L’LSD, scoperta dal chimico svizzero Albert Hoffman nel 1938, è una potente sostanza psichedelica che dà origine ad allucinazioni visive e uditive, oltre a distorti effetti sulla percezione della realtà e del tempo.
In questo articolo esploreremo in dettaglio l’impatto che questa sostanza ha sul cervello e gli effetti psicologici che provoca a breve e lungo termine.
Cosa succede quando si prende LSD?
Nota anche come “acido”, l’LSD è una sostanza conosciuta con il nome di “dietilammide dell’acido lisergico”: una sostanza semisintetica derivata da un fungo parassita che colpisce alcune piante graminacee, quali ergot o segale cornuta.
L’LSD, presente in forma cristallina, viene solitamente trasportata in piccole gocce distribuite su supporti come cubetti di zucchero, gelatina o, più comunemente, cartoncini colorati.
La modalità di assunzione prevede l’applicazione di queste gocce sulla lingua, consentendo così alla sostanza di essere rapidamente assorbita attraverso le mucose e di entrare nel sistema circolatorio.
Gli effetti psicologici dell’LSD iniziano a manifestarsi solitamente entro 30-60 minuti dall’assunzione, ma la tempistica della reazione può variare notevolmente in base alla dose assunta, alla sensibilità individuale e all’ambiente circostante.
Quanto dura l’effetto dell’LSD?
Una volta raggiunto il cervello, l’LSD agisce su diversi recettori per i neurotrasmettitori, tra cui quelli per la dopamina, adrenalina, glutammato e serotonina.
Il contatto con tali recettori provoca distorsioni sensoriali e allucinazioni visive ed uditive che possono durare fino a 12 ore.
Tra gli effetti psicologici piú evidenti troviamo:
- la percezione intensificata dei colori, dei suoni e dei movimenti
- la diversa percezione del tempo che sembra scorrere talvolta molto più lentamente o velocemente del normale
- dissoluzione dell’ego: la percezione di sé stessi e del mondo circostante cambia e il concetto di sé si fonde in un’esperienza di connessione con l’universo
Cos’é un trip e quanto dura?
Uno degli effetti più significativi è la sensazione di separazione corporea in cui le persone avvertono di estendersi al di fuori del proprio corpo, fondendosi con l’intero universo circostante.
Questa esperienza è alla base dei cosiddetti “trip”, ovvero viaggi sensoriali, spesso mistici, noti per regalare percezioni che stimolano la mente e amplificano la comprensione. Tuttavia c’è anche un lato oscuro: i “bad trip”, situazioni che solitamente si manifestano quando la sostanza viene assunta in momenti di ansia o depressione.
Un ‘bad trip’ può condurre a esperienze spiacevoli o addirittura angoscianti, generando una sensazione di paranoia, panico, paura di perdere il controllo o addirittura di morire. In queste circostanze, i viaggi sensoriali possono rivelarsi pericolosi, poiché la percezione di sé stessi si trasforma radicalmente.
In alcuni casi, le persone sovrastimano le proprie capacità e possono persino pensare di essere in grado di compiere azioni rischiose, come tentare di volare, mettendo così a repentaglio la propria incolumità.
Quali sono gli effetti collaterali dell’ LSD?
L’uso di questa sostanza può manifestare una serie di sintomi fisici tra cui:
- pupille dilatate
- tremori
- insonnia
- febbre
- sudorazione
- aumento della pressione arteriosa
- aumento della frequenza cardiaca
- perdita di appetito
L’uso continuo dell’LSD può portare anche a gravi disturbi psicologici, soprattutto per persone che già soffrono di disordini psichici, tra cui la possibile insorgenza di schizofrenia, stati confusionali e fobie.
Anche quando l’effetto dell’LSD sembra essere svanito, alcune persone possono vivere episodi di ‘flashback‘, in cui le allucinazioni ritornano, anche a distanza di giorni o settimane, senza aver ingerito ulteriori dosi della sostanza.
Ad oggi non risultano casi di dipendenza legati al consumo di LSD.
L’LSD può anche avere effetti positivi?
Alcuni studi hanno evidenziato che dosi minime di LSD potrebbero dare effetti positivi.
Le microdosi sembrano infatti portare a miglioramenti nelle capacità cognitive e nell’apprendimento, favorendo la creatività.
Il concetto di “microdosaggio” si riferisce generalmente a una dose pari a circa un decimo di quella considerata normale.
LSD, alcol e altre droghe
Nonostante l’LSD e l’alcol non siano di per sé una combinazione letale, è essenziale sottolineare che questa pratica dovrebbe essere evitata.
Quando si mescolano l’LSD e l’alcol, l’effetto dell’alcol tende a diminuire, aumentando così il rischio di consumo eccessivo e relativa intossicazione alcolica o disturbi post-consumo, come la nausea e il vomito.
La combinazione di LSD con altre sostanze, come cannabis, ketamina o cocaina, può portare invece a un potenziamento degli effetti di entrambe le sostanze, causando sovrastimolazione e disagio fisico.
Le reazioni variano da persona a persona e sono influenzate da diversi fattori, tra cui la quantità di ciascuna sostanza assunta, il cibo ingerito, la costituzione fisica, l’uso di altri farmaci e la tolleranza individuale.
(17 Ottobre 2023)