Nella nostra vita quotidiana, ci troviamo a relazionarci con una vasta gamma di personalità, che non sempre, purtroppo, ci influenzano in modo positivo. Ecco allora che ci capita di chiederci come sia possibile proteggerci da una persona cattiva.
Soprattutto quando queste persone ledono il nostro benessere, facendo leva sulla nostra emotività.
Difendersi dalla cattiveria altrui può sembrare una sfida ardua, che a tratti rischia di gettare nello sconforto, perché si ha la sensazione che a vincere siano spesso le persone scorrette, che tentano di svilire e sopraffare il prossimo.
Eppure con la giusta consapevolezza, lavorando su sé stessi e imparando a leggere gli altri per quello che sono, reagire in modo diverso ed efficace è possibile. Scopriamo allora i segnali distintivi delle persone cattive e alcune strategie utili per affrontarle al meglio.
Quali sono i comportamenti di una persona cattiva?
Per proteggersi da una persona cattiva è fondamentale imparare a conoscere i comportamenti che rendono una persona tale. Bisogna infatti capire come distinguere tra il male, che può manifestarsi per diversi motivi, e la vera cattiveria. Mentre il male può derivare da incomprensioni o problemi personali, la cattiveria è spesso intenzionale e mira a ferire o danneggiare gli altri senza una valida ragione.
Le persone cattive tendono a manifestare dei comportamenti ricorrenti. Ecco alcuni segnali da tenere d’occhio:
- manipolazione e inganno: le persone cattive sono spesso manipolatrici, utilizzano tattiche per ottenere ciò che vogliono dagli altri, sfruttandone la fiducia o inducendo in loro sensi di colpa
- critiche costanti: la critica costruttiva è una cosa, la critica gratuita è un’altra. ll confronto costruttivo può essere un’opportunità di crescita personale e si fonda sempre sul rispetto nei riguardi dell’interlocutore e delle sue opinioni. Le critiche mosse da persone cattive sono invece distruttive: sono fatte per sminuire gli altri e per sentirsi superiori. È essenziale dunque imparare a distinguere tra le due
- narcisismo ed egoismo: l’egocentrismo è un tratto comune nelle persone cattive, che si preoccupano principalmente dei propri interessi e della gratificazione personale, senza curarsi delle conseguenze che i loro atteggiamenti possono avere sugli altri
- comportamenti passivo-aggressivi: la cattiveria può esprimersi talvolta come aggressività indiretta attraverso comportamenti subdoli, come sabotare le azioni degli altri o ignorare deliberatamente i loro bisogni
- disonestà e mancanza di empatia: la cattiveria spesso si accompagna a una mancanza di sincerità ed empatia. Porta le persone a mentire, tradire e ferire gli altri senza sentirsi in colpa
Come reagire di fronte alla cattiveria?
Reagire alla cattiveria, e a quella gratuita in particolare, richiede un controllo emotivo e delle strategie ben ponderate. Riconoscere i comportamenti cattivi altrui, rispondere con calma e proteggere sé stessi sono passi fondamentali per mantenere la propria salute mentale e il proprio benessere emotivo. Mostrare compassione ed empatia è possibile, ma non significa permettere alle persone cattive di danneggiare la propria felicità e il proprio equilibrio.
Vediamo insieme alcuni consigli utili per rispondere agli affronti di una persona cattiva.
Mantenere la calma
Quando si affrontano delle persone cattive il primo passo è quello di non cedere alla tentazione di reagire d’istinto e cercare al contrario di mantenere un equilibrio emotivo. Rispondere con rabbia o irritazione può infatti sembrare una buona idea sul momento, un modo per ripagare l’altra persona con la sua stessa moneta, ma finisce per fare il suo gioco, alimentando ulteriormente le energie negative ricevute.
Stabilire dei confini
Far comprendere alle persone che si comportano in modo cattivo che il loro comportamento non verrà tollerato è importante per tracciare una linea tra ciò che è accettabile e ciò che non lo è. L’assertività è un elemento chiave che può essere affermato con gentilezza, e proprio per questo può essere ancor più efficace: mettere le cose in chiaro e farlo in modo pacato è il miglior modo per trasmettere all’altro la propria sicurezza e integrità.
Non prendere nulla sul personale
È bene ricordare sempre che la cattiveria altrui spesso riflette i problemi personali dell’altro, e non dice nulla sul proprio valore. Non bisogna interpretare gli attacchi di altri come un giudizio su sé stessi, ma contestualizzarli per quello che sono, mettendo una distanza tra di essi e la propria idea di sé.
Provare a instaurare un confronto
Se sembra esserci spazio per una comunicazione aperta, è possibile tentare una discussione calma e sincera con la persona cattiva. Quando si ha a che fare con comportamenti sgradevoli e irrispettosi, la migliore arma è infatti comunicare con franchezza alle persone che li hanno commessi quanto siano stati nocivi e fonte di sofferenza.
Esprimere i propri sentimenti può portare nel migliore dei casi a una maggiore comprensione reciproca, nel peggiore a sfogare il proprio malessere senza soffocarlo dentro di sé e a sviluppare una maggiore sicurezza, proprio per il fatto di non aver taciuto ma di aver messo l’altro di fronte alle conseguenze delle proprie parole o azioni.
Cercare supporto
Condividere con amici, familiari o un professionista della salute mentale le esperienze avute con persone cattive può fornire il giusto sostegno emotivo durante situazioni difficili. Costruire attorno a sé una rete di persone su cui poter contare in ogni momento è importante per ridimensionare le sensazioni dannose che la cattiveria può trasmettere.
Come difendersi dalle persone cattive e invidiose?
Per avere a che fare con persone con comportamenti cattivi o invidiosi è necessario sviluppare un atteggiamento mentale resiliente: solo così è possibile proteggersi ed evitare di farsi coinvolgere nella negatività degli altri. Ma da dove si parte per maturare questo stato d’animo?
Serve una combinazione di diversi ingredienti: comprensione, empatia, autostima, controllo emotivo e capacità di guardare alle cose positive. Vediamo come svilupparli.
Capire le ragioni che scatenenano la cattiveria e l’invidia
Prima di reagire a comportamenti cattivi o invidiosi, è importante cercare di capire le motivazioni sottostanti a quegli atteggiamenti. Spesso, le persone cattive agiscono così a causa di insicurezze e frustrazioni personali. Capire queste ragioni può aiutare a gestire meglio la situazione.
Coltivare l’empatia
Bisogna essere una persona empatica per comprendere cosa muove le azioni degli altri: provare a immedesimarsi in loro e analizzarne i meccanismi psicologici è fondamentale. I comportamenti dannosi vanno riconosciuti e confinati, è vero, ma sempre considerando che possono essere sintomo di disagio, di paura e frustrazione. Le persone possono diventare cattive come reazione a un vissuto problematico, sfogano sugli altri ciò che non riescono a risolvere dentro sé stesse. Prendere coscienza di queste implicazioni consente di avere una prospettiva più lucida su queste situazioni.
Lavorare sulla propria autostima
Le persone cattive possono cercare di minare l’autostima altrui. Per resistere a questi tentativi distruttivi serve quindi avere fiducia nelle proprie abilità e nel proprio valore. Lavorare sulla propria interiorità è il solo modo per non lasciarsi scalfire dalla negatività che arriva dall’esterno.
Diventare sicuri e padroni di sé stessi significa infatti essere liberi e indipendenti e non concedere a nessun altro il potere di mettere in discussione il proprio baricentro. Ciò che pensano e fanno gli altri non sarà più così importante.
Rinunciare alle reazioni emotive
Oltre a tentare di intaccare l’autostima degli altri, le persone cattive cercano spesso di provocare in loro una reazione emotiva. Per difendersi efficacemente da questi attacchi, è perciò essenziale mantenere un solido autocontrollo e non farsi coinvolgere. Rispondere con razionalità invece che emotivamente è un ottimo metodo per indebolire l’influenza dell’altro sul proprio equilibrio: spiazzerà totalmente le sue aspettative.
Va da sé, dunque, che proteggersi da una persona cattiva significa anche non vendicarsi. La vendetta è una reazione guidata dall’istinto e raramente porta a una soluzione positiva. Incamerare energie negative non può che produrre altro male, stress e insoddisfazione; non porta ad alcuna liberazione.
Concentrarsi sulle relazioni positive
Perché concentrarsi sulle persone che nuociono quando si possono dedicare tempo ed energia alle relazioni positive nella propria vita? Coltivare amicizie e connessioni emotive significative aiuta a mantenere un’integrità e un atteggiamento positivo e a superare con maggiore slancio i momenti critici.
(19 Settembre 2023)