probabilità di affrontare con successo i cambiamenti e di adattarsi a nuove abitudini.

Come rispettare i buoni propositi?

Rispettare i buoni propositi rappresenta una sfida che richiede una strategia ben ponderata e un impegno costante. Per garantire il successo nel perseguire i propri obiettivi, dunque, è essenziale adottare una serie di pratiche efficaci.

  • Stabilire obiettivi concreti e fattibili. Evitare dichiarazioni vaghe e definire obiettivi chiari e realistici costituisce il primo passo fondamentale. Questo permette di avere una visione più nitida del percorso da seguire.
  • Suddividere gli obiettivi. La suddivisione degli obiettivi in traguardi più piccoli rende il processo più gestibile e monitorabile. Questo approccio favorisce una maggiore chiarezza nel tracciare i progressi compiuti.
  • Sviluppare un piano d’azione. Creare un piano dettagliato che delinei le azioni specifiche necessarie per raggiungere gli obiettivi funge da guida pratica per orientarsi nel percorso.
  • Identificare risorse e sfide. Valutare le risorse necessarie e anticipare le sfide potenziali è cruciale per affrontare eventuali ostacoli con maggiore preparazione.
  • Trovare una motivazione intrinseca. Scoprire la motivazione personale dietro ogni proposito costituisce un potente motore. La motivazione funge infatti da forza trainante nel perseguire gli obiettivi anche nei momenti di incertezza.
  • Tenere a mente il significato personale legato al raggiungimento degli obiettivi per mantenere alta la motivazione. Questa consapevolezza rafforza il legame emotivo con i propositi.
  • Coltivare la disciplina. La disciplina è essenziale per aderire al piano d’azione. Coltivarla (con pratiche come la mindfulness o il journaling) comporta la capacità di rimanere fedeli agli impegni presi con se stessi.
  • Essere costanti. Mantenere la coerenza nel perseguire gli obiettivi è fondamentale. Anche quando la motivazione vacilla, la costanza garantisce un progresso continuo.
  • Apertura al cambiamento. Essere aperti a modificare il piano d’azione se necessario, adattandosi alle circostanze mutevoli, consente di mantenere la flessibilità nel percorso.
  • Condividere i propositi con amici o familiari può fornire un prezioso sostegno. La condivisione dei progetti crea un ambiente di responsabilità condivisa. Inoltre, se si coinvolgono gli altri nelle attività legate agli obiettivi, il percorso diventa automaticamente più coinvolgente e divertente. L‘interazione sociale può aggiungere una dimensione motivazionale molto positiva.

In sintesi, mantenere i buoni propositi richiede impegno e dedizione ma non è di certo impossibile. Con una pianificazione oculata e una motivazione intrinseca, è possibile trasformare gli intenti in azioni concrete, realizzando così il percorso verso il successo personale.