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L’amaxofobia

Sono tante le persone che hanno paura di guidare. Perché? Da cosa nasce e come si manifesta questa paura? Come superarla?

L’amaxofobia

Il termine amaxofobia, dal greco hàmaxa (“carrozza”) e phobos (“paura”), indica la paura di guidare.

Si tratta di una fobia ampiamente diffusa nella popolazione, che può manifestarsi in forme e gradi diversi, arrivando talvolta a rappresentare un disturbo invalidante che incide profondamente sulla vita quotidiana dei soggetti colpiti.

Cosa scatena questa paura? Come si manifesta? E come può essere superata? Risponde la dott.ssa Ilaria Bellavia, psicologa e psicoterapeuta del Santagostino.

Che cos’è l’amoxofobia?

L’amaxofobia viene classificata come una fobia specifica del sottotipo situazionale, legata cioè a situazioni particolari. La paura, irrazionale e persistente, in questo caso deriva dall’azione o anche solo dall’idea di guidare un veicolo. Può manifestarsi sia come sensazione di stress, ansia o panico durante la guida effettiva sia come ansia anticipatoria al pensiero di mettersi al volante.

Questo disturbo può influenzare gravemente la vita quotidiana delle persone colpite, limitando la loro libertà di movimento e partecipazione a varie attività sociali e lavorative.

Come si manifesta

La paura di guidare può presentarsi in varie forme. In alcuni casi, è assoluta e implica il rifiuto di salire al posto di guida indipendentemente dalle circostanze esterne.

In altre circostanze, è legata a particolari condizioni:

  • situazioni di traffico intenso, in cui il caos delle strade affollate scatena un senso di sopraffazione 
  • autostrade o strade a scorrimento veloce, percepite come pericolose a causa dell’alta velocità da mantenere alla guida
  • guida di notte: il buio può essere temuto poiché limita la capacità di vedere chiaramente e, quindi, di agire al meglio delle proprie possibilità
  • condizioni meteorologiche avverse, come pioggia intensa, nebbia o neve, che implicano un aumento del rischio di incidenti o perdita di controllo del veicolo
  • lunghe distanze, in cui la prolungata permanenza al volante è motivo di stress
  • guida in solitaria, senza la presenza di altri passeggeri cui fare riferimento per sentirsi più sicuri
  • guida in luoghi sconosciuti o poco familiari, cui si associa il timore di perdersi o di non riuscire a trovare la strada corretta
  • guida in galleria: i tunnel possono evocare la paura di restare intrappolati, senza via d’uscita.

L’amaxofobia può presentarsi con una varietà di sintomi psicologici-emotivi, fisici e comportamentali.

Dal punto di vista psicologico possono insorgere:

  • ansia 
  • sensazione di panico
  • nervosismo 
  • pensieri negativi riguardanti potenziali pericoli

A livello fisico compaiono:

Amaxofobia: conseguenze

La paura di guidare può spingere le persone a evitare situazioni che rendono necessario guidare. Questo atteggiamento non solo può ripercuotersi sulle relazioni sociali, ma può compromettere anche le prospettive lavorative, poiché porta a escludere a priori opportunità di impiego che richiedono l’utilizzo di un’automobile.

L’amaxofobia influisce negativamente anche sull’autostima del soggetto, che si rende conto di rinunciare a molte opportunità per via della propria inibizione, e si percepisce come inadeguato, incompetente e limitato rispetto agli altri.

Perché si ha paura di guidare?

Le cause dell’amaxofobia possono essere di varia natura, personale e situazionale:

  • esperienze negative alla guida, come incidenti stradali o situazioni di pericolo, vissute in prima persona o da altri
  • insicurezza riguardo alle proprie abilità di guida
  • mancanza di fiducia nelle capacità degli altri conducenti.

A sviluppare questa paura sono spesso persone con una autostima debole e una scarsa fiducia nelle proprie capacità, paralizzate sia fisicamente che emotivamente da un conflitto irrisolto tra la volontà di rendersi indipendenti e il bisogno di sicurezza e protezione. Un’esigenza, questa, messa in crisi dai potenziali rischi associati al mettersi alla guida di un veicolo.

Chi è colpito da amaxofobia in alcuni casi deve affrontare anche altri tipi di disturbi come l’agorafobia, la claustrofobia o attacchi di panico. Guidare per queste persone può significare allontanarsi da luoghi considerati sicuri, mettersi in una situazione di pericolo o esporsi alla possibilità di avere un attacco di panico alla guida, diventando così una minaccia per sé stesse e per gli altri.

Quante persone soffrono di amaxofobia?

Si stima che un numero significativo di individui soffra di amaxofobia. Ad esserne colpiti sono, allo stesso modo, donne e uomini, appartenenti a fasce d’età differenti. 

Come superare la paura di guidare la macchina?

I rimedi per vincere l’amaxofobia possono essere diversi, a seconda della gravità e delle modalità con cui si presenta il disturbo.

Nei casi in cui la paura non sia invalidante, può essere sufficiente adottare alcune strategie:

  • attrezzare al meglio la propria automobile in modo che sia conforme agli standard di sicurezza
  • farsi affiancare per un periodo di tempo da un istruttore di guida o da un guidatore esperto accanto al quale ci si sente sereni. Questo accorgimento può essere utile, in particolare, se si ha scarsa dimestichezza con la guida, come nei casi in cui ci si è astenuti dal guidare per lungo tempo
  • guidare con calma senza curarsi del tempo impiegato per raggiungere la propria destinazione
  • lavorare sull’ansia anticipatoria adoperando, per esempio, tecniche di rilassamento
  • affrontare la paura in modo graduale, esponendosi progressivamente a situazioni di guida sempre più impegnative. Iniziare con brevi percorsi in luoghi familiari e poco trafficati, per poi aumentare la durata e la complessità dei tragitti.

Quando, invece,  il blocco nei confronti della guida è severo, la soluzione più efficace è cercare il supporto di uno psicoterapeuta.

Come si cura la amaxofobia?

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è spesso l’approccio più raccomandato per trattare l’amaxofobia. Questo indirizzo della terapia psicologica aiuta a identificare e modificare i pensieri irrazionali e le credenze negative legate alla guida. Inoltre, include esercizi di esposizione graduale per ridurre l’ansia e lo stress e riacquistare fiducia nella propria capacità di guidare.