La depressione stagionale è una sindrome depressiva causata dai cambiamenti climatico-ambientali delle stagioni più fredde.
Comunemente nota anche come disturbo affettivo stagionale o SAD (Seasonal Affective Disorder), è una sindrome depressiva che si manifesta in risposta ai cambiamenti climatico-ambientali delle stagioni più fredde.
Seppur in passato sia spesso stata sottovalutata e considerata come un semplice malessere temporaneo, oggi comprendiamo che si tratta di una condizione complessa con un codice diagnostico specifico, che potrebbe talvolta celare patologie psicologiche sottostanti, inclusa la cosiddetta depressione maggiore.
Che cos’è la depressione stagionale?
Con l’arrivo della stagione autunno-invernale, il nostro organismo risente dei cambiamenti in atto: aumenta l’umidità, scendono le temperature, diminuiscono le ore di luce, le giornate si accorciano e tutto questo porta un senso di depressione e malessere generale. Inoltre, la carenza di vitamina D dovuta alla minor esposizione al sole può contribuire ai sintomi depressivi durante i mesi più freddi.
L’edizione più recente del “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5)” riconosce ufficialmente la depressione stagionale come vero e proprio disturbo depressivo con andamento stagionale. Tra i fattori di rischio associati vengono elencati il sesso del paziente (vi è infatti una maggiore prevalenza nelle donne ma sintomi più gravi negli uomini), storie familiari di depressione maggiore o con andamento stagionale e una storia personale di disturbo bipolare.
Cambiamenti delle abitudini, fare un lavoro o avere una routine che varia a seconda delle stagioni e provenire da un luogo con un clima differente da quello del luogo in cui si vive, possono anch’essi influire sui sintomi della depressione stagionale.
Inoltre, sebbene possa sembrare controintuitivo associare la primavera a un senso di malessere, è bene notare che alcune persone possono provare una serie di sintomi depressivi anche in questa stagione. Ciò può essere associato a fattori come la sensibilità alla luce, l’influenza dell’aumento delle temperature sul ritmo circadiano, alterazioni ormonali legate alla stagione e interazioni complesse tra genetica e ambiente.
I sintomi della depressione stagionale
I segni e i sintomi di chi soffre di depressione stagionale condividono molte somiglianze con quelli della depressione maggiore. Il disturbo affettivo stagionale presenta disturbi neurovegetativi, variazioni del tono dell’umore e difficoltà nelle attività quotidiane, tra cui:
- mancanza di voglia e difficoltà ad alzarsi la mattina
- cefalea
- scarsa attenzione o difficoltà nel concentrarsi
- calo del desiderio sessuale
- ansia
- astenia
- umore basso
- meno interesse per le attività abituali e difficoltà a trovare motivazione per la routine quotidiana
- irritabilità
- mancanza di appetito e conseguente perdita di peso
- scarsa memoria
- insonnia e malinconia
- peggioramento di disturbi intestinali come gastrite, bruciore di stomaco e sindrome del colon irritabile
- pensieri suicidi.
Quali sono i mesi della depressione?
Come già anticipato, la depressione stagionale non si limita solo ai mesi invernali ma può manifestarsi anche con l’arrivo della primavera. Sebbene molti sintomi del disturbo appaiano soprattutto in autunno e inverno, migliorando con l’arrivo della primavera, ci sono casi in cui i cambiamenti d’umore iniziano proprio durante questa stagione e persistono fino all’estate. Sembra che la colpa sia delle giornate più lunghe, del clima più mite e anche dei pollini. Inoltre, le persone che mal tollerano il calore, nelle giornate più calde potrebbero avere disagi e malesseri.
Gli esperti ritengono che la depressione invernale sia correlata, in parte, a un calo della serotonina, una sostanza chimica che viene tipicamente prodotta dopo l’esposizione alla luce naturale. Un aumento della melatonina, un altro ormone legato alla depressione invernale, può far sentire il soggetto più stanco e letargico del solito. La depressione primaverile seguirebbe lo schema inverso: in pratica, l’improvviso aumento della luce solare farebbe sì che il corpo produca meno melatonina, per cui la persona dormirebbe meno del necessario. Tale alterazione del ciclo sonno veglia contribuirebbe all’apparire o al peggiorare dei sintomi della depressione.
Come si cura la depressione stagionale?
Il trattamento della depressione stagionale può coinvolgere diverse approcci, inclusi quelli medici e quelli basati sullo stile di vita. Ecco alcune opzioni comuni:
- Luce solare. L’esposizione alla luce solare può essere un rimedio efficace. L’utilizzo di una lampada a luce solare artificiale o la fototerapia, specialmente al mattino, possono compensare la mancanza di esposizione naturale alla luce solare durante i mesi invernali e stimolare la produzione di melatonina, andando a influire positivamente sui ritmi circadiani.
- Dieta e stile di vita equilibrati. Nonostante la mancanza di appetito, consumare frutta e verdura di stagione, dando priorità ai nutrienti essenziali, bere tanta acqua e svolgere regolare esercizio fisico, noto per la sua capacità di migliorare l’umore e ridurre lo stress.
- Counseling. La consulenza psicologica può aiutare a gestire i sintomi della depressione stagionale. Le tecniche di terapia cognitivo-comportamentale (TCC) sono spesso utilizzate per affrontare i modelli di pensiero negativi associati alla depressione.
- Farmaci. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci antidepressivi. Tuttavia, la decisione di utilizzare farmaci deve essere presa in collaborazione con un professionista della salute mentale, considerando attentamente i potenziali effetti collaterali.
- Praticare una buona igiene del sonno. La mancanza di sonno può avere un impatto importante sui sintomi della depressione stagionale. Per migliorare il sonno, cercare di mantenere la stanza buia e fresca con ventilatori, tende oscuranti e biancheria da letto a strati e traspirante. Anche prendere l’abitudine di alzarsi e andare a letto alla stessa ora ogni giorno è d’aiuto.
- Gestione dello stress. Tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, il rilassamento muscolare progressivo e la mindfulness, possono essere utili nel ridurre i sintomi associati alla depressione stagionale. Anche tenere un diario può aiutare a identificare e accettare emozioni difficili o indesiderate, compresi i sentimenti di depressione.
- Cambiamenti nello stile di vita. Il mantenimento di una routine regolare, riducendo il più possibile lo stress e posticipando, quando possibile, le decisioni importanti, può contribuire al benessere complessivo. Equilibrare le faccende domestiche, le attività dirette agli obiettivi di nuove abilità e le attività divertenti può aiutare a rendere la vita quotidiana più strutturata e soddisfacente.
Ricordiamo che la depressione stagionale è generalmente caratterizzata da episodi ricorrenti che si verificano in modo ciclico durante specifici periodi dell’anno, solitamente in autunno e inverno. Tuttavia, se persiste o diventa più prolungata e si protrae per almeno due anni, potrebbe essere opportuno considerare un approccio terapeutico più approfondito in compagnia di un professionista della salute mentale.
(24 Gennaio 2024)