La sudorazione notturna da ansia è un fenomeno comune, ma spesso sottovalutato, che può avere impatti significativi sulla qualità del sonno e della vita di chi né affetto.
La sudorazione, in generale, rappresenta un processo fisiologico di regolazione termica attivato dal nostro cervello per abbassare la temperatura corporea. Quando avviene di notte può essere causata da varie ragioni, ad esempio: la temperatura elevata nell’ambiente circostante; condizioni mediche come la menopausa o problemi endocrinologici; oppure fattori psicologici come l’ansia.
Ma perché si suda di notte quando si è in ansia? Esploriamo le ragioni dietro questo fenomeno e scopriamo le strategie per gestirlo.
Perché l’ansia ti fa sudare?
L’ansia può causare sudorazione attraverso una complessa interazione tra il sistema nervoso e il corpo. Quando una persona sperimenta ansia, il sistema nervoso simpatico viene attivato, innescando una risposta “combatti o fuggi”. In questa situazione, il corpo aumenta la produzione di adrenalina e noradrenalina, due ormoni e neurotrasmettitori che preparano l’organismo a reagire ad una presunta minaccia.
Questo processo fisiologico può portare a diversi cambiamenti nel corpo, inclusa la sudorazione. Come abbiamo anticipato, la sudorazione è solitamente parte del meccanismo di termoregolazione, tuttavia durante gli episodi di ansia, può manifestarsi in eccesso, anche se la temperatura dell’ambiente in cui ci troviamo è normale.
Inoltre, l’ansia è spesso accompagnata da un aumento della frequenza cardiaca e della respirazione, il che contribuisce ulteriormente alla produzione di calore corporeo e alla sudorazione. Questo fenomeno è una risposta evolutiva che prepara il corpo ad affrontare una minaccia imminente.
Che sintomi ha la sudorazione notturna?
I segni più frequenti della sudorazione legata all’ansia si manifestano attraverso la sudorazione primaria, coinvolgendo specificamente:
- Le regioni delle ascelle;
- Il viso, il collo e il torace;
- L’area inguinale;
- I palmi delle mani e le piante dei piedi.
Caratterizzata dalla mancanza di cause legate alla temperatura, questa forma di sudorazione è descritta come “fredda”. In particolare, quando l’ansia è correlata a incubi, può scatenare sudorazioni notturne fredde, accompagnate da una repentina diminuzione della temperatura della pelle, tremori, brividi e pallore dovuti a una brusca costrizione dei vasi sanguigni periferici. Pertanto, uno stato di ansia notturna può provocare sudorazione e brividi improvvisi di freddo.
Nel caso in cui l’iperidrosi non sia associata a condizioni fisiologiche o patologiche, può essere facilmente attribuita a episodi di intensa agitazione e attacchi di panico, manifestandosi insieme a sintomi come tachicardia, vertigini, pressione al petto e difficoltà respiratorie.
Perché sudo la notte quando dormo?
La sudorazione notturna causata dall’ansia ha radici principalmente nei meccanismi fisiologici legati alla risposta allo stress. In questo contesto, le principali cause includono:
- Attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. L’ansia stimola la produzione di ormoni dello stress, come il cortisolo e l’adrenalina, che possono influenzare la temperatura corporea e attivare la sudorazione come parte della risposta di difesa del corpo.
- Risposta del sistema nervoso autonomo. L’ansia attiva il sistema nervoso autonomo, che regola funzioni automatiche come la temperatura corporea. La sudorazione può essere innescata come parte di una risposta di adattamento del corpo a uno stato di allerta. Non è un caso che spesso la sudorazione notturna preceda gli attacchi di panico.
- Ruolo dell’amigdala. La sudorazione notturna può essere influenzata dall’amigdala, una struttura del cervello coinvolta nelle risposte emotive.
- Alterazioni del sonno. L’ansia può causare disturbi del sonno, come l’insonnia. La sudorazione notturna può essere collegata a interruzioni del sonno o a cambiamenti nella qualità del riposo, che a loro volta possono essere influenzati dall’ansia.
Quali esami fare per la sudorazione notturna?
Se il fenomeno è persistente e causa preoccupazioni, è consigliabile consultare un professionista della salute.
La sudorazione notturna, infatti, può essere causata da diverse condizioni, l’ansia per l’appunto, ma non solo. Per questo, la diagnosi delle sue cause specifiche richiede un’indagine accurata. Alcuni degli esami che possono essere utilizzati per indagare sulla sudorazione notturna includono:
- Esami del sangue:
- Esami per misurare gli ormoni dello stress come il cortisolo.
- Verifica della funzione tiroidea attraverso misurazioni di ormoni come TSH, T3 e T4.
- Esami ematologici per escludere condizioni come l’anemia.
- Esami ormonali:
- Test ormonali specifici per valutare eventuali squilibri ormonali che potrebbero contribuire alla sudorazione notturna.
- Esami diagnostici per il disturbo d’ansia generalizzato:
- Valutazione psicologica per identificare livelli di ansia e stress.
- Questionari o test specifici per misurare i sintomi ansiosi.
- Esami per l’insonnia:
- Valutazione dei pattern di sonno attraverso registrazioni del sonno o test di polisonnografia.
- Esami endocrinologici:
- Esami per escludere disturbi endocrini che potrebbero influenzare la sudorazione notturna.
- Esami specifici su indicazione del medico:
- A seconda dei sintomi e dei fattori di rischio, il medico potrebbe consigliare ulteriori esami specifici.
È importante sottolineare che la scelta degli esami dipende dalla valutazione del medico e dalla storia clinica del paziente. Prima di sottoporsi a qualsiasi esame, è consigliabile consultare un professionista medico per una diagnosi accurata e un piano di gestione appropriato.
Come fermare la sudorazione da ansia?
Affrontare la sudorazione notturna da ansia richiede un approccio multifattoriale.
Tra i rimedi naturali, gli integratori a base di salvia sono citati come opzione in grado di regolarizzare e ridurre la produzione di sudore causata dallo stress. Tuttavia, anche la creazione di una routine di sonno rilassante ed evitare schermi e sostanze stimolanti prima di dormire può essere di grande aiuto.
Inoltre, l’apprendimento di strategie di autoregolazione, tra cui tecniche di rilassamento come il training autogeno, il Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) che utilizza le tecniche di mindfulness per gestire l’ansia e lo stress, il rilassamento muscolare progressivo di E. Jacobson ed esercizi di respirazione diaframmatica, sembrano essere molto efficaci per risolvere il problema.
Quando la sudorazione notturna da ansia diventa ricorrente e persistente, però, la terapia psicologica può rivelarsi l’approccio più efficace. Lo specialista può utilizzare strumenti come i test per l’ansia per fornire una diagnosi accurata e aiutare la persona a gestire gli stati ansiosi.
Una terapia farmacologica per il trattamento dei disturbi d’ansia o tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) possono aiutare a promuovere una maggiore consapevolezza personale e sicurezza di sé, contribuendo a superare sintomi come la sudorazione notturna legata all’ansia e migliorare la qualità della vita complessiva.
(26 Gennaio 2024)