Avere un buon rapporto con il proprio corpo è fondamentale per vivere una vita serena e appagante.
Non si tratta necessariamente di avere un corpo perfetto, ma di accettarlo e amarlo per quello che è, con i suoi pregi e difetti.
Tuttavia, nella società odierna imparare ad amare il proprio corpo è una sfida che accomuna persone di tutte le età, soprattutto durante l’adolescenza, quando ci si trova ad affrontare gli ostacoli e i dubbi più grandi sulla propria fisicità.
Le trasformazioni del proprio fisico sono spesso difficili da assimilare ed ecco allora che il corpo stesso diventa luogo di espressione di questo disagio nascosto e faticoso da esprimere.
In questo articolo esploriamo insieme il significato profondo dell’accettazione del corpo in psicologia, fornendo consigli pratici per affrontare questo percorso con fiducia e serenità.
Cosa significa accettare il proprio corpo?
Accettare il proprio corpo significa saper riconoscere e apprezzare la propria unicità e bellezza, senza giudicare o criticare se stessi.
Si tratta di un processo complesso che coinvolge la percezione di sé, l’autostima e il benessere psicologico. Avere un’immagine corporea positiva implica essere consapevoli delle imperfezioni e dei difetti che caratterizzano il proprio aspetto, ma senza ingigantirli e farsi condizionare da essi.
Durante l’adolescenza questo processo può essere particolarmente intenso, poiché i giovani si confrontano con cambiamenti fisici significativi, influenzati dalle pressioni sociali, culturali e mediatiche. È un periodo in cui la ricerca dell’identità e l’adattamento ai canoni estetici prevalenti possono creare conflitti interni e insicurezze legate all’aspetto fisico.
Da adulti si continua ad affrontare sfide simili, ma con una consapevolezza maggiore delle esperienze passate e delle influenze esterne. È un’opportunità per approfondire la comprensione di se stessi e sviluppare una relazione più amorevole con le proprie caratteristiche fisiche.
Perché non si accetta il proprio corpo?
Sono molteplici le ragioni per cui ragazzi e adulti faticano ad accettare il proprio corpo. Queste possono includere:
- Pressioni sociali e culturali: la società e i media promuovono spesso standard irrealistici di bellezza, portando le persone a sentirsi inadeguate rispetto a tali ideali
- Esperienze passate: eventi traumatici o esperienze di bullismo legate all’aspetto fisico possono lasciare cicatrici emotive profonde, rendendo difficile per le persone accettare e amare il proprio corpo
- Comparazione con gli altri: il confronto costante con gli altri e il desiderio di conformarsi agli standard estetici alimentano spesso sentimenti di insicurezza e insoddisfazione nei confronti del proprio aspetto.
- Influenze familiari e relazionali: commenti negativi o critici riguardanti l’aspetto fisico da parte di familiari, amici o partner possono influenzare negativamente la percezione che ognuno ha di sé e del proprio corpo.
Emerge una maggiore incidenza di tali fattori nei giovani, data la loro naturale vulnerabilità durante la fase cruciale dell’adolescenza, quando il corpo cambia, si allunga, modifica le forme.
In questa fase, infatti, i cambiamenti fisici sono evidenti: compaiono i peli sul corpo per entrambi i sessi e la barba per i maschi, i muscoli nei ragazzi e il seno e i fianchi nelle ragazze; gli ormoni favoriscono i primi odori, una maggiore sudorazione, il cambiamento della voce nei maschi; a livello sessuale compaiono il menarca (il primo ciclo mestruale) e lo semenarca o spermarca (prime eiaculazioni) che creano la consapevolezza di essere “diventati grandi”.
Considerata questa importante metamorfosi, è normale che un adolescente abbia difficoltà ad accettare i cambiamenti che sta subendo il proprio corpo. Tuttavia, in alcuni casi, la rabbia e la frustrazione possono trasformarsi in qualcosa di più. L’impotenza su di un corpo che sta cambiando e che non viene riconosciuto più come proprio, può portare allo sviluppo di atteggiamenti atti a dimostrare la sofferenza e il disagio provati.
Tra le modalità con cui gli adolescenti esprimono la loro insoddisfazione vi sono spesso:
Comportamenti a rischio che si sviluppano quando i ragazzi vivono in modo traumatico il fatto di avere a che fare con una nuova rappresentazione di sé.
In che modo il corpo comunica il disagio?
Il senso di inadeguatezza legato all’aspetto fisico spinge le persone a cercare una via di fuga attraverso il corpo. Nei giovani tali comportamenti fungono da modalità di comunicazione, simili a un grido di aiuto e, contemporaneamente, servono loro a distrarsi dall’angoscia e dall’ansia.
I segnali inconsapevoli del corpo
È frequente imbattersi in situazioni in cui il corpo parla al posto delle parole. In determinate situazioni di stress, quando non si riesce a esprimere il proprio disagio comunicando verbalmente con gli altri, è il corpo a farlo attraverso una serie di sintomi fisici.
Un corpo che cambia e che non viene più accettato può provocare nelle persone un malessere psicologico significativo. Quando tale turbamento non viene condiviso apertamente, i sintomi fisici, spesso inconsapevoli, diventano l’unica modalità di espressione. Tra questi includiamo:
- forti mal di testa
- mal di pancia
- diarree incontrollabili
- vomito
- muscoli duri come la pietra
- tachicardie
- svenimenti
- sensazione di mancanza di aria
- sensazione di panico
Autolesionismo e disturbi alimentari
Sempre più spesso si incontrano adolescenti, soprattutto ragazze, che si infliggono ferite e tagli di nascosto. Si provocano dolore fisico “per sentirsi vive”, per punirsi di quelle che pensano essere colpe imperdonabili o per distogliere la propria attenzione dalla sofferenza psicologica che le perseguita.
Più conosciuti, anche perché molto trattati a livello mediatico, sono i disturbi alimentari. L’anoressia nervosa è il rifiuto del cibo accompagnato da una paura ossessiva di ingrassare, mentre la bulimia nervosa (letteralmente “fame da bue”) si caratterizza per la presenza di “abbuffate”, cui seguono comportamenti di compensazione come vomito o ricorso a diuretici e lassativi.
Un altra forma di disagio è la dismorfofobia, ovvero la percezione del proprio corpo come deforme, accompagnata dal timore ossessivo di essere o diventare brutti, o addirittura “inguardabili” (quando, in genere si tratta di difetti lievi o addirittura inesistenti).
Spesso, crescendo, tale sensazione di inadeguatezza scompare, ma in alcuni casi la percezione di anomalia diventa una vera e propria ossessione anche da adulti (tanto da ricorrere ad interventi chirurgici per correggere l’imperfezione).
Le droghe
Durante l’adolescenza comincia anche il ricorso alle droghe. Il ricorso all’uso di sostanze per i giovani è un modo per non sentire tristezza, per non provare disagio e per non entrare in contatto con quelle emozioni negative che poco alla volta si fanno strada nella loro esistenza, quando qualcosa nel loro corpo e nella loro mente non va.
A quali segnali un genitore deve porre attenzione?
I segnali che lanciano i figli adolescenti possono essere molto evidenti, ma talvolta anche nascosti e molto difficili da identificare.
Ci sono campanelli d’allarme che è bene conoscere:
- correre in bagno dopo mangiato è una condotta tipica di chi vomita
- evitare situazioni conviviali per non incorrere nel disagio di dover mangiare è spesso la strada prescelta da giovani donne con disturbi alimentari
- coprirsi le braccia anche in piena estate ed evitare di mostrarsi nudi è l’atteggiamento di chi non vuole palesare segni di autolesionismo
- raccontare e raccontarsi un sacco di bugie è il comportamento di un numero sempre più crescente di adolescenti che non si piacciono
Cosa fare per accettare il proprio corpo e non vergognarsi?
Ma cosa può fare un adolescente, o un adulto, per instaurare un rapporto positivo con il proprio corpo?
Prima di tutto è importante ricordare che la bellezza non è solo esteriore. La vera bellezza è interiore, ed è fatta di autostima, determinazione e sicurezza in se stessi.
Ecco alcuni suggerimenti utili che possono essere adottati per iniziare il proprio percorso di accettazione:
- fare attività fisica : svolgere esercizio fisico regolarmente è un modo molto efficace per sentirsi meglio con il proprio corpo. Non solo migliora la salute fisica, ma anche quella mentale, riducendo lo stress e l’ansia
- mangiare in modo sano ed equilibrato:nutrire il proprio corpo con tutti gli alimenti di cui ha bisogno e che favoriscono il suo benessere
- cercare il supporto della famiglia e degli amici: trascorrere tempo con persone che incoraggiano e aiutano a vedere il valore intrinseco del proprio essere al di là dell’aspetto fisico, aiuta a superare le difficoltà e le insicurezze. Condividere le proprie esperienze e sentimenti, può ridurre il senso di isolamento e solitudine e rafforzare il senso di accettazione.
- prendere le distanze dai modelli irrealistici e distorti che i social media promuovono. Quando ci si sorprende a criticare il proprio corpo o a vergognarsi di esso, bisognarsi chiedersi se tali credenze sono realistiche o se sono distorsioni della realtà influenzate dalle pressioni esterne.
Accettare il proprio corpo richiede inoltre un impegno costante e un approccio “gentile” verso di sé.
- Praticare l’autocompassione: invece di essere duri con se stessi per le imperfezioni, è importante sostituire i pensieri critici sul proprio corpo con parole di amore e rispetto per se stessi.
- Evitare i confronti e smettere di paragonarsi agli altri. Ogni corpo è unico e merita di essere celebrato per le sue differenze. Bisogna quindi concentrarsi su ciò che rende unico e valorizzare le proprie qualità.
- Celebrare i successi non legati all’aspetto fisico: dare spazio alle proprie realizzazioni personali, alle relazioni significative e alle esperienze di crescita emotiva e spirituale. Il valore e la dignità non dipendono dall’aspetto esteriore.
Se necessario, cercare aiuto professionale: la psicoterapia può aiutare ogni persona, giovane o adulto, fornendo gli strumenti necessari per migliorare l’autostima e affrontare con serenità i cambiamenti.
Infine, leggere le frasi dei grandi filosofi del passato e dell’età contemporanea può essere un ottimo modo per riflettere sull’argomento e trarne spunti interessanti.
Una tra le frasi più celebri?
“Il corpo è solo la parte visibile di noi stessi. La parte più importante è quella invisibile, che è fatta di anima e di cuore.” (Paulo Coelho)
I professionisti del servizio specialistico di psicologia e psicoterapia per adolescenti del Santagostino vedono sin dalla prima visita il giovane ma anche i genitori, al fine di proporre un percorso personale all’adolescente e fornire un sostegno ai genitori.
(17 Marzo 2024)