Psichiatria

Tricotillomania: cos’è e come superarla

Si tratta di un disturbo di tipo ossessivo compulsivo che consiste nel bisogno di giocare con i propri peli e capelli o strapparseli. Può essere trattato con la psicoterapia, farmaci o una combinazione dei due approcci

Tricotillomania: cos’è e come superarla

La tricotillomania è un disturbo di tipo ossessivo compulsivo che consiste nel bisogno morboso di giocare con i propri peli o capelli e di strapparli.

Ad oggi le cause di questa condizione non sono ancora del tutto chiare e l’ipotesi della comunità scientifica è che alla base ci sia un mix di fattori diversi.

Per quanto riguarda il trattamento, si può ricorrere a percorsi psicoterapeutici, terapie farmacologiche o anche una combinazione dei due approcci.

Che cos’è la tricotillomania e come si manifesta

La tricotillomania è stata inserita nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbo mentali (DSM-5), all’interno della sezione che tratta i disturbi di tipo ossessivo compulsivi

Questa condizione è caratterizzata principalmente dal bisogno morboso della persona che ne soffre di strappare i peli e i capelli del proprio corpo.

Si tratta di un disturbo, come vedremo più nel dettaglio a breve, che può comportare alopecia, incremento dei livelli di stress e difficoltà nei rapporti interpersonali.

Il termine tricotillomania è stato coniato da François Henri Hallopeau, medico francese che sfruttò la combinazione di tre parole di origine greca, ossia thrix che significa capello, il verbo tillo che vuol dire strappare e la parola mania

È con la nuova versione del DSM che la tricotillomania, in precedenza categorizzata genericamente come un disturbo del controllo degli impulsi, è stata inserita in un capitolo nuovo e più specifico, ossia i disturbi ossessivo compulsivi e correlati per l’appunto.

La ritualità e la ripetitività con la quale un paziente che soffre di tricotillomania si strappa peli e capelli, infatti, rendono questo disturbo molto simile ad un Doc.

Cosa può comportare la tricotillomania?

Come abbiamo anticipato, la tricotillomania può comportare diverse conseguenze a livello sia fisico sia psicologico

Innanzitutto, il fatto di strapparsi continuamente e compulsivamente peli e capelli può avere come conseguenza principale l’alopecia, ossia la perdita di peli in qualsiasi parte del corpo, che può essere momentanea o permanente a seconda della severità del disturbo.

La tricotillomania, inoltre, può essere associata anche all’ingestione di capelli o peli dopo esserseli strappati. Questa condizione si chiama tricofagia e può determinare anche un blocco delle funzioni gastrointestinali nel momento in cui si formano i cosiddetti bezoari, ossia masse di peli.

Non è immune da conseguenze negative nemmeno la pelle che può subire danni collaterali come dermatiti nelle aree del corpo dove vengono strappati i peli.

Le persone che soffrono di tricotillomania possono accusare dolore a livello del cuoio capelluto, causato da uno stato infiammatorio dei follicoli piliferi sollecitati dai comportamenti compulsivi del paziente.

Non vanno trascurate, infine, le conseguenze psicologiche e relazionali. Le persone tricotillomani tendono a vergognarsi della propria condizione e del proprio aspetto, in particolare con l’insorgere di problemi come l’alopecia. Ciò comporta una riduzione dei contatti sociali a causa del proprio disagio che può innescare un circolo vizioso e impattare negativamente sulla sfera sociale nel suo complesso.

Quante persone soffrono di tricotillomania?

Si stima che l’incidenza della tricotillomania si attesti tra l’1 e il 2 per cento della popolazione generale. Sono le donne a soffrire maggiormente di questo disturbo, con un rapporto rispetto alla popolazione maschile di circa 10 a 1

La prevalenza più alta, però, si registra nella fascia di età compresa tra i 2 e i 6 anni, ma in virtù del fatto che ci si trova in una fase di crescita e grandi cambiamenti, il disturbo può essere solo transitorio.

Il discorso è diverso, se i sintomi della tricotillomania si presentano durante l’adolescenza. In questo caso, la condizione psicopatologica rischia di avere una durata maggiore. 

Come capire che si soffre di tricotillomania?

Come detto, la manifestazione principale della tricotillomania è lo strapparsi compulsivamente e in modo ricorrente i propri peli e capelli. 

Questa azione coinvolge, nella maggior parte dei casi, il volto e il cuoio capelluto, ma anche altre aree del corpo possono essere oggetto del disturbo. Tre le più comuni sono incluse ciglia e sopracciglia. 

È, invece, più raro che pazienti affetti da tricotillomania si strappino i peli pubici, i peli di braccia e gambe o del collo, nonostante questo disturbo interessi qualsiasi area del corpo dotata di peli.

L’azione dello strapparsi i capelli è spesso preceduta da un crescente livello di tensione. Inoltre, il comportamento compulsivo viene messo in atto quando il paziente è solo e svolge altre azioni di routine come:

  • guardare la televisione
  • parlare al telefono
  • guidare.

Ecco perché in molti casi si tratta di un comportamento inconsapevole e automatico.

Tricotillomania: cause possibili

Non c’è ancora piena chiarezza tra la comunità scientifica sulle cause della tricotillomania. Tuttavia, sono state avanzate delle ipotesi su possibili fattori di rischio che potrebbero aumentare le probabilità di sviluppare questo disturbo. 

Alcune ricerche, ad esempio, avrebbero evidenziato fattori genetici come la familiarità con la tricotillomania. 

Altri fattori di rischio importanti sarebbero ansia e stress prolungati nel tempo o, ancora, eventi traumatici o stressanti in grado di favorire l’insorgere del disturbo.

La tricotillomania può comparire anche in associazione ad altre patologie psichiatriche quali, ad esempio:

Tricotillomania: come smettere di strapparsi i capelli

Come abbiamo anticipato in sede di introduzione, le vie per affrontare e superare la tricotillomania possono essere diverse. Si va dai percorsi psicoterapeutici ai trattamenti farmacologici, passando per una combinazione delle due strategie. 

Per quanto riguarda le opzioni psicoterapeutiche, solitamente le cure per la tricotillomania sono molto simili a quelle dei disturbi di tipo ossessivo compulsivo.

Tra gli approcci più comunemente utilizzati per affrontare questo disturbo, in ogni caso, sono inclusi:

  • Hrt (Habit reverse training), consiste nel razionalizzare il sintomo principale dello strapparsi i capelli e capire che può essere legato a specifiche situazioni delle quali il paziente non è consapevole a pieno. Una volta identificate, si possono mettere in atto comportamenti più funzionali in risposta ad esse
  • Act (Acceptance commitment therapy), anche questa terapia segue un approccio di tipo cognitivo comportamentale e ha come obiettivo quello di confrontarsi positivamente con le proprie esperienze emotive, anche quelle negative.