La sexsomnia, o sonnambulismo sessuale, è un fenomeno complesso e poco conosciuto che consiste nell’attuare senza consapevolezza comportamenti sessuali durante il sonno.
Questo disturbo, classificato come parasonnia, ha suscitato crescente interesse tra gli esperti del sonno e della salute mentale.
Insieme alla dottoressa del Giudice, psicologa e psicoterapeuta del Santagostino, vediamo cos’è la sexsomnia, a cosa è dovuta e quali opzioni terapeutiche adottare per affrontarla.
Cos’è la sexsomnia?
La sexsomnia, o sonnambulismo sessuale, è un disturbo del sonno che si caratterizza per la messa in atto di comportamenti sessuali automatici durante il riposo notturno. Questi comportamenti possono variare dal turpiloquio o atti autoerotici come la masturbazione a interazioni sessuali più complesse, come il coinvolgimento del partner, il tutto senza che la persona coinvolta sia consapevole di ciò che sta accadendo.
La sexsomnia è identificata come un disturbo del sonno non-rem nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) dell’American Psychiatric Association.
Proprio perché di descrizione relativamente recente, la comunità scientifica e clinica è ancora divisa riguardo a questo disturbo. Alcuni ritengono che si tratti solo di una delle tante manifestazioni di comportamenti automatici e senza consapevolezza che si possono manifestare durante il riposo notturno, come ad esempio il sonnambulismo.
Questo gruppo diversificato di condizioni si caratterizza infatti per comportamenti insoliti o eventi fisiologici strani che si verificano durante il riposo. Le parasonnie possono manifestarsi durante il processo di addormentamento, poco prima del risveglio o durante il sonno stesso, e non sempre comportano alterazioni significative nei meccanismi o nei cicli temporali quotidiani del sonno.
Come si manifesta e quali conseguenze può avere?
Le manifestazioni della sexsomnia di solito si verificano durante il sonno profondo non-REM con la comparsa di comportamenti sessuali complessi nonostante la persona sia non cosciente di quello che sta facendo.
Un tratto distintivo del sonnambulismo sessuale e di altre parasonnie non-REM è che la persona raramente ricorda gli episodi al risveglio, spesso apprendendo della propria condizione da familiari o coinquilini.
Inoltre, le parasonnie Non-REM si verificano tipicamente durante le prime fasi della notte, quando, appunto, il sonno profondo Non-REM è prevalente.
La sexsomnia, o sonnambulismo sessuale, si manifesta con comportamenti sessuali automatici durante il sonno profondo non-REM. Queste manifestazioni possono variare da persona a persona, ma alcuni dei comportamenti più comuni includono:
- gemiti, vocalizzazioni e sonniloquio a carattere erotico
- spinte pelviche, atteggiamenti simili a un rapporto sessuale o tentativi di coinvolgimento del partner nelle pratiche sessuali
- masturbazione durante il sonno.
Il sonnambulismo sessuale può comportare conseguenze fisiche, tra cui lividi e traumi, anche a livello dei genitali. Inoltre, è associato a un deterioramento significativo della qualità del sonno e in alcuni casi a una sonnolenza eccessiva durante il giorno. Le azioni compiute durante gli episodi di sexsomnia possono causare imbarazzo, inducendo sentimenti di vergogna, colpa e riduzione del tono dell’umore in chi ne è affetto, specialmente per comportamenti sessualmente espliciti.
Non esistono dati precisi sulla reale prevalenza del fenomeno, ma recenti osservazioni tra pazienti con disturbi dell’arousal, ovvero una classe di disturbi del sonno caratterizzati da risvegli parziali o completi durante il sonno, indica una prevalenza potenziale tra il 9-11%.
Quali sono le possibili cause?
La sexsomnia può essere causata da una combinazione di diversi fattori. Tuttavia, le cause esatte non sono ancora del tutto chiare. Alcuni dei possibili fattori che potrebbero contribuire all’insorgenza del disturbo includono:
- disturbi del sonno: La sexsomnia può essere correlata ad altri disturbi del sonno, come il sonnambulismo o il disturbo da comportamento del sonno REM
- stress e ansia: L’alta tensione e l’ansia possono aumentare la probabilità che si verifichi la sexsomnia
- assunzione di alcol e droghe: può influire negativamente sulla qualità del sonno
- privazione del sonno, o la mancanza di sonno adeguato e di buona qualità
- uso di alcuni farmaci: come antidepressivi o farmaci per il sonno, potrebbero aumentare il rischio di manifestazioni di sexsomnia o parasonnie in generale.
Come si diagnostica?
La diagnosi di sexsomnia può essere complessa e richiede una valutazione accurata dei sintomi e delle manifestazioni che si verificano durante il sonno. Di solito, viene effettuata attraverso:
- anamnesi: il medico raccoglie una dettagliata storia clinica e del sonno del paziente, inclusi eventuali sintomi. È importante fornire informazioni accurate sulle esperienze e sui comportamenti sessuali che possono verificarsi durante il sonno
- diario del sonno: per registrare i dettagli delle manifestazioni di sexsomnia, come la frequenza, la durata e le circostanze delle esperienze sessuali durante il sonno
- studio del sonno: è possibile effettuare un esame polisonnografico in laboratorio, che registra l’attività cerebrale, la frequenza cardiaca, la respirazione e i movimenti durante il riposo notturno. Questo studio può aiutare a identificare eventuali anomalie che possono essere correlate alla sexsomnia o eventuali altri disturbi del sonno concomitanti
- esclusione di altre possibili cause, come apnea del sonno o disturbo da comportamento del sonno REM, che potrebbero avere sintomi simili alla sexsomnia. In particolare, il disturbo da comportamento del sonno REM determina l’assenza della normale paralisi durante il sonno REM, portando all’esecuzione di sogni durante il sonno. Questo può comportare diverse attività motorie, compresi i comportamenti sessuali.
Come si cura la sexsomnia? Terapie e trattamenti
Il trattamento della sexsomnia dipende dalla causa sottostante e dalla gravità della condizione. Spesso possono essere trattate le cause concomitanti o i fattori che influiscono sulla comparsa di questi comportamenti. In alcuni casi, possono esserti utili cambiamenti nello stile di vita e pratiche di igiene del sonno. Queste possono includere:
- mantenere un regolare programma di sonno: andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno può aiutare a regolare i pattern del sonno e ridurre la frequenza degli episodi di sexsomnia
- creare una routine rilassante prima di coricarsi: svolgere attività calmanti, come praticare tecniche di rilassamento, può favorire una migliore qualità del sonno
- evitare la privazione di sonno: dormire un numero sufficiente di ore è fondamentale per la salute complessiva
- creare un ambiente adatto al sonno: assicurarsi che la camera da letto sia confortevole, silenziosa, né troppo calda o fredda, e buia
- terapia cognitivo-comportamentale: è un approccio terapeutico che può essere utilizzato per gestire lo stress e l’ansia. Integrando tecniche di rilassamento, questa forma di terapia si è dimostrata efficace nel modificare i modelli di sonno e migliorare la qualità complessiva del riposo, riducendo in questo caso la comparsa e la frequenza di questi comportamenti.
In alcuni casi, può essere prescritta una terapia farmacologica per aiutare a gestire i sintomi della sexsomnia. Farmaci come clonazepam o altri sedativi possono essere utilizzati per ridurre gli episodi del disturbo. Tuttavia, è necessario consultare un professionista medico prima di iniziare qualsiasi trattamento farmacologico.
(2 Marzo 2024)