Psichiatria

Quando andare dallo psicologo e a chi rivolgersi

Molto spesso è necessario infrangere un tabù, che ancora resiste quando si parla di salute mentale, e superare la paura che deriva da quello che possono pensare gli altri

Quando andare dallo psicologo e a chi rivolgersi

Decidere se e quando andare dallo psicologo è una scelta che solo apparentemente può sembrare semplice. In realtà si tratta di un passo delicato, soprattutto all’interno di un contesto in cui anche solo parlare di igiene mentale viene visto ancora, molto spesso, come un tabù.

In questo articolo cercheremo di capire quali sono le circostanze nelle quali sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicologo o intraprendere un percorso di psicoterapia. Dopodiché, proveremo a distinguere le condizioni cliniche che richiedono uno specialista piuttosto che un altro e i tipi di approcci che possono essere intrapresi per trattare i vari problemi di natura psicologica.

Perché è (ancora) difficile andare dallo psicologo

Come detto, la decisione di rivolgersi ad uno psicologo non è semplice da prendere. Innanzitutto, a causa della concezione distorta che si ha della psicoterapia e di chi decide di intraprendere un percorso del genere. Si tratta, molto spesso, di una scelta giudicata con scetticismo, anomala. 

Chi deve decidere se rivolgersi o meno ad un psicologo è pieno di dubbi, da una parte alimentati dal possibile giudizio altrui, dall’altra dall’incertezza rispetto alla reale efficacia di un percorso psicoterapeutico.

Quando è il caso di rivolgersi ad uno psicologo?

Le ragioni per rivolgersi in uno specialista della salute mentale possono essere le più disparate e non dipendono dalla gravità della propria condizione. Si tratta di una decisione estremamente soggettiva, che prescinde da linee guida o comportamenti standard che peraltro, per questi casi, non esistono.

Anzi, è estremamente importante che la persona che decide di rivolgersi allo psicologo sia convinta della sua scelta. Perché solo in questo modo l’efficacia del proprio percorso sulla strada del benessere psicologico potrà essere valorizzata al meglio.

Si può decidere di andare dallo psicologo per una sofferenza emotiva generica, che non sembra avere una particolare causa. Oppure, spinti da un peggioramento della propria qualità di vita, dovuto a veri e propri disturbi psicopatologici.

Lo psicologo, infatti, può aiutare il paziente ad individuare quali siano le ragioni che si celano dietro determinate manifestazioni quali, ad esempio, attacchi di panico, disturbi d’ansia o sintomi di tipo depressivo.

Può rappresentare un supporto nel caso in cui, nonostante i propri sforzi e tentativi di cambiamento, non si riesca a stare meglio. Quando emergono difficoltà nel rapporto con le altre persone, sul lavoro o nel momento in cui non si è in grado di fronteggiare un senso generale di apatia o tristezza

Gli approcci e le strategie psicoterapeutiche sono molteplici, ma condividono l’obiettivo comune di ripristinare la salute e il benessere mentale del paziente o di prevenire l’insorgere di condizioni cliniche più gravi.

Come faccio a sapere se ho bisogno di uno psicologo o psichiatra?

Una volta appurato che non è possibile stare meglio da soli e che è necessario rivolgersi a qualcuno, lo step successivo è quello di capire chi sia lo specialista più idoneo alla propria condizione.

Lo psicologo non è un medico e, per questa ragione, le sue competenze e i suoi margini di manovra in ambito clinico sono assai più limitati rispetto, ad esempio, ad uno psichiatra.

Il ruolo dello psicologo è quello di consulente. Il suo lavoro è promuovere il benessere e la salute mentale delle persone. In virtù di questo, può indirizzare il paziente verso il percorso più indicato per lui, effettuare delle diagnosi o prevenire l’insorgere di psicopatologie.

Per intraprendere un percorso di psicoterapia, invece, è necessario rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta, ossia uno specialista che abbia completato un percorso di formazione post laurea di quattro o cinque anni e che, quindi, abbia conseguito l’apposita abilitazione ad esercitare.

In altre circostanze, quando la condizione clinica del paziente lo richieda o siano necessarie terapie farmacologiche di supporto, lo specialista di riferimento è lo psichiatra. La psichiatria, infatti, è una specializzazione medica che si può decidere di intraprendere una volta laureati in medicina e chirurgia.

È lo psicologo stesso che, qualora lo ritenga necessario o lo richiedano le condizioni del paziente, può indirizzarlo da uno psichiatra. I due professionisti possono anche lavorare in stretta collaborazione. Spesso, infatti, il percorso psicoterapeutico può essere reso più efficace se affiancato da una terapia farmacologica.

Quando iniziare un percorso di psicoterapia?

È importante essere pienamente consapevoli, quando si decide di rivolgersi ad uno psicologo o intraprendere un percorso psicoterapeutico, che chiedere aiuto non è assolutamente motivo di vergogna. Anzi, molto spesso, è un atto di coraggio, espresso dalla forza necessaria per rompere determinati tabù.

Prendersi cura della propria salute mentale significa anche questo. In qualsiasi momento della propria vita, può capitare di aver bisogno del supporto di qualcuno. Quando ci si rende conto che, da soli, non si è più in grado di far fronte a determinate problematiche.

Capire se si ha bisogno di aiuto o meno è, quindi, il primo step da affrontare nel momento in cui si sta valutando di intraprendere un percorso di psicoterapia.

Dopodiché, si può fissare un primo colloquio psicologico per fare il punto della situazione, valutare il quadro generale con l’aiuto di un professionista e decidere insieme a lui o lei la strada migliore da intraprendere per stare meglio.

Quanto fa bene andare dallo psicologo?

I benefici che derivano dal rivolgersi ad uno psicologo potrebbero essere molteplici. Questa figura, infatti, ci può aiutare a comprendere meglio la natura delle nostre emozioni, allo scopo di gestirle nel modo più corretto. Può contribuire ad aumentare la consapevolezza di sé e, di conseguenza, a migliorare anche il rapporto con gli altri.

La psicoterapia, in generale, se fatta con consapevolezza, è in grado di apportare dei benefici all’intelligenza emotiva del paziente. Grazie ad un percorso di questo tipo, imparerà a non reprimere le emozioni, ad esprimerle in un modo sano. O, ancora, sarà in grado di affrontare in modo consapevole le proprie paure e fobie, imparando a gestirle con razionalità e in modo costruttivo.