Neurotrasmettitori: cosa e quali sono

I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche endogene che regolano una vasta gamma di funzioni organiche come umore, sonno, appetito, coordinazione dei movimenti. La loro mancanza può determinare ripercussioni di tipo fisico e psichico.

Neurotrasmettitori: cosa e quali sono

I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche endogene, che vengono rilasciate dai neuroni per comunicare tra loro o con altri tipi di cellule, come muscoli o ghiandole.

Questi messaggeri chimici non sono soltanto i guardiani delle comunicazioni neurali, ma sono anche coinvolti in una vasta gamma di funzioni vitali: dalle regolazioni dell’umore al sonno, dall’appetito alla coordinazione dei movimenti.

La mancanza di neurotrasmettitori – indotta da stress continuo, cattiva alimentazione, scarsa qualità del riposo e altre variabili – può causare una serie di problematiche sia mentali che fisiche: dalla depressione all’ansia, dalla perdita di motivazione alla compromissione delle funzioni cognitive.

La dott.ssa Ilaria Bellavia, psicologa e psicoterapeuta psicodinamica del Santagostino, fornisce una panoramica chiara e approfondita sui principali neurotrasmettitori, le loro funzioni e le possibili conseguenze in caso di carenza.

Cosa sono i neurotrasmettori? E che funzioni hanno?

I neurotrasmettitori sono messaggeri chimici endogeni e svolgono un ruolo fondamentale nelle comunicazioni all’interno del sistema nervoso centrale. Più precisamente, sono sostanze chimiche utilizzate dai neuroni per la trasmissione di segnali e la comunicazione tra di loro. Servono inoltre a stimolare le cellule muscolari o ghiandolari.

I neurotrasmettitori agiscono al livello delle sinapsi chimiche, i siti di contatto funzionale tra due neuroni, ovvero tra due cellule nervose, o tra un neurone e un altro tipo di cellula. Esistono diverse classi di neurotrasmettitori tra cui, ad esempio, gli aminoacidi, le monoamine, i peptidi.

Ogni neurotrasmettitore svolge una funzione specifica nel sistema nervoso, influenzando praticamente ogni aspetto del nostro comportamento, delle nostre funzioni corporee e del benessere emotivo. Sono coinvolti nella regolazione di numerosi processi vitali dell’organismo, come:

  • modulazione dello stato mentale
  • regolazione delle funzioni corporee
  • gestione della risposta allo stress
  • influenza sulla percezione del dolore
  • controllo motorio
  • apprendimento e memoria.

Quali sono i principali neurotrasmettitori? Un breve elenco

Ecco un elenco dei principali neurotrasmettitori, distinti in base alle specifiche funzioni:

Neurotrasmettitore

Funzioni principali

Acetilcolina (ACh) Coinvolta nel controllo muscolare, nella memoria e nella cognizione. Principale neurotrasmettitore del sistema nervoso parasimpatico. Ha un ruolo chiave nella trasmissione neuromuscolare.
Dopamina Implicata nel controllo del movimento, nella regolazione dell’umore, nella motivazione e nella ricompensa. Interviene nella regolazione delle funzioni cognitive.
Serotonina Relativa alla regolazione dell’umore, del sonno, dell’appetito e delle funzioni cognitive. Ha un ruolo nella regolazione di ansia e aggressività
Glutammato Principale neurotrasmettitore eccitatorio nel sistema nervoso centrale. Cruciale nell’apprendimento, nella memoria e nella trasmissione dei segnali neurali.
GABA (acido gamma-amminobutirrico) Principale neurotrasmettitore inibitorio nel sistema nervoso centrale. Contribuisce alla regolazione dell’eccitabilità neuronale e alla riduzione dell’ansia.
Noradrenalina Partecipa alla regolazione dell’attività del sistema nervoso simpatico. Interviene nel controllo dell’umore, della vigilanza, dell’attenzione e della risposta allo stress.

 

Il loro ruolo si rileva anche nelle patologie neurologiche e psichiatriche, dal momento che alterazioni nella loro sintesi, rilascio o azione possono contribuire alla comparsa di condizioni come:

Come viene rilasciato un neurotrasmettitore?

Il processo di produzione dei neurotrasmettitori implica un insieme di passaggi. I precursori delle molecole dei neurotrasmettitori vengono importati nella cellula nervosa da trasportatori specializzati. Successivamente, all’interno del neurone, i precursori vengono convertiti in neurotrasmettitori attivi mediante sintesi enzimatica. I neurotrasmettitori sintetizzati sono quindi immagazzinati nelle vescicole sinaptiche, fino alla richiesta di rilascio.

Il rilascio dei neurotrasmettitori avviene durante la trasmissione del segnale nervoso. Quando un segnale arriva al neurone presinaptico, si verifica una serie di eventi molecolari che porta alla fusione delle vescicole sinaptiche con la membrana presinaptica.

Di conseguenza, questi mediatori chimici vengono rilasciati nello spazio sinaptico, una piccola fessura tra il neurone presinaptico e il neurone postsinaptico o, in alternativa, un’altra cellula bersaglio. Una volta rilasciati, possono legarsi ai recettori presenti sulla membrana del neurone o della cellula bersaglio. In questa interazione agiscono come eccitatori o inibitori delle funzioni cellulari.

Il segnale trasmesso dai neurotrasmettitori viene convertito in un impulso elettrico. Dopo aver adempito al loro ruolo, i neurotrasmettitori vengono rimossi dai recettori attraverso un processo noto come ricaptazione. Essi vengono cioè riassorbiti dalla membrana presinaptica, dove saranno poi degradati nel liquido intracellulare o riciclati all’interno delle vescicole per un utilizzo successivo. Se non avvenisse la ricaptazione, i neurotrasmettitori continuerebbero nella loro azione eccitatoria o inibitoria al livello del neurone postsinaptico.

Il processo di produzione, rilascio e azione dei neurotrasmettitori è estremamente regolato. Sia la quantità che il loro rilascio sono soggetti al controllo di meccanismi di feedback negativo, al fine di mantenere l’equilibrio e la corretta funzione del sistema nervoso.

Interazione con il sistema nervoso parasimpatico e simpatico

I neurotrasmettitori svolgono un ruolo chiave sia nel sistema nervoso parasimpatico che nel sistema nervoso simpatico. Nel sistema nervoso parasimpatico, il principale neurotrasmettitore utilizzato è l’acetilcolina, che agisce sui recettori muscarinici presenti sugli organi bersaglio. Questo sistema è coinvolto nella promozione del riposo, ad esempio, e della digestione.

Nel sistema nervoso simpatico, i principali neurotrasmettitori sono l’acetilcolina per la trasmissione nei neuroni pregangliari e la noradrenalina per la comunicazione con gli organi bersaglio. Questo sistema è caratterizzato dall’attivazione di risposte di lotta o fuga, e facilita la risposta al pericolo o allo stress.

Cosa provoca la mancanza di neurotrasmettitori?

La mancanza di neurotrasmettitori può causare diverse problematiche di salute mentale e fisica. Un loro deficit può essere ricondotto a fattori come:

  • cattiva alimentazione
  • stress continuo
  • scarsa qualità del riposo
  • esposizione alle tossine ambientali
  • droghe e terapia farmacologica.

La mancanza o la presenza di neurotrasmettitori danneggiati può avere effetti diversi sulla psiche e sul corpo umano, a seconda dell’elemento mancante.

Uno degli esempi più noti è la mancanza di serotonina. Questo mediatore regola l’umore e la sensazione di felicità, quando è assente può causare:

  • depressione
  • ansia
  • riduzione del benessere generale.

La dopamina, invece, come detto, regola il sistema di ricompensa del cervello e i livelli di piacere e motivazione. La sua carenza può influenzare la capacità cognitiva, causando sentimenti di:

La mancanza di noradrenalina può influenzare il sistema nervoso simpatico e la risposta allo stress. Le conseguenze includono ripercussioni sulla capacità di pensiero e di attenzione, ma anche sulla circolazione sanguigna e la pressione del sangue.

Una carenza di neurotrasmettitori può essere evidenziata anche nei disturbi del sonno, e in patologie come:

Qual è la differenza tra ormoni e neurotrasmettitori?

Gli ormoni sono sostanze chimiche prodotte dalle ghiandole endocrine e rilasciate nel flusso ematico per raggiungere specifici tessuti bersaglio. Sono responsabili della regolazione di molteplici funzioni fisiologiche come:

  • metabolismo
  • crescita
  • riproduzione
  • sonno
  • umore.

Gli ormoni agiscono legandosi ai recettori cellulari specifici, che si trovano sulla membrana esterna delle cellule bersaglio o all’interno delle cellule stesse. Questa interazione attiva una cascata di segnali intracellulari, così da modificare l’attività delle cellule bersaglio.

I neurotrasmettitori, invece, sono messaggeri chimici comunicativi presenti nel sistema nervoso. Vengono sintetizzati all’interno dei neuroni e rilasciati a livello delle sinapsi. Svolgono un ruolo essenziale nella trasmissione dei segnali neurali e nella regolazione delle funzioni neurali come:

  • movimento
  • umore
  • memoria
  • attenzione
  • apprendimento.

I neurotrasmettitori possono essere sia eccitatori che inibitori, cioè possono stimolare o ridurre l’attività delle cellule bersaglio.

Gli ormoni agiscono a livello sistemico e a lungo termine, diffondendosi in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno, laddove i neurotrasmettitori agiscono in modo più locale a livello specifico di sinapsi, a breve distanza da dove sono rilasciati.

Ormoni Neurotrasmettitori
Prodotti dalle ghiandole endocrine. Sintetizzati nei neuroni.
Rilasciati nel flusso ematico. Rilasciati al livello delle sinapsi nel sistema nervoso.
Agiscono legandosi a recettori cellulari specifici e modificano l’attività delle cellule bersaglio. Agiscono legandosi ai recettori cellulari, stimolando o inibendo l’attività delle cellule bersaglio.
Hanno effetti a lungo termine e sistemici. Hanno effetti locali, a breve distanza da dove sono rilasciati.
Regolano il metabolismo, la crescita, la riproduzione, il sonno, l’umore. Regolano il movimento, l’umore, la memoria, l’attenzione, l’apprendimento.