I buoni propositi

Quando si vivono momenti di cambiamento è facile lasciarsi prendere dall'entusiasmo per il nuovo inizio e formulare buoni propositi. Per mantenerli, tuttavia, sono necessari un piano di azione strutturato, costanza e flessibilità. Vediamo come fare.

I buoni propositi

In periodi di transizione siamo spesso colti dall’entusiasmo di un nuovo inizio e spinti a fare buoni propositi. 

Sul momento è così naturale formularli, animati come siamo dal desiderio di migliorare la nostra vita, ma nel lungo periodo portare avanti, e fino in fondo, quegli stessi propositi è tutta un’altra storia.

Come possiamo allora mantenere la determinazione anche a distanza di tempo? Ecco una serie di consigli e strategie per essere perseveranti e raggiungere i propri obiettivi.

Cosa sono i buoni propositi?

I buoni propositi sono dichiarazioni positive e intenzionali che rappresentano un impegno verso un cambiamento positivo.

Tradizionalmente vengono formulati all’inizio dell’anno nuovo, ma possono accompagnare anche altri momenti di transizione: il rientro dalle vacanze estive a settembre, la nascita di un figlio, la fine di una relazione, un trasloco o un cambio di lavoro. Possono abbracciare una vasta gamma di aspetti della vita, dalla salute alle relazioni alla carriera fino alla crescita personale. In qualche modo fungono da guida per il nostro sviluppo, spingendoci a intraprendere nuovi progetti e raggiungere obiettivi significativi.

Quali possono essere i buoni propositi?

La diversità di buoni propositi riflette la molteplicità degli obiettivi umani. È letteralmente impossibile enumerarli tutti. Tra i più comuni vi sono:

  • migliorare la salute fisica e adottare uno stile di vita più attivo, proponendosi di seguire una dieta equilibrata o smettere di fumare
  • potenziare le relazioni, lavorando su comunicazione ed empatia e dedicando più tempo alla famiglia o agli amici
  • avanzare professionalmente, migliorando le competenze, cercando nuove opportunità lavorative o fissandosi e raggiungendo determinati traguardi
  • dedicarsi alla propria crescita personale, imparando nuove abilità, affrontando le proprie paure o perseguendo passioni trascurate.

Perché è difficile mantenere i buoni propositi?

Nonostante la buona fede e le migliori intenzioni, però, mantenere i buoni propositi può essere una sfida per diverse ragioni. Le cifre evidenziano infatti che la maggioranza delle persone non solo non portano a termine i buoni propositi che hanno in mente, ma molto spesso non cominciano neppure a implementarli. Ecco alcune spiegazioni psicologiche dietro questa difficoltà.

Mancanza di abitudine

I buoni propositi spesso richiedono un cambiamento nelle abitudini quotidiane. Se si cerca di introdurre nuove pratiche in un contesto abituale, può essere difficile adattarsi e mantenerle nel tempo

Motivazione iniziale elevata ma effimera

All’inizio di un nuovo periodo, come un nuovo anno, la motivazione è in genere elevata. Tuttavia, con il tempo, l’entusiasmo e il trasporto iniziale per un determinato proposito possono diminuire, e mantenere gli sforzi richiesti dai buoni propositi diventa più difficile. 

Obiettivi troppo ambiziosi

Impostare obiettivi irrealistici o troppo ambiziosi può portare a frustrazione e scoraggiamento. Quando le aspettative sono eccessivamente alte, il rischio di abbandonare i propositi aumenta.

Assenza di piani di azione specifici

La mancanza di piani d’azione dettagliati può rendere difficile tradurre i propositi in comportamenti concreti. Senza una tabella di marcia chiara, è facile perdersi nel processo.

Mancanza di sostegno sociale

Il supporto da parte di amici, familiari o colleghi può essere cruciale per mantenere i buoni propositi. La mancanza di sostegno sociale può rendere più difficile superare le sfide e rimanere motivati.

Risposta al fallimento

Spesso, quando si verificano fallimenti o interruzioni nel perseguire i propositi, le persone possono sentirsi scoraggiate e considerare l’intero sforzo un insuccesso. Questa mentalità può portare all’abbandono dei propositi.

Cambiamenti nello stress e nella routine

Eventi imprevisti, stress e cambiamenti nella routine possono influenzare negativamente la capacità di mantenere i propositi. Ad esempio, lo stress al lavoro potrebbe rendere più difficile seguire una routine di allenamento.

Mancanza di gratificazione immediata

Alcuni buoni propositi richiedono tempo prima di generare risultati visibili. La mancanza di gratificazione immediata può minare la motivazione, specialmente se le persone sono abituate a ricompense istantanee.

Insufficiente flessibilità psicologica

La capacità di adattarsi ai cambiamenti è una componente importante nella realizzazione dei buoni propositi. Chi è più flessibile psicologicamente ha maggiori probabilità di sviluppare nuove abitudini e conseguire traguardi.

 

Come rispettare i buoni propositi?

Mantenere i buoni propositi richiede una strategia ben ponderata e un impegno costante. Per perseguire i propri obiettivi, dunque, è essenziale adottare una serie di pratiche efficaci:

  • stabilire obiettivi concreti e fattibili. Evitare dichiarazioni vaghe e definire obiettivi chiari e realistici costituisce il primo passo fondamentale. Permette di avere una visione più nitida del percorso da seguire
  • suddividere gli obiettivi. La suddivisione degli obiettivi in traguardi più piccoli rende il processo più gestibile e consente di tracciare i progressi compiuti
  • sviluppare un piano d’azione. Creare un piano dettagliato che delinei le azioni specifiche necessarie per raggiungere gli obiettivi può essere d’aiuto per orientarsi nel percorso
  • identificare risorse e sfide. Valutare le risorse necessarie e prevedere le potenziali difficoltà è cruciale per affrontare eventuali ostacoli con maggiore preparazione
  • trovare una motivazione intrinseca. Ogni proposito dovrebbe poggiare su una forte motivazione personale: la forza trainante necessaria per raggiungere gli obiettivi anche nei momenti di incertezza
  • tenere a mente il significato personale legato al raggiungimento degli obiettivi per mantenere alta la motivazione. Questa consapevolezza rafforza il legame emotivo con i propositi
  • coltivare la disciplina. La disciplina è essenziale per aderire al piano d’azione. Svilupparla (con pratiche come la mindfulness o il journaling) permette di rimanere fedeli agli impegni presi con sé stessi
  • essere costanti. Persistere nel raggiungimento degli obiettivi è fondamentale. Anche quando la motivazione vacilla, la costanza garantisce un progresso continuo
  • aprirsi al cambiamento. Essere aperti a modificare il piano d’azione se necessario, adattandosi alle circostanze, è essenziale per arrivare al traguardo anche quando le condizioni mutano
  • condividere i propri progetti con amici o familiari può fornire un prezioso sostegno, poiché crea un ambiente di responsabilità collettiva. Inoltre, coinvolgere gli altri nelle attività legate agli obiettivi rende il percorso più interessante e divertente. L‘interazione sociale può aggiungere una dimensione motivazionale molto positiva.