Gli incubi sono sogni che determinano terrore e spavento.
Per molto tempo gli scienziati hanno guardato ai sogni come eventi casuali, privi di significato. Ora è noto che hanno un ruolo importante nella vita cognitiva ed emotiva, nell’organizzazione della memoria, nell’elaborazione del trauma, nell’espressione della personalità.
Sognare consolida ricordi, metabolizza emozioni e sensazioni. Ci ricorda lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, nel suo “Ombelico del sogno”, che già Freud ci diceva che il sogno “è unito all’ignoto da un ombelico”.
Perfino gli incubi peggiori possono aspettare in sonno per aiutarci a vivere meglio, a rielaborare attraverso quelle immagini così terrificanti le esperienze traumatiche della vita. Possono accadere ai più piccoli e agli adulti che a volte si svegliano con urla per il terrore di essere inseguiti da un animale selvaggio, o perché sognavano di cadere da un aereo o da un piano molto in alto.
Non rappresentano necessariamente una condizione che richiede approfondimento, ma se si verificano con estrema frequenza e in alcuni casi possono intaccare il ritmo sonno veglia, allora un consulto psicologico può essere una opzione di cui tenere conto.
Approfondisce questo argomento la dottoressa Sara Di Croce, psicoterapeuta psicologa con approccio psicodinamico relazionale del Santagostino.
Cosa sono gli incubi?
Gli incubi notturni possono essere definiti come sogni spaventosi, dalla forte intensità emotiva, che sembrano reali per chi li vive. Si verificano durante il sonno profondo. Sono capaci anche di causare una condizione di forte stress e ansia. Non c’è una descrizione univoca per questa tipologia di sogni, infatti la definizione che ne viene data varia in base all’indirizzo psicologico.
Sono comunque ricompresi nelle parasonnie, termine che indica delle perturbazioni del sonno di tipo non patologico, come ad esempio è il sonnambulismo.
Per Freud, gli incubi rappresentano il risultato di desideri inconsci repressi che emergono durante il sonno, e forniscono una opportunità far emergere traumi non risolti ed esplorare i conflitti interiori dell’individuo.
Secondo Jung, sono simboli onirici che riflettono i conflitti interiori e le sfide emotive della persona. Il padre della psicologia analitica, e ideatore della sincronicità, sostiene che gli incubi possono rivelare l’ombra dell’individuo, ossia l’aspetto oscuro e represso della personalità che deve essere integrato per raggiungere l’equilibrio psicologico. Mentre per Freud il sogno (e l’incubo) è ‘ingannatore’, per Jung è creativo. Attualmente, infatti, il sogno o l’incubo non vengono ‘decrittati’ ma ‘letti’ insieme al terapeuta, costruendo un vocabolario simbolico e affettivo, un po’ come si leggerebbe una poesia, o una immagine.
Nell’approccio cognitivo-comportamentale (CBT), gli incubi notturni sono visti come il risultato di pensieri e credenze negative che influenzano la percezione durante il sonno. Ad esempio, un individuo con una bassa autostima potrebbe sviluppare incubi basati su situazioni in cui si sente impotente o insicuro.
I neonati possono avere incubi?
È poco verosimile che i neonati, per via della scarsa esperienza di vita e di uno sviluppo cognitivo alle prime battute, abbiano degli incubi veri e propri.
È normale che abbiano occasionali risvegli notturni dovuti a fame, pannolino bagnato o il bisogno di conforto dai genitori. La maggior parte dei bambini inizia a sperimentare sogni e incubi più vividi dopo i 2, 3 anni, quando lo sviluppo cognitivo diventa più complesso.
Quando iniziano gli incubi?
Gli incubi si verificano durante la fase del sonno chiamata fase REM (Rapid Eye Movement). La fase REM è una delle fasi del sonno in cui si verificano attività cerebrale intensa, sogni vividi, e movimenti oculari rapidi. È durante questa fase che gli incubi e altri sogni intensi e vividi tendono a manifestarsi. Hanno una durata superiore di poco ai 10 minuti.
Poco prima del risveglio è possibile che si abbiano dei piccoli gridi, qualche movimento involontario. Anche se è piuttosto infrequente che il sistema nervoso autonomo si attivi, come accade in un contesto di pavor nocturnus.
Nel corso di una normale routine del sonno, una persona attraversa diverse fasi, tra cui il sonno leggero, il sonno profondo e il sonno REM. La fase REM si verifica ciclicamente, più volte durante la notte, e durante questa fase, il cervello è altamente attivo mentre il corpo rimane in uno stato di paralisi temporanea per evitare il compimento dei movimenti sognati.
Quali sono gli incubi più frequenti?
Gli incubi sono influenzati dalle esperienze di vita individuali, dai timori e dalle ansie personali. Ci sono comunque alcune tematiche comuni che tendono ad emergere con maggiore frequenza. Alcuni dei temi ricorrenti includono:
- perdita di controllo, situazioni in cui la persona cade da un luogo alto o viene inseguita senza possibilità di fuga
- minaccia alla sicurezza, come attacchi da parte di persone o da parte di creature spaventose
- inseguimenti. Molte persone sperimentano incubi in cui vengono inseguiti da qualcosa o qualcuno, con conseguente sensazione di paura e impotenza
- morte o perdita di persone care: Gli incubi che coinvolgono la morte di persone care o situazioni in cui la persona stessa muore sono comuni e possono suscitare forti emozioni di ansia e tristezza
- mostri e creature spaventose o esseri sovrannaturali
- esperienze sovrannaturali come possessioni o incontri con fantasmi, che creano un senso di inquietudine e angoscia
- errore o fallimento. gli incubi possono coinvolgere situazioni in cui la persona commette errori gravi o fallisce in modo significativo, generando sensazioni di vergogna e insuccesso.
Le esperienze oniriche possono essere influenzate anche da eventi recenti, ansie quotidiane o traumi passati, che contribuiscono all’insorgenza di questi sogni spaventosi.
Come mai si fanno i brutti sogni?
Le origini degli incubi possono derivare da una combinazione di fattori psicologici, emotivi e fisici. Le cause psicologiche includono:
- ansia e stress possono influenzare negativamente i sogni, portando a incubi
- traumi passati. Individui che hanno subito traumi, abusi o eventi traumatici potrebbero avere incubi collegati a queste esperienze
- problemi emotivi come depressione, disturbi d’ansia, disturbo da stress post-traumatico o disturbi del sonno
- consumo di droghe e alcol, che può alterare il normale ciclo del sonno e contribuire all’insorgenza di incubi
- farmaci come quelli utilizzati per trattare disturbi psichiatrici o per interrompere il sonno REM possono causare incubi come effetto collaterale
- febbre e malattie. Alcune malattie febbrili, disturbi neurologici o condizioni mediche possono provocare incubi nei bambini e negli adulti.
Le cause di tipo fisico includono:
- apnea ostruttiva del sonno. Questo disturbo, in cui la respirazione si interrompe periodicamente durante il sonno, può disturbarne il normale ciclo e causare sogni non piacevoli
- disturbi del sonno
- disturbi neurologici come l’epilessia
- sindrome delle gambe senza riposo, che può influenzare negativamente il sonno.
Come riconoscere un incubo?
Un incubo può essere riconosciuto in base alle intense emozioni negative che provoca durante il sonno. In genere presenta un contenuto spaventoso o minaccioso, implica situazioni, persone o creature che suscitano paura, terrore o ansia nel sognatore. Durante un incubo, infatti, la persona può sperimentare sensazioni di impotenza, disperazione o terrore intenso.
Gli incubi sono distinti dagli altri sogni per la loro capacità di provocare un risveglio improvviso e una forte reazione emotiva. Al risveglio, il sognatore spesso si ricorda vivamente del sogno spaventoso e può sentirsi turbato o angosciato dalle immagini o dagli eventi vissuti nel sogno.
Cosa fare dopo avere avuto un incubo?
Quando ci si sveglia da un incubo, può essere utile ricordarsi che era solo un sogno e che ora ci si trova al sicuro. Ci si può concentrare sul fatto che il sogno spaventoso non è reale e cercare di respirare profondamente per calmarsi. Cambiare la posizione nel letto o alzarsi e muoversi un po’ può interrompere la sensazione di paura.
Nel caso in cui si avverta disagio nell’oscurità, accendere una luce tenue può creare un ambiente più rassicurante. Evitare stimoli come film o letture spaventose, prima di tornare a dormire può aiutare a garantire un sonno più tranquillo dopo un incubo.
Quando una persona sperimenta incubi ricorrenti, fino ad accadere tutte le notti, e quando disturbano il sonno o causano problemi significativi nella vita quotidiana, durante il giorno, potrebbe essere opportuno consultare un professionista della salute mentale per un’adeguata valutazione e il giusto supporto.
(4 Dicembre 2023)