Tornare dalle ferie non è mai facile. Riadattarsi ai ritmi della città e al lavoro in ufficio può generare un’intensa preoccupazione che talvolta sfocia in ansia e depressione. Per alcuni tale condizione può considerarsi come una vera e propria sindrome.
Come superare lo stress da rientro?
Ne parliamo in questo articolo, offrendo alcuni preziosi consigli per gestire in modo efficace la post-vacation blues.
Cos’è la post vacation blues?
La post vacation blues (o “sindrome da rientro”) è una sensazione di malessere sempre più diffusa che sperimenta chi rientra dalle vacanze. Questa reazione rappresenta una risposta sia fisica che emotiva al passaggio da un periodo di tranquillità e relax delle vacanze a una routine quotidiana più impegnativa.
Questa sindrome si manifesta solitamente attraverso una serie di sintomi, sia fisici che mentali:
- stordimento
- malinconia e/o tristezza
- calo dell’attenzione
- mal di testa
- apatia
- ansia e attacchi di panico
- difficoltà digestive
- insonnia
- irritabilità e sbalzi d’umore
Quasi la metà degli italiani sperimenta questi sintomi. Il ritorno in ufficio o a scuola può rappresentare un momento critico, soprattutto per determinate categorie di persone, come:
- chi è più propenso a sperimentare stati ansiosi;
- chi ha altri problemi psicopatologici (depressione, scarsa autostima, bassa tolleranza allo stress);
- chi sta vivendo momenti di difficoltà sul lavoro o nelle relazioni interpersonali.
Perché siamo depressi quando la vacanza finisce?
La vacanza spesso rappresenta un prezioso momento in cui staccare la spina e allontanarsi dalla consueta routine, offrendo al corpo e alla mente un’occasione per rilassarsi e prendersi una pausa dai frenetici ritmi quotidiani. Per molti, il periodo di ferie diventa una vera e propria evasione che, in alcuni casi viene però sfruttata come evitamento o procrastinazione di problemi e responsabilità.
Il ritorno alla normalità segnata da impegni, consuete responsabilità, doveri e preoccupazioni, può generare un senso di disagio e malessere, sia a livello emotivo che fisico. Se il periodo di vacanza è stato inoltre piuttosto lungo, il ritorno potrebbe comportare un carico di lavoro notevole.
Specialmente nei primi giorni, la necessità di ritornare alla snervante routine quotidiana può quindi rompere quell’equilibrio raggiunto durante il periodo di relax.
Quanto dura la depressione post vacanza?
Lo stress da rientro è un fenomeno temporaneo che solitamente persiste solo per alcune settimane.
Tuttavia, in determinate circostanze, può estendersi nel tempo, mettendo in evidenza questioni più profonde e persistenti legate a situazioni personali o lavorative insoddisfacenti.
Chiaramente, entra in gioco anche la maniera molto differente in cui le singole persone reagiscono agli accadimenti della vita: in poche parole, anche la durata del post vacation blues può mutare da individuo a individuo.
Ci sono moltissimi fattori da tenere in conto:
- il livello personale di resilienza;
- l’intensità delle sensazioni e delle emozioni vissute in vacanza;
- la presenza o meno di giorni di decompressione che possano fare da cuscinetto tra il rientro a casa e il nuovo inizio della solita routine;
- tutte le varie circostanze che hanno riguardato – e magari influenzato – la vacanza stessa, come la difficoltà del viaggio di rientro o la sua lunghezza.
Insomma, per alcuni lo stress da rientro può durare un paio di giorni, per altri anche diverse settimane. Normalmente, la depressione post vacanza tende a ridursi di giorno in giorno man mano che ci si riassetta sulle attività quotidiane.
In alcuni individui, però, questa condizione può evolversi in stati d’ansia intensi, talvolta manifestando una fobia sociale, specialmente quando il ritorno alle attività lavorative o accademiche comporta interazioni sociali intense, complesse o stressanti.
Qualora si sperimentassero queste sensazioni, occorre andare a fondo della questione perché il prolungamento smisurato dei sintomi di post vacation blues potrebbero essere il segno della presenza di una problematica più seria latente.
Come superare lo stress da rientro?
Per affrontare in modo più rilassato e tranquillo il rientro alle consuete attività dopo le vacanze, è possibile adottare una serie di piccole strategie che favoriscono un adattamento graduale alla routine quotidiana.
Innanzitutto, prevedere con anticipo il ritorno può rendere questo passaggio meno impegnativo. È inoltre raccomandabile pianificare il rientro in città qualche giorno prima, concedendosi il tempo necessario per riacclimatarsi all’ambiente familiare e riprendere le attività quotidiane con maggiore tranquillità.
10 consigli pratici
Ecco alcuni suggerimenti per ripartire con calma ed evitare, o quantomeno limitare, ansia e stress al rientro dalle ferie.
- organizzare lo spazio: prima della partenza, è buona norma ordinare la casa per assicurarsi un ambiente domestico accogliente al momento del ritorno.
- Modificare l’alimentazione: soprattutto se si è avuto un periodo di alimentazione poco equilibrata, può essere utile introdurre più frutta e verdura nella dieta e aumentare l’assunzione di acqua per depurare l’organismo.
- Mantenere momenti di relax: riservare spazi dedicati al riposo e al tempo libero anche dopo il ritorno, può essere un modo efficace per alleviare lo stress.
- Pensare alla giornata: l’accumulo di ansia e impegni può far sentire sopraffatti. Non si deve cercare di risolvere tutto immediatamente, ma è importante stabilire obiettivi realistici e seguire i propri ritmi senza pretendere di essere subito efficienti
- Praticare esercizi di rilassamento e meditazione: la pratica della mindfulness può favorire un atteggiamento positivo, contribuendo a un ritorno più armonioso.
- Riprendere gradualmente l’attività fisica.
Se i sintomi persistono intensamente o per un periodo prolungato, influenzando significativamente la qualità della vita quotidiana, potrebbe essere necessaria la consulenza di uno specialista.
Qualora si noti un cambiamento nel modo di relazionarsi con gli altri, se l’umore si altera spesso senza cause evidenti o se aumentano i sintomi fisici come stanchezza, emicrania o disturbi gastrointestinali non correlati a condizioni mediche conosciute, sarebbe opportuno valutare la possibilità di fare una visita psicologica. Questo per comprendere meglio la situazione e adottare eventuali misure correttive necessarie.
(8 Luglio 2024)